Vettel già condannato in Aston Martin
Un giorno e mezzo. Dodici ore. Centodiciasette tornate. In estrema sintesi il film pre stagionale del quattro volte campione del mondo Sebastian Vettel. Senza entrare in dettagli potrebbe sembrare tutto ok. E invece no. Non lo è stato. La rinnovata scuderia Aston Martin ha faticato. Ha sofferto diversi problemi. Oltre l’affidabilità ancora lontana da un livello accettabile, la AMR21 non ha di certo impressionato. Al contrario, i dubbi sorti tra le mani dei tecnici sono molteplici. E forse la cosa peggiore è che non se lo aspettavano proprio. Va beh dai… resta sempre un nuovo team con una nuova vettura. Ci può stare! E invece no. Non funziona così.
In realtà, scuderia e membri, Sebastian a parte, sono praticamente gli stessi. Mentre la monoposto è semplicemente la versione “B” dell’ottima RP20. C’è solo tanto BRG (British racing green) in più che rende tutto un po’ più elegante. Ma questa Formula Uno “tutto e subito” non consente passi falsi. Non lascia spazio a errori. I test “sbrigativi” di Sakhir ne sono un chiaro esempio. Non hai avuto abbastanza tempo per verificare a dovere la monoposto? Peggio per te. Evidentemente, il livello di impegno profuso non è stato sufficiente. Adesso resta solo una cosa da fare: arrangiati…
Ma torniamo all’ex ferrarista. Punto di interesse di questo pezzo. Strapazzato per tutto il 2020 dal tifo Ferrari (leggi qui l’analisi sui test della SF21) e non, l’atteggiamento nei suoi confronti è stato duro. Probabilmente molto di più di quanto meritato. Ma d’altronde si sa che in questo sport, come in molti altri, il passo dalla “gloria all’infamia” è assai breve. I risultati non sono stati dalla sua. Vero. E questo, effettivamente, è l’unica cosa che conta. Fin qui tutti d’accordo? Suppongo di si. Quello che non capisco però, è come sia possibile sentenziare il suo prossimo futuro dopo un giorno e mezzo, dodici ore e centodiciasette tornate in Aston Martin.
Sebastian non è contento al volante. Il feeling non c’è. La vettura non fa per lui. Le caratteristiche della AMR21 non si adattano al suo stile di guida. Il tedesco non arriverà preparato al mondiale 2021. Il suo compagno di squadra lo metterà probabilmente dietro. Insomma… non resta che “provare pietà” per lui. Questi i ragionamenti brillanti di Ralf Schumacher, espressi attraverso le sue ultime dichiarazioni. Palla di vetro tra le mani quindi, Sebastian è spacciato anche in Aston Martin…
Autore: Alessandro Arcari – @berrageiz