Sainz: “La velocità c’è…”
Ad Imola, nella giornata odierna, abbiamo assistito ad una conferenza stampa del tutto inedita. La F1 ha studiato un nuovo format che fungerà un po’ da test in occasione di questo weekend. La differenza rispetto al passato è sostanzialmente una: i piloti si sono presentati di fronte ai giornalisti sempre in coppie di due, ma come portacolori di team diversi. Aprifila del gruppo lo spagnolo della Ferrari, Carlos Sainz Jr e il messicano della Red Bull, Sergio Perez.
In veste ovviamente di pilota del Cavallino, per il madrileno arrivare ad Imola significa anche andare a disputare il primo Gp di casa assieme alla Scuderia. Evidenza che Carlos ha così commentato: “Il primo Gp di casa per un pilota Ferrari è sempre un momento speciale ed emozionante. Purtroppo la pandemia non ci permetterà di correre con il pubblico sugli spalti. Mi mancheranno e mi mancherà quel fattore di ulteriore emozione che può esserci nel vedere la marea rossa attorno alla pista. Tuttavia, anche in loro assenza si riesce a percepire che vi è un’atmosfera del tutto particolare, la si sente semplicemente arrivando sul circuito e questo è fantastico. L’avevo percepita già a Monza lo scorso anno, perché anche se fossi un pilota McLaren, il pubblico sapeva già che avrei presto vestito i colori del Cavallino. Davvero un peccato correre senza ricevere il loro supporto, ma sicuramente sarà una weekend emozionante“.
Sono trascorse due settimane dal primo weekend stagionale. Tempo in più per riflettere sulle proprie performance, anche se Sainz non sembra aver cambiato l’opinione maturata già al termine della gara: “Le conclusioni che ho tratto dalle ulteriori analisi fatte nelle giornate a seguire non sono molto diverse da quelle che avevo maturato dopo la bandiera a scacchi. Sono riuscito ad esprimere il passo della vettura e a spingere forte sin dall’inizio. In Bahrain siamo stati avvantaggiati dal poter mettere in pratica anche quanto appreso durante i test, mi aspetto che a Imola sarà più dura, perché è una pista in cui conta tanto la fiducia. Devi conoscere la macchina e devi sapere come spingerla al limite“.
“Sono comunque rimasto davvero molto sorpreso dalla mia capacità di adattamento” ha proseguito lo spagnolo. “Ho commesso un errore in Q3 e fatto un errore in partenza, ma sono cose che possono succedere durante un weekend, soprattutto se è il primo al volante di una nuova vettura. Con l’esperienza dovrei riuscire a mettere assieme tutti i pezzi, ma la velocità c’è e questo mi dà fiducia per il proseguo della stagione“.
Chiamato a rispondere in merito a quelle che sono le differenze scaturite rispetto al compagno Charles Leclerc e le aree su cui dovrà prestare maggiore attenzione per raggiungere il suo livello, Carlos Sainz Jr ha aggiunto: “S’impara dopo ogni weekend. Si svolgono delle analisi approfondite anche con gli ingegneri per cercare di capire le differenze nello stile di guida e nel modo in cui si usa lo sterzo e i vari accorgimenti che i piloti fanno sul volante per adattare la vettura ad ogni tipologia di curva”.
“Sicuramente ho imparato tanto cercando di comprendere il modo in cui Charles riesca a gestire la macchina ed andare così forte in qualifica“ ha continuato il Madrileno. “Sono molto sorpreso da come sono riuscito a guidare soprattutto nelle sessioni di Q1 e Q2, ma ho ancora tanto da imparare e soprattutto da sbagliare. Si impara solo facendo degli errorri e sono sicuro che ne commetterò ancora molti prima di poter essere al 100%. In Bahrain ho avuto un inizio promettente, ma guardo avanti perché mi aspetto di continuare a crescere assieme ai ragazzi, che hanno già fatto un lavoro pazzesco a Sakhir“.
Domanda di chiusura non può che riguardare Ayrton Senna. Leggenda della Formula Uno, scomparso a seguito di un incidente proprio sul circuito intitolato ad Enzo e Dino Ferrari il 1 maggio del 1994. “Su Senna so quanto si può apprendere dai documentari e dai programmi di approfondimento fatti su di lui, dai libri e dalle persone che hanno avuto modo di lavorare con lui. Per il resto so molto poco, soprattutto sulla sua personalità” la risposta conclusiva di Carlos Sainz. “Tornare sul circuito nel quale ha perso la vita è sicuramente emozionante, perché siamo consapevoli che tale episodio ci ha privato probabilmente del pilota più forte che abbia mai corso in Formula Uno. Tutti si rendono conto di quanto Ayrton sia stato speciale. Chiunque, che sia un pilota di MotoGp o un campione appartenente ad un altro sport sa che Senna ha fatto qualcosa di sensazionale nel corso della sua carriera. Quindi essere qui è qualcosa di speciale. E’ anche grazie allo straordinario lavoro fatto dai documentari a lui dedicati che capiamo quanto sia stato diverso rispetto agli altri piloti“.
Autore: Marco Sassara – @marcofunoat
Foto: Formula Uno – Ferrari