Ferrari: storia e futuro, tradizione e innovazione, memoria ed evoluzione. Il team di Maranello non teme il cambiamento e giudica in maniera positiva le regole introdotte in vista del 2022. Lungi dal mostrarsi critica, la squadra del Cavallino accetta di buon grado anche le norme che apporteranno un’autentica ventata di novità, su tutte le tanto discusse gare sprint. Tra entusiasmo, curiosità e scetticismo, quest’anno assisteremo alle prove generali della sprint race, un format che Ferrari avrebbe voluto sperimentare già dalla scorsa stagione.
Mattia Binotto, team principal Ferrari, ribadisce che Maranello è sempre stata in prima linea nell’appoggiare e caldeggiare sperimentazioni. “In Formula Uno è sempre importante innovare. Bisogna riconoscere la tradizione ma evolversi di continuo. Come Ferrari eravamo intenzionati a introdurre la sprint race già dallo scorso anno. Ci spiace che alcune squadre si siano opposte, perché ci siamo comunque arrivati appena un anno dopo. Giusto anche sperimentare solo su tre gare, in modo da vedere se è la strada giusta da prendere per il futuro.”
Il Cavallino va oltre e non teme la rivoluzione. Sostiene, anzi, la necessità di innovare per andare incontro alle esigenze dettate dal nuovo corso intrapreso dalla Formula Uno. Un salto nel vuoto, un inutile sequela di frivolezze, a detta di molti. Secondo una buona parte di tifosi la massima categoria non dovrebbe snaturarsi, nemmeno nell’intento di divenire più fruibile o più sostenibile. Ma a Maranello si guarda avanti, con la consapevolezza di dover assecondare il nuovo che avanza.
A tal proposito Binotto chiarisce: “C’è stata l’esigenza concreta di rendere la Formula Uno economicamente sostenibile per il futuro. In questo senso Jean Todt e Chase Carey hanno fatto un lavoro incredibile. Alcune scelte non si sono rivelate favorevoli alla nostra competitività. Tuttavia la Ferrari appartiene a questo sport: ha l’obbligo morale e anche la responsabilità di cercare il giusto compromesso. In questo abbiamo avuto un ruolo determinante.”
Binotto rimarca con fierezza la presa di posizione della Ferrari, che ha accettato di buon grado anche regolamenti castranti, quali il budget cup. Ma l’unità d’intenti è fondamentale per ciò che concerne la F1 del futuro. E Maranello non intende tirarsi indietro. Ormai la strada del cambiamento è stata intrapresa e la Rossa guarda al domani senza rimpianti. Per noi, semplici appassionati, nostalgici innamorati, la situazione è un po’ più complessa. Continueremo ad emozionarci, ad esaltarci. Ci abitueremo, come sempre. Ma resterà una punta di malinconia e quell’incorreggibile propensione al ricordo dei bei tempi andati.
Autore: Veronica Vesco – @VeronicagVesco
Foto: Ferrari