Bottas under pressure, Russell in agguato
Un Ralf Schumacher in veste molto critica, quello che è stato chiamato ad intervenire ai microfoni di ‘Sky Deutschland’. Già ieri avevamo avuto modo di vederlo in azione nei confronti di Sebastian Vettel (approfondisci qui), connazionale sul quale non ha potuto fare a meno di rilasciare un parere riguardo l’inizio di stagione. L’altro pilota ad essere finito nel mirino del fratello del sette volte campione del mondo, nel corso di questa sua arringa, è stato il finnico Valtteri Bottas.
Ovviamente, autore di un ‘deludente’ avvio stagionale (3 terzi posti e un ritiro), non tanto per i risultati maturati, ma per la foga agonistica con la quale sta affrontando i weekend di gara. Foga di certo non all’altezza del ruolo che Valtteri cerca di attribuirsi nel corso delle pause invernali, ovvero quello di contendente al titolo mondiale. La verità è che dopo sole quattro gare, si è già ben capito che gli unici piloti dai quali pretendere un po’ di spettacolo sono il solito Lewis Hamilton e l’olandese Max Verstappen, con quest’ultimo che tenterà come può di allungare il brodo il più possibile sperando in qualche sottospecie di miracolo sportivo. Un po’ come avvenuto con Vettel (Ferrari) durante le stagioni 2017 e 2018.
Parlando appunto delle prestazioni garantite dal finnico in molti si chiedono quali siano state le motivazioni che hanno spinto la Mercedes a puntare ancora sulle sue performance piuttosto che promuovere George Russell in prima squadra. Giovane che così ben aveva impressionato nel suo unico weekend (Sakhir 2020) trascorso al volante di una Freccia Nera in sostituzione del pluri iridato Lewis Hamilton (rimasto malauguratamente positivo al coronavirus). Probabilmente il team, si era già fatto un’idea dell’inverno che staff e piloti avrebbero dovuto affrontare, con poche ore da trascorrere in fabbrica e con pochi test a disposizione, sarebbe potuto essere difficile per Russell ambientarsi in fretta all’interno della sua nuova squadra.
O meglio, è questo ciò che Ralf Schumacher ritiene possa essere il pensiero insidiatosi nelle menti dei dirigenti di Stoccarda: “Il rischio che sarebbe andato incontro ad un avvio di stagione difficile era molto alto. Abbiamo visto con Daniel Ricciardo alla McLaren e Sergio Pérez alla Red Bull che è molto complicato riuscire ad adattarsi rapidamente ad una nuova vettura”. Pensiero opinabile dal momento che il giovane aveva dimostrato ampiamente le sue doti di adattamento in quel di Sakhir, quando si è ritrovato a calarsi all’interno di un abitacolo decisamente non adeguato ad accogliere ergonomicamente il suo esile ma lungo ‘corpicino’.
“Nel medio termine però, vedrei molto bene George Russell alla guida di una Mercedes” ha chiosato il tedesco. “Penso che potrebbe riuscire a svolgere un lavoro migliore di Bottas. Per Valtteri le cose si stanno facendo sempre più difficili e tutte queste battute d’arresto, di certo, non aiutano”. Il fatto ovviamente che il britannico venga costantemente accostato al marchio di Stoccarda, non può che mettere Bottas sotto pressione, e i risultati che tardano ad arrivare di certo non migliorano la sua posizione.
Anche l’incidente avuto ad Imola con Russell non è un buon biglietto da visita. In questo caso per entrambi. Ma colui che vi ha rimesso di più è certamente Valtteri. George (10° all’interno della zona punti in quel frangente) stava solamente cercando di superare una vettura più lenta della sua per portare la Williams in nona posizione, mentre il finlandese, semplicemente, non doveva essere lì. Forse Russell ha pagato il fatto di essere ancora giovane e gli è mancato quel pizzico di lucidità in più, ma ha già dimostrato di meritarsi quest’opportunità e probabilmente, presto, arriverà.
Autore: Marco Sassara – @marcofunoat
Foto: Formula Uno – Mercedes
