venerdì, Novembre 22, 2024

Le paure Mercedes

Le paure Mercedes


Chi avrà davvero tutte le carte in regola per poter ambire alla conquista del campionato 2021? I nomi sono due, e non conta molto quanto visto nel corso dei test invernali (qui l’analisi). Da un lato c’è la Red Bull, apparsa forte sia sul passo gara che nelle prove riguardanti il giro secco. Dall’altro c’è una Mercedes apparsa più in difficoltà, vittima di alcune noie tecniche (che hanno colpito maggiormente l’Aston Martin) e di problemi legati alla messa a punto. Test conclusi, nessuno dei vertici dei due team ha intenzione di addossarsi il ruolo di favorito per la vittoria finale. Questa mattina abbiamo visto come Red Bull ha passato la patata bollente ai rivali della casa di Stoccarda (qui le dichiarazioni di Marko) e ora vi riportiamo come di fatto la Mercedes sia intervenuta per rispedirla al mittente con tanto di marca di bollo allegata.

Il primo a parlare dopo i test era stato Andrew Shovlin, responsabile di pista del team teutonico, che attraverso il sito ufficiale della squadra aveva subito fatto un quadro della situazione: “Nel corso dell’ultima giornata di test abbiamo avuto una buona affidabilità e siamo riusciti a portare a termine la giornata secondo i piani. Valtteri, al mattino, ha svolto alcune prove di set-up improntato sul passo gara, mentre Lewis, al pomeriggio, ha svolto un programma misto, dedicandosi sia a simulazioni di qualifica che di gara.

Andrew Shovlin, responsabile di pista Mercedes

Lavoro che avrebbe mostrato qualche miglioramento, anche se non così soddisfacente, in termini di set-up: “Abbiamo fatto qualche progresso in termini di bilanciamento con tanto carburante a bordo: la macchina rispondeva meglio alle nostre richieste, ma dai dati raccolti negli ultimi giorni ci è apparso chiaro come Red Bull fosse più veloce di noi in termini di ritmo gara”. Scenario che secondo Shovlin si complicherebbe ulteriormente in termini di ritmo sul giro secco: “Se invece spostiamo lo sguardo sulle simulazioni di qualifica, abbiamo un’immagine ancor più confusa della situazione. Non siamo progrediti abbastanza. Dobbiamo rivedere quello che è stato il nostro approccio sino a questo momento, perché troppe auto hanno chiuso la giornata davanti a noi”.

Negli ultimi anni abbiamo sempre avuto qualche difficoltà nei test, ma siamo sempre riusciti a tornare in forma per la prima gara la chiosa dell’ingegnere britannico, che ha così cercato anche di caricare la squadra in vista del lavoro che saranno chiamati a fare nei prossimi giorni. “Tuttavia, questa volta potremmo avere il nostro bel da fare per riuscirci…”

Sentimento di preoccupazione provato anche dal team principal della Mercedes, che citato dal sito ufficiale della Formula Uno ha ammesso: Certo che sono preoccupato. Mi preoccupo sempre: a volte per le ragioni giuste, a volte per quelle sbagliate. Credo comunque che affrontare i test sia qualcosa di entusiasmante. Si cerca sempre di trovare ogni minimo difetto alla vettura, di ‘farle le pulci’, e devo dire che quest’anno siamo riusciti nel nostro intento, andando anche un po’ in difficoltà”.

Le paure Mercedes
Toto Wolff, team principal e comproprietario Mercedes

In molti hanno individuato nella scelta della squadra di non effettuare uno shakedown prima della sessione dei test una possibile causa a questa partenza un po’ a rallentatore da parte loro. Cosa che però Toto Wolff si è sentito categoricamente di escludere: “Il filming day, fatto nelle giuste condizioni, ti permette senz’altro di capire qualcosa di più della monoposto, ma i problemi che abbiamo riscontrato non sono dipesi dal fatto di non aver eseguito uno shakedown prima dei test. Non si può che essere d’accordo con Wolff in questo caso, dal momento che l’Aston Martin è stata la squadra che ha sofferto di più i problemi di affidabilità Mercedes, nonostante abbia effettuato uno shakedown il giorno successivo alla presentazione della vettura sul circuito di Silverstone

“Cosa faremo adesso? Analizzeremo i dati. Cercheremo di capire le aree in cui siamo forti e quelle su cui invece bisognerà lavorare. Cercheremo di vedere dove avremo avuto una buona correlazione dati con il simulatore e con la galleria del vento e dove invece questa viene meno”. La risposta analitica del comproprietario del team campione del mondo che conclude il suo pensiero con una curiosa similitudine: “In generale sarà come addormentarsi pensando a cosa si dovrà fare il giorno seguente per poi svegliarsi al mattino con le idee più chiare”. Che Mercedes sappia già dove intervenire per ritrovare la propria competitività? Non sarebbe una novità…


Autore: Marco Sassara – @marcofunoat

Foto: Formula Uno – Mercedes

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