Aston Martin: niente di nuovo sotto il sole e neppure sotto la pioggia. Vane le speranze di vedere aggiornamenti già in Portogallo. Le cose non cambiano, anche se le aspettative rimangono. Si può pensare a piccoli passi in avanti, a una sorte meno avversa, a una gara ‘pulita’, non condizionata da eventi sfortunati. Già questo aiuterebbe, in particolar modo Sebastian Vettel, bramoso di riscatto. Il tedesco è determinato a invertire la rotta, remando contro corrente, se necessario, ma senza ricorrere a scuse insostenibili, o senza fare la voce grossa in merito a presunte iniquità.
Nei giorni scorsi hanno fatto molto discutere le dichiarazioni di Otmar Szafnauer, reo di avere richiesto una verifica alla federazione in merito all’equità di trattamento tra le squadre. Secondo il team principal statunitense, difatti, l’osservanza delle regole non ha comportato gli stessi svantaggi per tutti. Proprio Mercedes e Aston Martin sembrano essere risultate maggiormente penalizzate dalle modifiche. Un atteggiamento abbastanza presuntuoso, che non fa onore a un progetto dalle grandi ambizioni. Accuse e scuse di chi non accetta il verdetto della pista, puntando a risolvere le magagne tramite cavillose e contorte supposizioni.
Aston Martin doveva fare la parte del leone, ma non ruggisce affatto, offrendo soltanto un querulo e lamentoso miagolio, intervallato dal mutismo di innumerevoli guasti. Non certo il miglior biglietto da visita per il ritorno nel circus di un marchio storico e prestigioso. La casa di Gaydon aveva debuttato in Formula 1 nel biennio 1959-1960, senza però ottenere risultati memorabili, così l’esperimento fu di breve durata. Oggi le aspettative sono ben più alte, come dimostra anche l’ingaggio del quattro volte campione del mondo Sebastian Vettel.
Imola è stata un calvario per Aston Martin e soprattutto per il suo alfiere tedesco. Gli aggiornamenti ai freni posteriori si sono rivelati un buco nell’acqua e hanno creato problemi su entrambe le vetture; inoltre Sebastian si è dovuto ritirare per un guasto al cambio. La sua gara era comunque già stata pesantemente condizionata da una penalità e da una strategia non ottimale.
“Nel primo stint ho avuto problemi a portare in temperatura le gomme, così è stato difficile superare.” spiega il tedesco. Da qui la scelta di andare su mescole soft: “Volevamo trarre vantaggio dall’aderenza durante la ripartenza. Ma la ripartenza è poi avvenuta in modalità lanciata. Dopodiché la gomma morbida si è deteriorata molto più di quanto ci aspettassimo e tutto è diventato più difficile. Comunque il feeling è un po’ migliorato. Ho solo bisogno di una gara senza problemi. Da dove siamo ora, possiamo solo migliorare.”
Purtroppo gli aggiornamenti ai freni non hanno dato i risultati sperati. Vettel ammette: “Avevamo già alcune componenti nuove, ma abbiamo bisogno di un passo più grande per fare realmente la differenza. Succederà nelle prossime gare. C’è da aggiungere qualcosa in più. E poi naturalmente speriamo in un po’ di pace e di tranquillità.” Ad Aston Martin serve ancora un po’ di tempo per recuperare, ma soprattutto una buona dose di fortuna per compensare l’enormità di inconvenienti patiti. Nuovi aggiornamenti, infatti, sono previsti a partire da Barcellona.
Otmar Szafnauer, in ogni caso, ostenta tranquillità, almeno nei confronti del tedesco. Si dimostra comprensivo e rimarca quanto sia difficile adattarsi a una nuova vettura. “Se le filosofie delle auto sono così differenti, come in questo caso, è necessario del tempo. Ne ho parlato anche con Pérez, che ha cambiato vettura e anche lui sostiene la stessa cosa. Non è certo facile ottenere il massimo fin da subito con queste automobili. Ma con più tempo in auto le cose miglioreranno da sole.“
Poi continua sottolineando quanto sia stata cruciale la penuria di test: “In un contesto simile ci rammarichiamo del fatto che l’affidabilità durante i test pre stagionali non sia stata buona e che Sebastian abbia perso del tempo prezioso. In caso contrario ci sarebbe stato un livello diverso nella sua curva di apprendimento. Sappiamo che Vettel ha delle aspettative molto alte su se stesso e che lavorerà senza sosta per migliorare. Ma non lo vedo particolarmente depresso. La frustrazione, in questo caso, lo spinge solo ad aumentare il ritmo il più velocemente possibile.”
Parole di miele per Sebastian da parte del team principal Aston Martin. Parole che dovrebbero rappresentare un messaggio forte e chiaro, diretto nei confronti di chi ancora si permette di dubitare della motivazione e del talento del campione tedesco. Il tempo sarà galantuomo e gli consentirà di esprimersi al meglio. Intanto continua la fase di apprendimento e di adattamento alla nuova vettura. La AMR-21 non è ancora in perfetta forma, e sconta qualche peccato di gioventù. Ma, ragionevolmente presto, auto e pilota stabiliranno una proficua simbiosi. In attesa di lasciare un segno più marcato e una firma indelebile a partire dal 2022.
foto: Aston Martin Cognizant F1 Team, Racing Point
Autore: Veronica Vesco – @VeronicagVesco