Ferrari: maggiore attenzione ai sistemi di lubrificazione e pescaggio sui saliscendi portoghesi
Ormai da due settimane a questa parte la Scuderia Ferrari ha introdotto un nuovo format, attraverso il quale un membro della squadra, opportunatamente intervistato da Marc Gené (ex pilota di Formula Uno orami da anni coinvolto nell’attività del team) va a svelare principali caratteristiche e curiosità tecniche legate al layout di interesse attuale. Abbandonate dunque le classiche interviste ai piloti, probabilmente ritenute poco utili dal momento che avranno modo di disquisire ampiamente del weekend nella consueta conferenza stampa a cui si assisterà domani pomeriggio (Charles Leclerc sarà intervistato assieme al pilota della Haas, Mick Schumacher, mentre Carlos Sainz Jr avrà il piacere di parteciparvi in coppia con il sette volte campione del mondo Lewis Hamilton).
Tornando alla preview Ferrari, in occasione del Gp del Portogallo la squadra di Maranello ha deciso di mandare in prima linea Luigi Fraboni (responsabile delle operazioni e dell’elettronica legata alla power unit), che invitato a parlare del circuito di Portimão ha così esordito: “Prima di tutto il circuito presenta un rettifilo davvero molto lungo. I piloti resteranno con il piede pigiato sulla tavoletta dell’acceleratore sin dall’uscita di curva-14, percorrendo curva-15 e il tratto rettilineo in pieno per circa 19 secondi. Questo è senz’altro un fattore che fa del tracciato di Portimão un vero e proprio banco prova per la power unit: uno dei più probanti dopo Baku e Spa. La seconda parte del tracciato più considerarsi a medio-bassa velocità, caratterizzata da molti dislivelli a rendere ciechi gli ingressi e le uscite di alcune curve: una delle ragioni per cui i piloti sono davvero entusiasti di andare a correre su questa pista”.
Terminati gli aspetti prettamente legati al tracciato si passa al primo aspetto tecnico: i dislivelli potrebbero inficiare sulla capacità di pescaggio della benzina all’interno del serbatoio quando le vetture andranno a girare con poco carburante a bordo (ovvero in qualifica)? “Il sistema di pescaggio è stato pensato appositamente per adattarsi a tutte le situazioni, ma sappiamo come non ci sia niente di meglio della pista per verificare che tutto funzioni correttamente” la risposta del tecnico italiano. “Per questo al venerdì i tecnici effettueranno delle prove a vettura scarica per verificare che non vi siano problemi. In caso ce ne fossero quali saranno le contromisure da attuare? Prima di tutto si dovrà pensare ad una migliore progettazione (per non incorrere nelle stesse problematiche nel 2022 dal momento che i motori non sono modificabili nel corso di questa stagione), ma nell’immediato si può andare ad immettere un po’ più di carburante per cercare di ridurre l’impatto sulle performance”. Nell’ultimo caso si tratterebbe di una soluzione tampone che i tecnici si augurano certamente di non adottare.
Un problema simile potrebbe riguardare qualsiasi sistema che preveda l’utilizzo di liquidi all’interno della vettura e quindi anche il sistema di lubrificazione della power unit deve rispondere a determinati standard per poter permettere un corretto funzionamento della stessa. Aspetto che l’ingengner Fraboni ha così commentato: “Portimão presenta le più alte accelerazioni verticali dell’intero campionato di F1, il che lo rende un tracciato unico nel suo genere. Picchi che si raggiungono specialmente in fase di discesa da curva-8 e nella salita che porta a curva-10: condizioni molto critiche anche per il sistema di lubrificazione. Ogni elemento della power unit è stato testato attraverso un adeguato programma di simulazione prima di dirigerci verso Portimão” la chiosa rassicurante del tecnico. “Comunque controlleremo che tutto funzioni adeguatamente quando saremo in Portogallo affinché non ci sia niente di sbagliato e nulla vada a compromettere l’affidabilità della power unit”.
Autore: Marco Sassara – @marcofunoat
Foto: Formula Uno – Ferrari