Honda sfida Mercedes: noi i più veloci
Certezza. Sostantivo femminile che definisce al meglio la RB16B. Si perché alle chiacchiere post test invernali, si sono aggiunti i fatti concreti della prima gara: quella austriaca, tra le vetture del lotto, al momento è in grado di offrire la performance migliore. E poco importa se il bottino pieno ha preso ancora una volta direzione Brackley. In Red Bull sanno perfettamente che la sfida al vertice li vede per adesso come i favoriti. Un differenziale capriccioso, sommato a una strategia non certo all’altezza, hanno di fatto precluso la vittoria a Verstappen. I ventidue round ancora a disposizione, metteranno a dura prova la scuderia di Milton Keynes visto che, fino a prova contraria, strappare il titolo dalle mani di sua maestà Mercedes sarà pur sempre un’impresa titanica.
A livello aerodinamico, il lavoro più grande è stato realizzato al posteriore. Seguendo il solco tracciato da Mercedes durante la passata stagione, è stata concepita una nuova distribuzione del sistema sospensivo posteriore. I differenti cinematismi, con il pull rod che transita sopra il braccetto della sospensione inferiore, hanno garantito una pulizia dei flussi davvero eccellente. Tuttavia, uno dei veri punti di forza della monoposto 2021 si nasconde sotto il capò. Vale la pena ricordare come in Formula Uno gli equilibri corrano si di una linea molto sottile. Lavorare all’unisono sulle diverse aree che compongono una vettura può determinare la bontà di un progetto.
A tal proposito, dopo parecchi anni di studi, i tecnici giapponesi hanno finalmente forgiato un prodotto davvero al top. Il propulsore nipponico è stato miniaturizzato tramite diversi interventi realizzati sulla testata. L’albero a camme, decisamente più piccolo, è stato abbassato per accorciare la distanza tra i cilindri e cambiare l’angolo delle valvole. Lo scopo era quello di modificare la forma della camera di combustione, riducendo quindi le dimensioni complessive del propulsore e abbassarne al contempo il baricentro.
Oltretutto, turbina e compressore sono stati modificati per cercare di potenziare anche il funzionamento dell’MGU-H, sistema che converte il calore dei gas di scarico in energia elettrica. Per di più, volendo aumentare l’affidabilità del motore a combustione interna, Honda ha iniziato a utilizzare la placcatura sul blocco cilindri.
“La prima gara del mondiale 2021 ha prodotto risultati decisamente incoraggianti per entrambe le squadre (Red Bull e AlphaTauri ndr.). La nostra power unit si è dimostrata più veloce in tutte le sessioni di prove libere. Ha conquistato la pole e in gara ha concluso seconda, quinta e nona.
Le parole di Toyoharu Tanabe, direttore tecnico Honda, sono molto chiare. Ciò nonostante non tutto è andato come desiderato. Qualche problemino di troppo ha limitato il rendimento. Le ultime due settimane sono state impiegate per correggere alcune situazioni che inevitabilmente hanno compromesso la performance assoluta. Analizzando la miriade di dati raccolti, i tecnici giapponesi hanno potuto prendere le necessarie contromisure. L’obiettivo è quello di manifestare una superiorità nei confronti di Mercedes, dimostrando in pista la potenza e l’affidabilità del propulsore nipponico.
Autore: Alessandro Arcari – @berrageiz
foto: Nicolas Carpentiers