GP Imola 2021-Analisi prestazionale qualifiche
Preciso, pulito, concentrato. Lewis Hamilton si prende per la novantanovesima volta la piazzola privilegiata. L’unico sempre sul pezzo, giro dopo giro, quasi perfetto, senza incappare in alcun errore. Fino alla Q2, il suo ingegnere di pista, Peter Bonnington, ha continuato a dargli informazioni su dove migliorarsi nei confronti del compagno di squadra. Una qualifica dettata in parte dalla direzione gara, che ha cancellato i tempi di molti piloti per essere andati larghi alla Piratella. Una regola sciocca, questa, che ha fatto discutere e ha creato molta confusione negli ultimi istanti della sessione. Detto questo, iniziamo con l’analisi.
Innanzitutto, è interessante notare come la maggior parte dei piloti non siano riusciti a mettere assieme il loro giro migliore. Solo Ricciardo non poteva fare di meglio. Lewis avrebbe potuto tirare fuori ancora qualche centesimo, che gli avrebbe comunque assicurato la prima posizione. L’altro alfiere della Mercedes, Bottas, si è fermato all’ottava posizione. Sarebbe potuta essere la settima se fosse riuscito a mettere assieme il suo giro. Una Mercedes che ha fatto fatica ad utilizzare la gomma Soft per tutto il weekend. Tale mescola, sembrava spostare il bilanciamento troppo verso l’anteriore, sfavorendo così il grip sull’asse posteriore. Tuttavia, anche grazie alla potenza su cui le Frecce Nere possono contare in qualifica, il pilota inglese è comunque riuscito a estrarre un’ottima prestazione con la gomma rossa.
Il secondo posto di Perez è stata una sorpresa molto positiva. Analizzando l’ideal lap-time, possiamo constatare che il compagno di squadra, Verstappen, aveva le carte necessarie per prendersi la posizione alle spalle di Hamilton. Tuttavia, come ammesso dallo stesso olandese, ha fatto un po’ di confusione nel mettere assieme il suo giro lanciato.
La SF21 ha confermato di avere un buon bilanciamento. Leclerc, quarto, avrebbe sì potuto limare ancora 1 decimo, ma nella classifica dei tempi ideali sarebbe quinto, subito dietro a Norris. Si ripropone quindi la sfida tra Ferrari e McLaren per il quarto posto nei costruttori. Una lotta che non avevamo ritrovato ieri, nelle prove libere, quando sia Ricciardo che Norris sembravano non trovare il passo. Nella notte dev’esserci stato un ingente lavoro al simulatore da parte dei tecnici di Woking, utile per affrontare al meglio la qualifica odierna. Soprattutto Lando ha trovato un bilanciamento capace di fornirgli molta fiducia, fattore determinante in questo tracciato.
La padrona di casa Alpha Tauri partirà domani dalla quinta piazzola con Gasly. Come Leclerc, nella classifica dei tempi ideali si troverebbe sesto, anche lui dietro a Norris. Questo sta a sottolineare l’ottusità delle regole sui track limits, che hanno cancellato il tempo anche a Stroll che domani partirà decimo. Un’ Aston Martin che, al momento, sembra riuscire a guidare al meglio solo il canadese. Anche in questa qualifica, l’Alpine salva la reputazione piazzando un pilota, stavolta Ocon, nella top 10.
Gli strateghi di Mercedes hanno deciso di qualificare le proprie vetture per il Q3 montando le Pirelli a banda gialla. La gomma Soft non ha dato riscontri troppo negativi, tuttavia le squadre hanno scelto tale mescola per avere la sicurezza di poter fare un unico pit stop. Red Bull ha diversificato la strategia: Verstappen come le Mercedes, Perez con le Soft. Medesima situazione per la Ferrari. Leclerc partirà con mescola più morbide mentre Sainz, fuori dalla Q3, potra sceglier di montare anche le Medium. Non ci sarà quindi da stupirsi adotterà una strategia differente, cercando di allungare il più possibile il primo stint e tentare un overcut su alcuni piloti visto che, rispetto al Bahrain, l’undercut sarà senz’altro molto meno potente su questo tracciato rispetto. Per questa ragione, domani potremo vedere diverse strategie messe in atto.
Esaminando l’evoluzione del gap chilometrico in queste prime due gare, notiamo che Red Bull si conferma ancora come la vettura più vicina alla pole position. Ovviamente seguita molto da vicino da sua maestà Mercedes. Ferrari risulta essere davanti alla McLaren. Esattamente come in Bahrain, la SF21 sembra leggermente avvantaggiata in qualifica. Viceversa, in gara, la vettura papaya sembra riuscire a tenere un passo migliore, soprattutto in condizioni di alto degrado come sul circuito di Manamà. Vedremo quindi domani cosa accadrà in gara tra questi due team.
Anche l’Alpha Tauri si conferma molto consistente sulla prestazione di qualifica, anche se più staccata rispetto ai team di Maranello e di Woking sul passo gara. Aston Martin, al momento, si trova in battaglia con Alpine. Entrambe le squadre sembrano non riuscire a ritrovare il filo conduttore che le aveva portate ad ottime prestazioni sul finire dell’anno scorso. Tra le squadre “di mezzo” sono decisamente quelle più colpite dai cambiamenti regolamentari. Una giornata, quella di domani, che si preannuncia molto interessante. Il ritmo gara di molti team sembra essere piuttosto livellato. Ingrediente gradito per una gara molto tirata.
Autore: Niccoló Arnerich – @niccoloarnerich
Ciao Alessandro, volevo la tua opinione su due dati che emergono da queste qualifiche. A parte la Scuderia , i motorizzati Ferrari sono in fondo allo schieramento, è un segno che liberati i cavalli tenuti a riposo in Bahrein per timore del caldo, il gap motoristico è ancora importante? Se questo Gap è ancora importante, visti tutti i vincoli sulle modifiche, non dobbiamo forse rivalutare il progetto della SF 1000? Si trova a 3 decimi dai top team con un deficit motoristico importante, forse sarebbe bastato poter ridisegnare il muso per portarsi a ridosso dei migliori. Cosa ti aspetti dal passo gara? Leclerc prenderà ancora 1 secondo al giro da mer RB?