lunedì, Settembre 16, 2024

Red Bull: un futuro da costruttore

Red Bull: un futuro da costruttore


Come certo saprete, solamente lo scorso febbraio, il team Red Bull ha rivelato le proprie intenzioni di costruire un nuovo edificio (leggi qui per approfondire) all’interno del campus di Milton Keynes. Un nuovo reparto chiamato Red Bull Powertrains Limited che prenderà in carico l’eredità offerta dal motorista nipponico in vista del prossimo triennio (2022-2025).

Un reparto sulla cui gestione, il team principal della nota squadra britannica ha rivelato: “Applicheremo esattamente la stessa filosofia avuta nel corso degli anni nei riguardi della fase di progettazione e sviluppo del telaio. L’intenzione resta sempre la stessa: assicurarci di avere gli uomini giusti al posto giusto. Perché si è deciso di porre l’edificio a poca distanza da quello riguardante l’area telaistico-aerodinamica? Per quanto il lavoro si possa suddividere in reparti, quello della Formula Uno, alla fine della fiera, resta sempre uno sport di squadra. Per questo abbiamo deciso di costruire la nuova struttura all’interno del campus di Milton Keynes. Siamo convinti possa assicurarci una perfetta simbiosi tra power unit e chassis ha risposto Horner alla domanda rivoltagli da ‘Autosport.com’.

Red Bull: un futuro da costruttore
Chrisitan Horner, team principal Red Bull

Certamente importante il lavoro d’interazione tra i due reparti, ma non tanto guardando al prossimo triennio, periodo per cui è stato già stabilito un sostanziale congelamento allo sviluppo dei propulsori, ma bensì pensando al prossimo cambio regolamentare, data entro la quale la Red Bull vorrebbe partecipare al campionato di Formula Uno in veste di costruttore totalmente autonomo: “Ovviamente arrivare ad un accordo sul congelamento dei motori era importante per garantirci stabilità in preparazione a questo periodo di transizione” ha proseguito Christian Horner introducendo a quello che è sicuramente il passaggio più importante di questa dichiarazione.

“Tuttavia, l’attività all’interno della struttura che stiamo costruendo non si limiterà alla ‘semplice’ gestione della power unit Honda, ma sarà volta all’elaborazione di un nuovo propulsore, potenzialmente a quello che vedrà la luce nel 2025 ha confermato il manager britannico. “Dalla Honda erediteremo delle persone dallo straordinario talento e ci impegneremo nella ricerca di menti sempre più brillanti così da garantirci un’integrazione tra power unit e telaio sempre più efficiente”.

Red Bull: un futuro da costruttore
Sergio Perez, Red Bull RB16, Gp Imola 2021

Ambizioni elevate quelle della Red Bull, ma che potrebbero dar vita ad un bel progetto. Abbiamo visto ad esempio come Honda, subentrata con un solo anno di ritardo rispetto all’introduzione delle power unit, abbia fatto davvero tanta fatica a recuperare il gap sugli avversari. Il team di Milton Keynes però approfittando anche di quest’esperienza sembrerebbe essersi attrezzato per tempo. Avrà 3 anni per poter sviscerare ogni segreto del propulsore nipponico e avrà modo di prepararsi al meglio in vista del nuovo cambio regolamentare iniziando il lavoro di sviluppo dalla stessa base di partenza degli altri competitor.

Un buon piano che avrà un solo giudice ad emanare l’ardua sentenza: il tempo.


Autore: Marco Sassara – @marcofunoat

Foto: Formula Uno – Red Bull – Honda

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