Sainz: “In Bahrain non credo che sarò al massimo…”
In conferenza stampa, per quanto riguarda la Ferrari, era presente anche il nuovo compagno di Charles Leclerc, lo spagnolo Carlos Sainz Jr. Il madrileno, ovviamente non avendo avuto modo di testare le qualità della SF1000, lo scorso anno, si è ritrovato a dover rispondere ad un’altra tipologia di domande rispetto al monegasco (leggi qui se ti va). Come ad esempio, se si ritenesse pronto ad affrontare la nuova stagione assieme alla Ferrari, nonostante i pochi giorni di test avuti a disposizione per ambientarsi all’interno del team.
“Non mi sento totalmente pronto e sicuramente non posso esserlo tanto quanto Charles“ ha esordito lo spagnolo alla sua prima conferenza con i colori del Cavallino. “Tuttavia per il tempo che avevamo a disposizione credo di aver fatto il massimo. Avrei voluto avere più tempo ma mi sento pronto a provarci. Il fatto di aver cambiato squadra così spesso credo possa essere un punto a mio favore.” Lo spagnolo nel corso della sua breve carriera in Formula Uno ha già avuto modo di guidare per Toro Rosso, Renault e McLaren. “Non c’è una legge empirica che ti dice quanto ci vorrà per essere al top, dipende dalla vettura e dalle sensazioni che ti darà nel corso del campionato. Non credo che sarò al massimo sin da questo appuntamento. Proseguendo nella stagione sono sicuro che via via mi troverò sempre meglio, ma non so quanto mi ci vorrà per essere al top”.
Invitato a parlare dei fuori pista effettuati nel corso dei test, Sainz ha aggiunto: “Quando commettiamo un errore, il vento rappresenta sempre una buona scusa per noi piloti. Ma è vero, il comportamento della vettura cambia molto in presenza del vento ed è davvero difficile spiegare cosa accade. Durante i test è capitato che perdessi il controllo della macchina e in alcuni casi ho commesso degli errori. Errori che sono stato contento di fare nel corso dei test, perché ho avuto l’opportunità di apprendere qualcosa. Comunque, tornando al vento, posso confermare che fa un’enorme differenza e condiziona molto la guidabilità della monoposto. E’ un aspetto da tenere particolarmente in considerazione”.
Altro argomento coinvolgente, dal momento che le squadre non hanno potuto apportare grandi modifiche alle vetture nel corso di quest’inverno, è sapere se il pilota abbia riscontrato delle differenze tra la SF21 e la sua precedente vettura. “Sì, le due vetture sono molto diverse“ ha chiosato Sainz apparso anche un po’ perplesso. “La cosa che per me è difficile da capire è come le vetture di Formula Uno possano raggiungere prestazioni così simili, pur essendo molto diverse in termini di sensazioni che comunicano al pilota. Ogni vettura ha punti deboli e punti di forza, cose a cui devi adattarti e che ti sorprendono. La bravura del pilota sta nell’adattarsi velocemente, cercare di non soffrire troppo le debolezze ed esaltare gli aspetti positivi della monoposto”.
Infine non poteva mancare un commento riguardante il Cavallino e i suoi fan. “Maranello è un luogo speciale. La fabbrica, i tifosi… E’ qualcosa di speciale per un pilota di F1 e io ho avuto la possibilità di provarlo a 26 anni. Voglio lavorare sodo per cercare di raggiungere il top il prima possibile, ma soprattutto voglio cercare di godermela“.
Autore: Marco Sassara – @marcofunoat
Foto: Formula Uno – Ferrari