domenica, Dicembre 22, 2024

GP Bahrain 2021-Analisi prestazionale prove libere

GP Bahrain 2021-Analisi prestazionale prove libere


Un tracciato, quello del Bahrain, che le squadre ormai conoscono molto bene. Giusto in paio di settimane fa, durante i test pre stagionali, hanno potuto provare le nuove vetture, raccogliendo molti dati utili per il primo Gran Premio stagionale. Le prime prove libere dell’anno ci hanno già fornito alcuni punti su cui riflettere. Per cominciare dobbiamo sottolineare come nella giornata di venerdì i i piloti abbiano dovuto far fronte a delle condizioni piuttosto ventose, tipiche del tracciato di Manamà. Proprio per questa ragione parecchia sabbia era presente in pista, riducendo il grip delle monoposto. Ma tutto sommato, grazie ai feedback accumulati negli anni, le scuderie sono state in grado di porre rimedio a questi fattore. Altra particolarità Sakhir sono gli orari differenti in cui si svolgono le sessione. Questo fattore incide sulle temperature, andando inevitabilmente a cambiare i valori.


GP Bahrain 2021-Analisi prestazionale prove libere: Ferrari in rimonta

Con la riduzione di mezz’ora per le libere 1-2, i piloti hanno cercato di sfruttare il più possibile il tempo a disposizione. Se nelle prime prove le squadra sono andare alla ricerca dell’assetto ottimale, durante le seconde prove, le più simili in termini di condizioni rispetto alla qualifica, i piloti hanno cercato di più la prestazione  prestazione. Dapprima sul giro secco e poi sul passo gara. Sul giro secco abbiamo visto un’ottima Red Bull, quella di Verstappen, seguita dalla McLaren di Norris e dalla Mercedes di Hamilton.

GP Bahrain 2021-Analisi prestazionale

Analizzando gli “ideal lap times”, scopriamo che il pilota inglese si troverebbe davanti a Norris e subito dietro a Verstappen. Il sette volte campione del mondo non è riuscito a mettere assieme il giro in modo armonioso. La W12 sembra essere una vettura con un enorme potenziale, ma che ha bisogno ancora di essere capita a fondo dai tecnici di Brackley. Una storia che avevamo già visto nel 2017, quando la W08 fu definita una diva proprio da Toto Wolf per via delle buone caratteristiche abbiate alla difficoltà di messa a punto. 

Attesa ad un grande riscatto dopo la pessima annata 2020, Ferrari si è presentata decisamente bene. Sainz ha ottenuto un buonissimo quarto posto, riuscendo a mettere insieme il miglior giro possibile. A suo favore, la scia che la sua SF21 ha preso nel primo settore, grazie all’AlphaTauri del giapponese Tsunoda (clicca qui per saperne di più). Il monegasco invece ha disputato una sessione un pò confusionaria, tra errori (suoi e del muretto legati alla track position) che di fatto hanno condizionato la sua prestazione. Come per lo spagnolo, anche Leclerc non è riuscito a centrare l’ideal lap, anche se in realtà cui è andato molto vicino. Detto questo, sebbene ci troviamo solamente all’alba di questa stagione, possiamo definire la Ferrari in maniera positiva.

GP Bahrain 2021-Analisi prestazionale prove libere

Sorprendenti le prestazioni McLaren, che permettono al giovane britannico  Norris di piazzarsi al secondo posto. Mentre per Ricciardo il discorso è differente. L’australiano non si è ancora adattato alla MCL35M. Lo ha dimostrato il primo venerdì dell’anno, andando in overdrive principalmente in entrata curva. Discorso opposto per Aston Martin, che non ha ancora trovato un setup ottimale e non sembra essere al livello di McLaren, almeno per quanto riguarda la simulazione di qualifica.  


GP Bahrain 2021-Analisi prestazionale prove libere: Mercedes e Red Bull appaiate

A fronte delle prove libere accorciate, nella seconda mezz’ora di sessione le squadre hanno concentrato il proprio lavoro sulla simulazione passo gara. Ferrari ha differenziato il lavoro, testando le Medium con Sainz e le Soft con Charles. Al contrario, Mercedes e Red Bull hanno concentrato i propri sforzi, con entrambi i piloti, per capire a fondo le Medium. Questa mescola è una high working range che lavora con una finestra di temperature più alta. Con il poco tempo a disposizione, i due top team, hanno preferito puntare tutto sulla mescola che con molte probabilità sarà la gomma migliore per domenica. Questo perché, come detto, attiva il suo potenziale a temperature più alte, risultando quindi la più adatta a sopportare gli sforzi che questo tracciato impone. 

Come di consueto, una delle domande che i piloti e tecnici si pongono riguarda la gomma da usare per lo stint di partenza. Condizione in cui la vettura ha il pieno di carburante e quindi la mescola è messa a dura prova. Su questo fronte non sembrano esserci dubbi, con i big che avrebbero battezzato come più idoneo per la partenza il compound  Medium. Lo si può chiaramente vedere confrontando i tempi sul giro di Ferrari e Mercedes. Le Rosse, infatti, hanno simulato il primo stint di gara sulla mescola Soft. Al contrario delle Frecce Nere che hanno montato subito la Media. Dopo una breve analisi il risultato è chiaro: la Soft,con il pieno carico di carburante, non garantirebbe il ritmo richiesto ad inizio gara. 

GP Bahrain 2021

Analizzando nello specifico i passi gara, Mercedes e Red Bull si inseguono: il pilota inglese sembra essere leggermente in vantaggio sulle Red Bull, ma dobbiamo dire che il suo stint è durato un paio di giri in meno, effettuando un cool down lap a metà della simulazione che gli ha permesso di far riprendere fiato alle sue mescole. Guardando esclusivamente ai time attack, le due squadre sono esattamente sullo stesso livello. Sia Hamilton che Verstappen hanno fatto segnare lo stesso tempo: 36.4. Nei team radio abbiamo sentito molte lamentele riguardanti il sovrasterzo, complice la natura della pista e la mancanza di carico al posteriore. Segno che i team da una parte non hanno ancora recuperato il 100% del carico verticale perduto con i nuovi regolamenti, e dall’altra l’assetto ottimo è ancora lontano. Interessanti i feedback dei alcuni piloti legati all’evoluzione minore della pista rispetto ai test.

Tornando alle simulazioni, possiamo dire che a Maranello è stato fatto più di un passo avanti. Sia in termini di prestazione pura che per quanto riguarda il passo gara. Il pilota spagnolo ha effettuato qualche giro con la Soft per poi passare alla Media, con cui ha mantenuto un passo del 38.5. La SF21 conferma la sua crescita, posizionandosi a livello di McLaren e Aston Martin. Leclerc, al contrario, ha girato molto con la Soft. Questa mescola low working range, come detto, non è sembrata una gomma da gara: troppo degrado e un time attack deludente.

La McLaren ha colpito molto sulle simulazioni di qualifica, meno sul passo gara. Le vetture papaya infatti, sembrano un pelo più staccate dalle monoposto al comando in questa classifica. Discoro contrario per le Aston Martin, meglio nel ritmo gara che in quello di qualifica. Il team inglese non ha certo stupito, ma non possiamo escludere un buon risultato per domenica. La sorpresa di queste prima prove, tuttavia, è certamente l’Alpha Tauri. Con entrambi i piloti ha tenuto un passo veramente competitivo sul 38.2,  non molto lontano dai top team. Potrebbero aver imbarcato un quantitativo minore di carburante? Ovviamente non lo sappiamo. Tuttavia, pensando che la differenza non dovrebbe superare i 10/15kg, possiamo considerare le loro performance reali.

Che conclusioni ne possiamo trarre? Per quanto riguarda la strategia di gara non possiamo escludere il doppio pit stop. Anche se, probabilmente, i team cercheranno di farne uno solo partendo con la mescola  Media, per poi passare alla Hard come abbiamo visto spesso nella scorsa stagione. Nel caso in cui gli strateghi dovessero rendersi conto dell’impossibilità di arrivare al traguardo, si potrebbe aggiungere un ultimo stint su Media o addirittura con la Soft. Visto l’alto degrado che genera l’asfalto in Bahrain, dobbiamo aspettarci un undercut molto potente.


Autori: Alessandro Arcari – @berrageiz e Niccoló Arnerich – @niccoloarnerich

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