Anteprima Gp Portogallo 2021: Ferrari al lavoro per massimizzare il rendimento della PU in gara
Dopo il successo riscontrato lo scorso ottobre, la Formula Uno ha deciso di tornare a correre nel 2021 anche sul caratteristico tracciato dell’Algarve. Come ad allora però, più che di una prima scelta, la decisione di andare a disputare un evento in Portogallo è frutto della situazione legata alla pandemia. Quest’anno in particolare, si è dovuto attendere il 5 marzo affinché si avesse l’ufficialità che il Circus sarebbe tornato in quel di Portimão. Appuntamento andato ad occupare lo slot rimasto vuoto a lungo durante l’inverno.
I piloti, almeno da quanto si evince dalle prime dichiarazioni rilasciate in vista del weekend, sembrano molto ansiosi di tornare a saggiare le caratteristiche del tracciato. Lo scorso anno era stato molto difficile per loro riuscire a portare le gomme nella giusta finestra di utilizzo e ottenere il giusto livello di grip, soprattutto con le mescole dure, data l’estrema scivolosità dell’asfalto. Quest’anno, nonostante la Pirelli abbia deciso di nominare le mescole più dure del lotto (C1, Hard – C2, Medium – C3, Soft), sono previste temperature più elevate, il che potrebbe aiutare non poco le squadre sotto questo aspetto.
Anteprima Gp Portogallo 2021: Orari e Televisione
Anteprima Gp Portogallo 2021: Layout
Posizionato nella zona meridionale del Portogallo a soli 20 km da Portimão (città portuale dell’oceano Atlantico), il tracciato costruito sulle colline dell’Algarve (regione nota per le sue splendide spiagge, meta generalmente molto gettonata dai turisti), si trova posto a circa 100 m sul livello del mare, presenta un dislivello massimo di 30 metri e si compone di 15 curve (9 a destra e 6 a sinistra) per un’estensione totale di 4.653 Km (superficie completamente riasfaltata in occasione della gara d’esordio tenutasi lo scorso anno). Il clima, almeno attualmente, sembra possa essere più generoso rispetto quello avuto qualche mese fa. Attese infatti temperature miti con scarsa possibilità di precipitazioni.
Caratterizzato da diversi saliscendi molto apprezzati dai piloti il circuito di Portimão darà vita ad alcune interessanti sfide per i piloti: la difficoltà nell’inserimento di alcune curve definite ad ingresso cieco, con la componente asfalto scivoloso che potrà creare qualche grattacapo in più sia per la gestione delle gomme sia per lo scarso livello d’aderenza che si riuscirà ad ottenere soprattutto dal compound Hard.
Il layout appare inoltre ben assortito: si passa dalle curve a medio-alta velocità del primo e del terzo settore (fanno eccezione curva-3 e 13) a quelle più lente del T2. Inoltre i piloti potranno godere anche di un lungo rettilineo di quasi un chilometro di estensione (circa 970 m), punto in cui sarà possibile azionare il DRS e al quale si arriverà già a gran velocità in uscita dalla velocissima curva-15. Dispositivo mobile che quest’anno potrà essere attivato anche nel tratto che porta alla staccata di curva-5, la più poderosa del tracciato.
Anteprima Gp Portogallo 2021: Aerodinamica e DRS
Pista da medio carico aerodinamico presenterà delle vere sfide per ingegneri e piloti. Già da un’attenta lettura del layout possiamo capire che non sarà certo facile trovare il giusto equilibrio tra carico aerodinamico e velocità pura. Data una certa prevalenza di curve a bassa velocità la scelta ovvia sarebbe quella di puntare su un assetto più carico così da garantire stabilità al posteriore, direzionalità all’anteriore ed avere un buon livello di trazione in uscita dalla 3 e dalla 5 (tornanti che lo scorso anno abbiamo visto affrontare in seconda marcia). Tuttavia, la presenza anche di curvoni veloci e del lungo rettilineo porteranno i tecnici a rinunciare ad un po’ d’ala costringendoli a ricavare un po’ di downforce extra dall’intero corpo vettura.
Si tratterà dunque di trovare il giusto compromesso tra carico e velocità di punta e chiaramente le vetture più privilegiate saranno quelle potranno beneficiare di un’ottima efficienza aerodinamica, perché puntando su un assetto leggermente più carico riusciranno ad essere veloci nei tratti lenti e non troppo penalizzati in quelli veloci. Come detto anche in precedenza, il rettilineo principale quest’anno non sarà l’unico punto in cui si potrà utilizzare l’ala mobile. Nel 2021 si avrà anche una seconda chance nel tratto a cavallo tra il primo e il secondo settore.
Data la configurazione aerodinamica prescelta dai team, possiamo attenderci un delta di velocità abbastanza marcato, soprattutto sul rettifilo primario, con il vantaggio che andrà comprensibilmente a ridursi nella nuova zona, a causa della sua più breve estensione. Nonostante questo, possiamo dire, forti dell’esperienza dello scorso anno, che il DRS non dovrebbe rivelarsi indispensabile nel generare possibilità di sorpasso. L’ampia carreggiata, i tanti saliscendi e lo scarso grip sono elementi sufficienti a portarci a dire che potremmo assistere ancora una volta ad un Gp caratterizzato da battaglie davvero avvincenti.
Anteprima Gp Portogallo 2021: Power unit e trasmissione
Trovandoci in presenza di un tracciato contraddistinto da un discreto numero di frenate (come vedremo a seguire, due classificate come impegnative e quattro a media intensità) il recupero dell’energia fornito dall’MGU-K sarà senz’altro importante. Come anche quello che deriverà dall’MGU-H, con i propulsori che lavoreranno a pieno regime per circa il 72% del tempo sul giro. Inoltre, con le sue 3500 cambiate nella distanza di gara di 66 giri, l’impegno della trasmissione rientrerà su livelli che possiamo definire medi e paragonabili a quelli che si riscontrano usualmente all’Hungaroring. Le temperature ancora piuttosto basse rispetto alle medie estive potranno permettere ai tecnici di utilizzare dei cofani ancora abbastanza chiusi così da non andare a compromette l’efficienza aerodinamica della propria vettura.
Anteprima Gp Portogallo 2021: Impianto frenante
Essendogli stato attribuito un indice pari a 3 su una scala che va da 1 a 5, l’Autódromo Internacional do Algarve rientra, secondo i tecnici Brembo, nella categoria di circuiti a media difficoltà per i freni. Fattore che lo pone sullo stesso piano del circuito di Barcellona, sul quale si correrà a soli 7 giorni di distanza. Durante l’esordio dello scorso anno è stato visto che le tante irregolarità del tracciato possono costituire un elemento di criticità, anche se non grave, per l’impianto frenante.
I piloti usufruiranno dei dischi freno per poco meno di 14 secondi al giro, ossia per il 17% del tempo totale della gara. A Barcellona, a causa della presenza di una frenata supplementare (8 contro le 7 del circuito portoghese), i freni risulteranno in azione per quasi un intero ulteriore secondo addizionale. Nonostante il layout preveda 15 curve, i dischi freno entreranno in funzione per un tempo di oltre 2’’ soltanto in tre occasioni a causa delle alte velocità con cui i piloti affrontano la stragrande maggioranza di esse. Solamente in un caso è possibile registrare un delta di velocità, tra ingresso e uscita di circa 190 Km/h, con gli spazi di frenata tutti compresi tra gli 83 e i 122 metri. Il carico sul pedale del freno invece varia da un minimo di 83 Kg fino ad un massimo di 135 Kg.
Delle 7 frenate previste, 2 sono classificate come molto impegnative, 4 a media difficoltà e solo una viene considerata come leggera. La più impegnativa risulta essere quella che porta a curva-5: le monoposto vi arrivano con una velocità di 318 km/h per poi rallentare fino a 84 km/h in soli 122 metri. La forza che i piloti esercitano sul pedale del freno è di 135 Kg per un tempo di 2,72 secondi, il che comporta una decelerazione complessiva di 5,1 G.
Anteprima Gp Portogallo 2021: Ferrari al lavoro sulla parte ibrida
Massimizzare l’ibrido. Questa la volontà dei tecnici italiani dopo le difficoltà emerse nella gestione dell’energia elettrica sia a Imola che in modo ancor più accentuato in Bahrain. Fattore che ha inciso negativamente sulle performance complessive delle due SF21. Lo si è potuto notare facilmente attraverso gli on board, con la PU italiana andata in alcune situazione in debito di ossigeno rendendo molto difficile la difesa dei piloti nelle fasi di sorpasso.
Mentre in qualifica tale fattore resta più contenuto, in gara il gap con i competitor aumenta. Per questa ragione in casa Ferrari pare si sia lavorato molto sull’erogazione dell’ibrido andando a testare differenti soluzioni. L’obbiettivo è quello di poter sfruttare la capacità energetica prodotta in maniera più efficiente, per accrescere la competitività totale sul giro. A tal proposito potremo scoprire qualcosa di più venerdì, quando durante le libere la squadra effettuerà dei test in vista di qualifica e gara.
A livello di bilanciamento inoltre, la SF21 sembra ormai una lontana parente di quella che fu la SF1000. Sarà perciò molto interessante vedere come l’ultima nata in casa Ferrari si adatterà al layout di Portimão rispetto alla passata stagione. Guardando ad Imola, dove il venerdì sera si era scelto di caricare ulteriormente le vetture anche per la pioggia, in Portogallo l’incidenza delle ali sarà minore. Fattore che potrebbe aiutare la Rossa nelle velocità di punta. Dopo i dati raccolti nei primi due round del mondiale 2021, restano ancora da valutare quelli che potrebbero essere dei possibili progressi fatti in merito alla gestione degli pneumatici. In Bahrain non era stata ottimale mentre a Imola, viste le particolari condizioni, non abbiamo potuto farci un’idea precisa. Sotto questo aspetto, Portimão sarà, per gli aspetti prima citati, particolarmente probante.
In casa Red Bull e Mercedes per ora tutto tace su quelle che potrebbero essere le nuove soluzioni che saranno introdotte nel weekend. Se c’è una cosa che i primi due appuntamenti hanno dimostrato è che la Red Bull può considerarsi davvero un rivale molto agguerrito, con gli uomini di Stoccarda costretti per la prima volta nel ruolo di inseguitori. Con una W12 molto capricciosa sul piano del set-up e del bilanciamento, il layout portoghese potrebbe considerarsi un terreno di sfida più favorevole alle caratteristiche della RB16B. Ovviamente a Brackley non si sta certo perdendo tempo. La vettura era già apparsa comportarsi meglio a Imola rispetto quanto visto a Sakhir, e Portimão costituirà di certo un banco di prova importante per valutare i progressi del team in tal senso.
Autore: Marco Sassara – @marcofunoat – Alessandro Arcari – @BerrageizF1
Foto: Formula Uno – Ferrari – Mercedes – Red Bull