Analisi strategica Gp Imola 2021: risultato Ferrari compromesso dalla bandiera rossa
In quel di Imola è andata in scena una gara emozionante da cui sono scaturiti sicuramente alcuni interessanti spunti di riflessione anche per la nostra analisi strategica. Seppur l’approccio alla gara sia stato molto simile per tutti ci sono state alcune varianti che hanno contribuito a volgere a favore e in alcuni casi in sfavore dei propri utilizzatori. È sicuramente il caso delle tattiche messe in mostra dalla McLaren nelle battute finali del Gp e da Pierre Gasly (AlphaTauri) in quelle iniziali. Come sempre però prima di andare a disquisire di questi temi, andiamo a dare un’occhiata alla disamina fatta dalla Pirelli al termine della gara.
Analisi strategica Gp Imola 2021: Pirelli
L’emozionante gara di Imola, che ha avuto Pirelli come title sponsor, è stata sicuramente contraddistinta dall’interruzione dovuta all’esposizione della bandiera rossa resasi necessaria per permettere agli steward di ripulire la pista dai detriti scaturiti dall’incidente avvenuto tra Bottas e Russell nel corso del 32° giro. Lo stop ha permesso ai team di effettuare tutte le riparazioni necessarie per rimettere le monoposto in condizione di gareggiare e di decidere le gomme da utilizzare per quello che si è rivelato un secondo mini-Gp di 29 giri.
La pioggia ha iniziato a cadere prima dell’inizio della gara e ha fatto sì che quasi tutte le vetture partissero con pneumatici Intermedi. Solamente quattro piloti hanno invece optato per l’utilizzo delle Full Wet. Ci sono state due Safety Car prima della bandiera rossa, quest’ultima sopraggiunta nel momento in cui la pista si potesse considerare pressoché asciutta. Poco prima della seconda Safety Car, infatti, tutti i piloti sono passati a pneumatici slick andando a montare le Medie fatta eccezione per i due Haas che hanno preferito optare per le Soft.
Verstappen dopo essersi preso la testa della gara alla prima curva del Gp superando il poleman Lewis Hamilton, il pilota della Red Bull ha effettuato un undercut sul campione britannico per poi riuscire a proteggere la posizione fino al traguardo. L’inglese invece, dal canto suo, ha concluso la gara in seconda posizione dopo aver portato a termine una fantastica rimonta, resasi necessaria in conseguenza ad un’uscita di pista, e conquistando il giro più veloce dell’evento. Il gradino più basso del podio è riuscito invece ad accaparrarselo Lando Norris grazie ad un buon utilizzo dello pneumatico più morbido Soft.
La combinazione di pioggia, Safety Car e bandiera rossa ha influenzato le strategie rendendo fondamentale la capacità di reagire rapidamente a circostanze in rapido mutamento. La maggior parte dei piloti ha effettuato una strategia sostanzialmente simile partendo con pneumatici Intermedi e portando a termine la gara su pneumatici Medium, montati qualche giro prima dell’esposizione della bandiera rossa.
Queste le dichiarazioni rilasciate da Mario Isola, responsabile F1 e car racing Pirelli al termine della gara: “La bandiera rossa ha diviso la gara in due parti, sostanzialmente distinte, a seguito di un incidente che ha sottolineato le insidie di Imola. Circuito reso ancora più difficile dalle condizioni meteorologiche e dalle basse temperature. Dal momento che i pneumatici Intermedi e Full Wet durante il fine settimana non erano ancora mai stati utilizzati, i team hanno dovuto calcolare i punti di crossover durante la gara, ma ne è emerso un dato molto chiaro, con Verstappen e Red Bull che sono riusciti ad effettuare un pit-stop molto veloce che ha permesso loro di restare davanti a Lewis Hamilton“.
“Alla ripartenza della gara, dopo la bandiera rossa, la maggior parte dei piloti ha scelto di utilizzare pneumatici Medium che hanno garantito un buon equilibrio tra prestazioni e durata fino al termine dell’evento, tenutosi in condizioni asciutte“ si avvia a concludere il manager italiano. “Tuttavia non sono mancate sorprese nelle prime posizioni, tra cui Norris salito a podio grazie all’impiego della Soft. Mescola che si è comportata altrettanto bene nell’ultima parte di questa bellissima gara di cui abbiamo avuto l’onore di essere il title sponsor“.
Analisi strategica Gp Imola 2021: Le Full Wet condizionano la gara di Gasly
Il circuito di Imola si presenta non uniformemente bagnato al via del Gp: alcuni tratti sono veramente molto bagnati con altri pressoché umidi. Condizioni che portano quasi la totalità dei team ad optare per l’utilizzo delle gomme Intermedie. Gli unici piloti ad andare controcorrente montando le mescole da bagnato estremo sono Gasly, Ocon e i due rookie della Haas. Tale scelta però si rivela abbastanza infelice sin da subito. L’Alpine legge bene la situazione e approfittando della Safety Car chiamata in causa dall’uscita di Nicholas Latifi al secondo giro decide di richiamare Esteban e di metterlo su Intermedie. Schumacher impatta contro le barriere durante il periodo di SC e al quinto giro è costretto a rientrare ai box. Cosa che però gli permette di adeguarsi alle strategie altrui. Gli unici a proseguire dunque su compound blu sono Mazepin e Gasly.
Tralasciando la gara del pilota russo, vorrei porre un attimo l’attenzione sul francese. Anche osservando il lap chart della gara, possiamo notare come la decisione di allungare il primo stint su mescola Full Wet abbia gravemente impattato sulla prestazione complessiva di Pierre. Sinceramente non si comprendono molto le ragioni che hanno portato la squadra a decidere di richiamare ai box Gasly solamente al 14° giro dopo che in una sola tornata passa dalla 10° alla 17° posizione. Un momento di blackout che lascia sicuramente qualche rammarico in casa AlphaTauri vista l’ottava posizione finale, poi diventata settima per la penalità inflitta a Stroll (il canadese è stato punito con 5 secondi di penalità per aver superato la monoposto numero 10 di Pierre mettendo tutte e quattro le ruote fuori dai limiti della pista).
Analisi strategica Gp Imola 2021: Vettel il primo a montare le slick
Intorno al 18° passaggio la pista inizia a mostrare una linea pressoché asciutta, così Sebastian Vettel e l’Aston Martin tentano il colpaccio andando a pittare al 20° giro per dotare la vettura numero 5 delle mescole Medie. La Haas decide di seguire l’intuizione del tedesco e nei due giri seguenti arrivano anche le soste di Schumacher prima e Mazepin poi, che lasceranno il box su compound Soft. Purtroppo per Vettel, la sosta si rivelerà essere un pelino troppo anticipata con i team che andranno ad utilizzare i suoi tempi, a mo di cartina tornasole, per capire l’esatto punto di crossover.
Così dopo le soste di Tsunoda, Gasly e Raikkonen, al 27° giro è Verstappen a rientrare ai box per montare pneumatici a mescola Media. Episodio che scatena la reazione massiccia di tutti gli altri piloti al seguito, tant’è che al termine del 28° passaggio nessuno si ritrovava più in pista con pneumatici da bagnato. Strategicamente quella di montare la gomma Media, con un numero compreso tra i 40 e i 35 giri dal termine si sarebbe sicuramente rivelata la scelta più giusta (i piloti della Haas, montando le Soft sarebbero dovuti andare ad effettuare probabilmente una seconda sosta).
Tuttavia, la pista era ancora abbastanza umida e dopo l’errore di Hamilton arrivato nel corso del 31° passaggio, al giro seguente si registra un bruttissimo incidente tra Bottas e Russell. Il pilota della Williams cerca il sorpasso all’esterno, va sull’umido, tocca persino l’erba e la macchina va fuori controllo. Tanti, troppi i detriti in pista. La direzione di gara è obbligata ad esporre la bandiera rossa.
Analisi strategica Gp Imola 2021: Colpo di genio McLaren, gara della Ferrari compromessa dalla bandiera rossa
I detriti richiedono quasi 30 minuti di attività frenetica da parte degli steward per rimettere il tracciato in sicurezza. Il computo dei giri è fermo a 34/63: sono 29 le tornate da effettuare per portare a termine il Gp. La scelta più ovvia sembra quella di mantenere gli pneumatici a banda gialla appena montati, ma la McLaren, assieme a Perez, Tsunoda e Vettel sorprendono tutti rivelando l’utilizzo dello pneumatico Soft al momento di togliere le termocoperte e riprendere la via della pista dietro la Safety Car. Il compound rosso garantisce da subito un maggiore spunto e Norris, che approfittando anche di un’indecisione di Leclerc (trovatosi senza radio ha dovuto scoprire da solo che la modalità di partenza scelta dai commissari sarebbe consistita in un rolling start) conquista la seconda piazza e la perderà solo nel corso degli ultimi giri superato da un irresistibile Hamilton.
Personalmente alla ripresa della gara, non avrei mai creduto che la Soft avrebbe permesso ai piloti della McLaren di concludere la gara mantenendo un ritmo tale da permettergli di proteggere la posizione sui diretti avversari. Lewis come detto, ne aveva troppo di più, ma è stato incredibile come Norris sia stato in grado di tenere sempre a distanza Leclerc riuscendo a non farlo entrare mai (a parte rare occasioni) in zona DRS. Scelta coraggiosa, a mio avviso, che è valsa il podio del giovane talento britannico. Seconda parte di gara frustrante per Leclerc, che a causa della bandiera rossa ha visto sfumare quanto di buono fatto in condizioni di bagnato. Il monegasco al momento dell’incidente avvenuto tra Bottas e Russell, era secondo e aveva accumulato un vantaggio sul britannico della McLaren di oltre 25” e visto il passo avuto sull’asciutto, non avrebbe avuto alcuna difficoltà ad amministrarlo… Ma queste sono le gare.
Menzione speciale per Carlos Sainz Jr, che scattato dall’11° casella, è riuscito a chiudere in 5° posizione davanti a Daniel Ricciardo. Lo spagnolo ha pagato un po’ la mancanza di fiducia nella parte iniziale sul bagnato con dei ripetuti fuoripista che lo hanno certamente rallentato nel recupero sulla McLaren. Nonostante questo lo spagnolo è stato autore di una buona prestazione prendendosi anche i complimenti da parte del team principal Mattia Binotto. Gli occorrerà ancora qualche gara per potersi sentire totalmente al top, ma è sicuramente sulla strada giusta per poter ambire a dei buoni risultati al pari del più accreditato compagno Charles. Un quarto e quinto posto che fanno ben sperare la Ferrari e i suoi tifosi in vista degli appuntamenti futuri.
Autore: Marco Sassara – @marcofunoat
Foto: Formula Uno – Ferrari – Pirelli