McLaren: obbiettivi e aspettative per la stagione 2021
McLaren si afferma e si conferma, passo dopo passo, candidandosi a pretendente per il terzo posto. Un progetto ambizioso, per mantenere quanto conquistato alla fine del 2020. Un traguardo che ora non appare come un punto di partenza, bensì come una posizione da difendere dagli strenui attacchi di altre agguerrite contendenti. Aston Martin per prima, in cerca di rivincita, visto che il gradino più basso del podio le è stato scippato dalla scuderia di Woking sul filo di lana, in quel di Abu Dhabi, quando era ancora una rosata Racing Point. Ma c’è un nutrito gruppo in cerca di resurrezione o di assoluzione, pronto a suonare la carica per entrare nell’olimpo dei migliori.
Ferrari è una di queste. Chiamata prepotentemente al riscatto, perché non può più permettersi un’altra stagione nell’anonimato, navigando a vista, persa nella palude di una nuova incompiuta. Il rinnovato propulsore promette di far galoppare il Cavallino dell’inedita coppia Leclerc-Sainz. Ma non è da sottovalutare neppure Alpine, l’ex Renault vestita a festa, come una novella Marianna di Francia, per accogliere l’attesissimo rientro di Alonso. E, complice il motore Honda, ora in grande spolvero, anche Alpha Tauri potrebbe regalare sorprese. Una nutrita schiera di pretendenti, insomma, proprio come confermato dal team principal McLaren Andreas Seidl.
“Credo che vedremo una lotta serrata tra noi, Aston Martin e Alpine. Anche la Ferrari sarà sicuramente tra queste e pure Alpha Tauri che sembra molto forte. Da ciò che abbiamo potuto notare fin ora si è capito che [per avere un quadro più chiaro] dovremo attendere fino al primo weekend di gara. Penso che ancora una volta saremo tutti molto vicini. Per noi è stato grandioso concludere al terzo posto l’anno scorso. Ma allo stesso tempo non abbiamo dimenticato l’ultima gara, in cui avremmo anche potuto facilmente finire quinti. Ed è proprio lì che ci vediamo in quella battaglia.”
Nelle parole di Seidl leggiamo realismo e prudenza, consapevoli che, dopo questi brevissimi test, permangono più dubbi che certezze per tutti. Impossibile fare un pronostico sensato, difficile avere un’idea reale dei valori in campo. Così si lascia spazio alle ipotesi, più o meno suffragate da qualche solida base. E, nel caso di McLaren, una grossa sicurezza proviene dalla motorizzazione Mercedes, che pare essersi adattata a meraviglia alla vettura Papaya. Non c’è stata nessuna vana ricerca del tempo o della prestazione assoluta, ma si è puntato a un lavoro concreto, atto a verificare e confermare il nuovo binomio.
Un sodalizio che rievoca un’era vincente, un promettente matrimonio che sembra destinato ad evolvere verso un idilliaca luna di miele, dopo gli anni di purgatorio del progetto Honda. McLaren-Mercedes rappresenta un nuovo inizio, un’unione benedetta che affonda le radici in anni di duro lavoro e di crescita costante. Daniel Ricciardo, approdato a Woking da questa stagione, è convinto del grande passo e si dice piacevolmente impressionato dai continui progressi e dall’etica della squadra. La forza di una resurrezione in grado di offrire un futuro brillante.
“Credo che quello che ho potuto vedere negli ultimi due anni sia stata una crescita veramente rapida. Molte squadre hanno fatto progressi, ma nessuna di loro mi è sembrata all’altezza di quanto fatto da McLaren. A Woking hanno affrontato un grande processo di restaurazione a partire dal 2015, quando avevano scelto di puntare su Honda. Ora sembrano avere tutti gli elementi per garantire la stabilità futura. Questo almeno è ciò che vedo. Sono convinto che l’etica del lavoro del team sia qualcosa di eccezionale, per questo sto cercando di integrarmi al meglio per diventare un pezzo positivo e costruttivo di questo puzzle.”
Honey Badger è pienamente soddisfatto di quanto sperimentato fin ora in McLaren. Ovviamente servirà ancora del tempo per adattarsi alla nuova vettura, ma le premesse appaiono notevoli, foriere di un roseo futuro. L’entusiasmo di Ricciardo è suffragato dalla positività riscontrata all’interno di un ambiente coeso e teso verso l’eccellenza. Costanza, sforzo, e una pronta reattività sono stati i motori di Woking, nel corso di questi difficili anni in cui sono stati chiamati a risalire la china. Ora, grazie al motore Mercedes, è anche tempo di risalire in classifica. O almeno di confermare quanto di buono fatto fin ora. Per continuare a far risplendere una leggenda e per mantenere vivo il grande sorriso di Daniel.
Autore: Veronica Vesco – @VeronicagVesco
Foto: McLaren