GP Monaco 2021 – Analisi statistica
Un anno dopo il primo Gran Premio di Monaco non disputato in oltre 50 anni, la Formula 1 ha fatto ritorno sulle strade del Principato per disputare la 78° edizione dell’evento, la 67esima da quando è stato istituito il campionato. E la gara andata in scena è stata speciale per tanti motivi, infatti oltre al ritrovato palcoscenico unico nel mondiale, è stato teatro di tante prime volte.
La prima di queste è sicuramente la pole position di Charles Leclerc che per la prima volta ha ottenuto il miglior tempo del sabato davanti al pubblico di casa. Il 23enne è anche il primo pilota monegasco a ottenere la pole a Monaco, il 34° in Formula 1 a partire davanti a tutti in casa e il decimo per quanto riguarda i piloti Ferrari. L’ultimo a riuscirci è stato Sebastian Vettel a Hockenheim nel 2018. In entrambi i casi per i ferraristi la gara si è conclusa anzitempo.
Al secondo posto Max Verstappen per quella che avrebbe dovuto essere la seconda prima fila condivisa dai due. L’unico precedente risale ad Austria 2019 e in entrambe le occasioni a trionfare è stato poi il pilota olandese della Red Bull.
Se si parla di precedenti sfortunati per il poleman, non si può non parlare dell’ultima volta in cui chi avrebbe dovuto partire primo non è poi riuscito a prendere parte al Gran Premio. Si tratta di Jarno Trulli al GP degli Stati Uniti 2005, teatro della prima pole Toyota in Formula 1. In quell’occasione l’italiano non partì per il controverso “caso-Michelin” che condizionò l’intero week-end di gara. Per quanto riguarda l’ultimo precedente legato a un problema meccanico, allora si va ancora più indietro, fino al GP di Francia 1996 quando Michael Schumacher fu tradito dalla sua Ferrari nel giro di formazione.
Come detto, la prima fila era composta da Leclerc e Verstappen, nessuno dei due campione del mondo. A Monaco non accadeva dal 2016, mentre dal 2010 non si vedeva nelle prime due file e addirittura dal 2005 non compariva nelle prime tre. Allora fu Schumacher a partire ottavo, ieri Hamilton invece è scattato dalla settima.
E a proposito di Schumacher, nelle ultime due gare disputate a Monaco in cui un pilota con questo cognome ha corso per un team motorizzato Ferrari, questi è partito dall’ultima posizione. Nel 2006 Michael scattò ultimo dopo la squalifica dovuta allo stop volontario alla Rascasse durante il Q3, ieri Mick è partito in fondo per non aver disputato le qualifiche in seguito all’incidente in FP3.
Per quanto riguarda la gara, Max Verstappen ha ottenuto la sua prima vittoria nel Principato, ma anche il suo primo podio, dopo che è stato penalizzato nel 2019, perdendo il secondo posto a vantaggio di Sebastian Vettel e Valtteri Bottas.
L’olandese non è stato però l’unico al primo podio a Monaco, ma anche per Carlos Sainz e Lando Norris si è trattato di una prima volta. Inoltre, i tre hanno formato il terzo podio più giovane della storia della Formula 1 dopo quelli di Brasile 2019 e Italia 2008. Proprio in merito a quest’ultimo, l’età media di quello monegasco è di 2 giorni più vecchio rispetto a quello italiano.
Sul podio abbiamo rivisto Red Bull, Ferrari e McLaren dopo quasi un decennio. L’ultima volta in cui le tre squadre hanno condiviso il palco risale al Gran Premio di Singapore 2012 con Sebastian Vettel (Red Bull) vincitore davanti a Jenson Button (McLaren) e Fernando Alonso (Ferrari). Per quanto riguarda Monaco, invece, l’unico precedente per i tre team risale al 2011. A vincere fu sempre Vettel, ma con Alonso secondo come Sainz e Norris terzo come Button.
Con i risultati di Monaco, la Red Bull torna così in testa alla classifica sia piloti che costruttori per la prima volta dal Gran Premio del Brasile 2013, quando Vettel ottenne il suo quarto titolo mondiale. Per quanto riguarda Verstappen, questa è la prima volta in cui l’olandese guarda tutti dalla cima della classifica dedicata ai piloti.
Non solo ricorrenze per queste tre compagini, ma gli intrecci con il passato interessano anche Aston Martin e Alfa Romeo. Con la quinta posizione di un ottimo Sebastian Vettel, la squadra inglese ha raggiunto il proprio miglior risultato in Formula 1, battendo i due sesti posti ottenuti in Gran Bretagna e Portogallo nel 1959. Il decimo posto di Antonio Giovinazzi, invece, ha riportato l’Alfa Romeo a punti nel Principato dopo 36 anni. L’ultimo fu Eddie Cheever nel 1985 quando giunse quarto. Con questi due piazzamenti, sia per Vettel che per Giovinazzi si chiudono le rispettive peggiori strisce negative di gare consecutive fuori dalla zona punti.
Bonus. In Formula 2, Théo Pourchaire è diventato il più giovane poleman e vincitore della categoria, prendendo in considerazione anche la precedente GP2 Series. Il francese ha ottenuto il successo a soli 17 anni, 9 mesi e 2 giorni.
Autore: Marco Colletta – @MarcoColletta