Gp Bahrain 2021 – Analisi Telemetrica qualifiche
Ancora Bahrain. Ancora Sakhir. Riparte da qui, dopo i test pre stagionali, il mondiale di Formula Uno 2021. La prima classificazione dell’anno ci ha riservato una sorpresa. Sua maestà Mercedes, al momento, non è la vettura da battere. I problemi legati all’assetto delle Frecce Nere (leggi qui per saperne di più) hanno di fatto compromesso il rendimento delle vetture. Chi invece è riuscito a estrapolare completamente tutta la performance della vettura è senza dubbio Max Verstappen. L’olandese può contare su una monoposto davvero al top, spinta da un propulsore nipponico molto potente.
Note molto positive anche in casa Ferrari. Oltre al netto salto di qualità effettuato a livello motoristico, le modifiche aerodinamiche effettuate sulla SF21 sembrano funzionare. Tanto che la monoposto italiana è l’auto che meno rendimento ha perso rispetto al 2020 (clicca qui per saperne di più). Il bilanciamento finalmente non è più un problema. Questo fattore, seppur banale, è molto importante. Finalmente i tecnici del Cavallino hanno la possibilità di lavorare sul set per migliorare il rendimento, senza dover perdere sessioni intere a limitare i danni.
Gp Bahrain 2021 – Analisi Telemetrica qualifiche: Ferrari
La prima riflessione che possiamo fare riguarda l’assetto delle due vetture di Maranello. A livello carico, osservando la traccia relativa alla velocità, scopriamo che il setup utilizzato dai piloti è il medesimo. L’ottavo posto dello spagnolo è dovuto, oltre ad alcune correzioni di troppo durante la tornata, alla velocità di percorrenza in curva leggermente più bassa rispetto al compagno. Questo dato è visibile in T9-T10 e in alcune curve del terzo settore. Anche la velocità in rettilineo è differente. Come lo stesso spagnolo ha dichiarato nel post qualifica, sulla numero 55 le coperture al posteriore non erano in perfetta temperatura. Questo fattore non ha concesso a Carlos di aver la trazione ideale e sfruttare appieno tutta la potenza a disposizione. Il monegasco infatti, riesce ad avere 2 km/h in più di velocità nella retta principale.
Rispetto a quello che abbiamo potuto analizzare nelle FP2 (clicca qui per saperne di più), il grafico relativo all’utilizzo della trasmissione è leggermente dissimile. Nel giro push che Sainz ha realizzato nella terza parte della qualifica, il ferrarista ha utilizzato una marcia più bassa solamente in curva 1. L’obiettivo è quello di godere di una maggior trazione in uscita. Peccato, proprio in questo punto, per la correzione che di fatto ha compromesso in parte la tornata. Grazie alla telemetria relativa ai giri espressi dall’unità di potenza Ferrari, risulta molto visibile il particolare accennato nella giornata di venerdì, riguardante gli RPM del propulsore italiano. Rispetto a Charles, Carlos “tira” di più le marce, effettuando la cambiata più tardi rispetto al compagno di box.
Da questo grafico inoltre, osservando le curvature prodotte, notiamo come entrambe le Rosse fossero in full power per la prima volta in questa stagione. La telemetria relativa all’impianto frenante non ci offre particolari spunti di riflessione. L’unica differenza, peraltro neanche troppo evidente, va registrata nel terzo settore. In curva 13 infatti, Leclerc effettua una frenata non continua. Questa piccole differenze sono legate principalmente allo stile di guida, anche se, visto il momento concitato nella fase classificatoria, ogni minuscola discrepanza può essere interpretata come piccola sbavatura.
Se invece osserviamo il grafico telemetrico corrispondere all’acceleratore, le variazioni da prendere in esame sono diverse. Nel primo settore, precisamente curva 2-3, il monegasco ha applicato più forza sul pedale. Mentre se spostiamo l’occhio sulle curve in rapida successione 5-6-7, punto spesso complicato da gestire soprattutto in qualifica, notiamo come Charles parzializzi un 95% circa, rispetto all’82% di Carlos. Anche nell’approccio alla 13 esiste uno scarto sul pedale del gas. In questo caso però, la differenza è decisamente più ridotta.
Gp Bahrain 2021 – Analisi Telemetrica qualifiche: confronto triplo
Grazie al grafico prodotto dal nostro tecnico telemetrico sul confronto triplo, abbiamo diversi spunti ai quali fare appello. Iniziando con Red Bull, notiamo immediatamente un fatto. La scuderia di Milton Keynes, oltre ad affinare il livello aerodinamico della vettura austriaca al posteriore, ha fatto un gran passo avanti a livello di potenza. La PU “size zero” Honda (leggi qui per saperne di più) ha concesso livelli di downforce maggiore, potendo contare su una buona manciata di cavalli in più rispetto alla passata stagione.
Quanto detto si può osservare nella velocità di percorrenza sulle curve lente, dove Mercedes e Ferrari pagano un leggero delta. Complessivamente, risulta comunque buona la velocità nel dritto di tutte e tre le monoposto. Osservando i dati relativi alle cambiate, salta alla vista la diversa scelta sull’utilizzo delle marce che i 3 piloti utilizzano in percorrenza. Max e Lewis, in alcuni punti, prediligono una marcia più bassa rispetto a Charles, per poter disporre di una vettura più aggressiva in fase di accelerazione. Un dato interessante va registrato su Hamilton. Il britannico tende a tardare la cambiata, in controtendenza a quello che siamo stati abituati a vedere durante tutta la passata stagione. Su questo punto terremo gli occhi ben aperti, per carpire se si tratti di un fattore legato alla pista bahreinita oppure sia effettivamente cambiato qualcosa nella trasmissione Mercedes.
Molto interessante anche i grafici inerenti agli RPM delle differenti power unit. Grazie alla telemetria infatti, possiamo constatare le singolari rivoluzioni del motore Mercedes. Questo fatto, come detto poco fa, è strettamente legato all’utilizzo della trasmissione. Parlando invece delle mappature, vediamo come il team di Brackley abbia studiato un soluzione ad-hoc, utile per la qualifica ma soprattutto per la gara.
In ultima istanza, esaminando i dati relativi all’acceleratore nella prima parte del tracciato di Sakhir, notiamo come Verstappen e Hamilton, rispetto alla Ferrari del monegasco, abbiano sollevato leggermente il piede dal pedale nell’affrontare la prima serie di curve. Sotto questo aspetto, molto indicativa anche la parzializzazione effettuata nella rapida serie di curve 5-6-7, con Verstappen che ha dovuto alzare il piede fino al 65%.
Autori: Alessandro Arcari – @BerrageizF1 – Luca Bettiol – @BettiolLuca