Gp Monaco 2021 – Analisi Strategica: Ferrari gioca bene le carte con Sainz
La gara andata in scena sulle stradine del Principato non riserva particolari sorprese strategiche, se non a mio avviso, un utilizzo predominante della mescola Hard a sfavore della Media. Per il resto si è assistito ad una gara standard ad una sola sosta, in cui però stranamente non si è reso necessario l’intervento da parte della Safety Car. Nonostante ci trovassimo a Monte Carlo e vi fossero 4 piloti che non vi avevano mai gareggiato al volante di una Formula Uno, parliamo di Nicholas Latifi (Williams), Yuki Tsunoda (AlphaTauri), Mick Schumacher (Haas) e Nikita Mazepin (Haas), il Gp non ha avuto alcuna interruzione. Fattore che ha permesso a Max Verstappen (Red Bull) di vincere la gara nel minor tempo mai registrato a Monaco: 1h38’56’’820. Un nuovo record che va a spodestare il tempo di 1h40’44’’282 con il quale Jenson Button aveva portato a termine l’evento del 2009 al volante della sua Brawn BGP 001 (vettura con la quale vinse il titolo quell’anno).
Gp Monaco 2021 – Analisi Strategica: Pirelli
Max Verstappen e Red Bull sono riusciti ad aggiudicarsi la vittoria al termine del Gp di Monaco usufruendo della strategia ad una sosta che lo ha visto passare da Red Soft utilizzate alla partenza a White Hard nel finale. L’olandese è partito in testa alla gara, dopo che il poleman Charles Leclerc (Ferrari) ha dovuto annunciare il suo ritiro poco prima dello spegnimento dei semafori a causa di alcuni problemi tecnici legati al semiasse posteriore sinistro (approfondisci qui). Il risultato odierno assicura loro il primato in entrambe le classifiche iridate dopo le prime cinque gare.
I primi sei piloti al traguardo hanno adottato la stessa strategia del vincitore, con Sainz Jr (Ferrari) e Norris (McLaren) ad aggiudicarsi gli altri gradini del podio. Nonostante il Gp si sia svolto prevalentemente su una sola sosta, il fatto che in partenza si sia potuto osservare un utilizzo di tutte e tre le mescole messe a disposizione, lasciava già presagire una buona varianza strategica. Soltanto Lewis Hamilton ha deciso di effettuare un doppio pit-stop: anche lui inizialmente su strategia Soft-Hard, nel finale decide di fare un’ulteriore sosta per rimontare nuovamente le Soft così da potersi andare garantire il punto addizionale dato dal giro veloce: 1’12’’909 (nuovo record registrato in gara).
Tra coloro che hanno provato strategie alternative, si è certo messo in evidenza Lance Stroll. Partito su Hard il pilota dell’Aston Martin ha montato gomma Soft dopo 58 giri dalla partenza ottenendo l’ottava posizione finale. L’Alpine di Esteban Ocon invece, start su Soft per passare a Medium dopo 37 giri è riuscito invece a concludere al nono posto. Le temperature di gara sono state più calde rispetto al sabato, con una ventina di gradi ambiente e circa 40 sull’asfalto, quasi quanti si erano avuti nelle prime libere del giovedì.
A concludere la disamina del costruttore di pneumatici riportiamo le parole del responsabile F1 e car racing, Mario Isola, che al termine del Gp ha affermato: “Abbiamo visto molte strategie in gara, con i piloti andati ad utilizzare tutte e tre le mescole al via. Tre diversi team sono finiti a podio con quattro strategie differenti protagoniste delle gare di coloro riusciti a chiudere in top ten. Tutta la gamma di pneumatici portata a Montecarlo ha giocato un ruolo importante in gara. La strategia Soft-Hard si è rivelata essere la più veloce e la più adottata date le caratteristiche di gara e ambiente abbastanza diverse rispetto al giorno delle qualifiche. In un Gran Premio insolitamente senza Safety Car, siamo decisamente soddisfatti della performance dei pneumatici. Il nuovo record sul giro conquistato da Hamilton su Soft conferma il loro buon rendimento. Congratulazioni a Max Verstappen per la sua prima vittoria a Montecarlo e per essere il nuovo leader della classifica.”
Gp Monaco 2021 – Analisi Strategica: Soft–Hard va per la maggiore, l’overcut fa la differenza
Più che parlare di scelta strategica in termini di mescole utilizzate, crediamo sia più doveroso dire che la differenza ieri a Monaco l’ha fatta sostanzialmente cercare di tenere più a lungo le mescole per avere la meglio dei propri avversari. Contrariamente a quanto avviene di consueto in altri tracciati infatti, è stato l’overcut a garantire il successo nelle strategie dei piloti. Coloro che sono rientrati troppo presto ai box hanno pagato a caro prezzo questa scelta: parliamo di Hamilton (Mercedes) e Gasly (AlphaTauri), i casi più eclatanti, ma anche di Ocon (Alpine) e Giovinazzi (Alfa Romeo) che si sono visti entrambi superare da Stroll (Aston Martin).
La scelta di Hamilton di effettuare per primo la sosta (29° giro), infatti, non solo darà modo a Gasly, rientrato ai box il giro seguente, di proteggere la propria posizione sul campione britannico, ma lo vedrà farsi superare anche da Vettel (Aston Martin), andato al pit due giri più tardi e da Sergio Perez (Red Bull) che andando a sostituire le gomme al 35° passaggio riuscirà a sopravanzare tutto questo gruppo passando dall’ottava alla quarta posizione.
Di fatti il messicano guadagnerà ben quattro posizioni rispetto al via e non tre, grazie al problema evidenziatosi nel corso della sosta sull’anteriore destra di Valtteri Bottas. I meccanici non riescono a sfilare la lo pneumatico e dopo vari tentativi, alla Mercedes non resta che portare la vettura #77 all’interno del proprio garage dichiarandone così il ritiro (anche se il finnico non avesse avuto problemi, probabilmente il pilota della Ferrari, Carlos Sainz Jr sarebbe riuscito ugualmente a superarlo grazie all’overcut).
Verstappen, forte della prima posizione guadagnata grazie al ritiro pre-gara di Charles Leclerc, ha il vantaggio di osservare la situazione, e insieme al compagno di box sarà uno degli ultimi tra quelli partiti con gomma Soft ad effettuare la sosta. Scelta che gli permetterà tranquillamente di conservare la posizione su Carlos Sainz Jr, nel frattempo passato al secondo posto approfittando del problema avuto da Bottas.
Gp Monaco 2021 – Analisi Strategica: Ferrari interpreta bene la situazione
Le temperature più alte rispetto alla giornata di sabato fanno propendere i team ad optare per una seconda parte di gara su mescola Hard. Tuttavia, essendo molto complicato far entrare in temperatura velocemente le mescole su questo tracciato (un aspetto che ha condizionato anche le qualifiche al sabato), andare ai box e montare gomma nuova comporta uno svantaggio almeno nei primissimi giri d’uscita, cosa che rende l’overcut molto vantaggioso. Tra i team a leggere bene la situazione c’è sicuramente la Ferrari, che orfana di Leclerc, mantiene in pista Sainz il più a lungo possibile, facendolo rientrare ai box solamente dopo che tutti i piloti alle sue spalle avessero già preso la decisione di effettuare la sosta (escluso Perez che però non era certo in battaglia con lo spagnolo in quel momento).
L’aver scelto di andare al pit prima di Verstappen, ha tolto ogni chance al madrileno di poter attaccare la prima posizione. Tuttavia, la RB16B aveva un ritmo molto consistente e vedendo anche di cosa è stato capace Perez, probabilmente Max avrebbe potuto continuare a spingere fin tanto che lo spagnolo non avesse deciso di fermarsi ai box. Come affermato in precedenza, c’è motivo di credere che Carlos Sainz Jr invece, sarebbe riuscito probabilmente ad avere la meglio di Bottas sfruttando l’overcut a proprio vantaggio (il finnico era andato ai box al 30° passaggio con lo spagnolo rientrato con due giri di ritardo).
Per cui, direi che si possa essere più che soddisfatti del lavoro svolto dal Cavallino con la monoposto #55. Lo stesso non lo si può dire per quanto avvenuto nell’altro lato dei box. Chissà, forse un giorno sapremo veramente cosa è andato storto tra la notte di sabato e domenica mattina sulla vettura di Charles Leclerc.
Terminando il discorso per quanto riguarda la strategia Soft-Hard, sono 9 i piloti ad averla utilizzata: Verstappen, Sainz Jr, Norris, Perez, Vettel, Gasly, Giovinazzi, Mazepin e Schumacher. Strada alternativa per Lewis Hamilton che seppur incanalato su questa tattica, decide nel finale di effettuare un ulteriore pit stop per montare gomma Soft. L’unico a farlo. Cosa che gli permetterà, come detto in precedenza anche dalla Pirelli, di portarsi a casa il punto addizionale garantito dal giro veloce.
Gp Monaco 2021 – Analisi Strategica: Ocon e Stroll si distinguono dalla massa
Partito decimo grazie al ritiro di Leclerc, il francese dell’Alpine riuscirà poi a sopravanzare Antonio Giovinazzi e a chiudere in nona posizione mediante l’utilizzo della strategia Soft-Media. L’unico ad aver chiuso in top ten adottando il compound giallo. Mescola che però non ha sortito alcun effetto sul sorpasso dell’italiano. A fare la differenza, anche in questo caso, è l’overcut: Antonio decide di sostituire le Soft al 33° passaggio, mentre Esteban allungando di altri 4 giri riesce ad avere la meglio sul pilota dell’Alfa Romeo.
L’altro che riesce a distinguersi e ad essere così autore di una buona prestazione è Lance Stroll (Aston Martin, 8° al traguardo). Il canadese, 11° dopo il primo giro, decide di partire con gomma Hard, mescola che riesce a sfruttar al meglio per 58 lunghi passaggi. La sosta è rapida e questo gli consente di avere la meglio dei prima citati Ocon e Giovinazzi, facendolo terminare alle spalle di Lewis Hamilton. Di certo Stroll non poteva chiedere di meglio da questa gara. Ottima prova finalmente dell’Aston Martin che porta a casa un bel bottino di punti soprattutto grazie al quinto piazzamento di Sebastian Vettel.
L’altro pilota ad effettuare lo start su gomma Hard è Yuki Tsunoda. Purtroppo per lui però, anche avendo fotocopiato la strategia messa in atto da Lance, questa non sortirà gli stessi effetti. Il nipponico concluderà la gara esattamente dove l’ha iniziata, ovvero davanti alle due Haas. Strategia Media-Soft invece per Fernando Alonso, l’unico assieme al compagno di box ad utilizzare queste due mescole in gara. Fernando riesce ad avere una buona partenza e a superare Yuki e Russell al via, ma poi la sua rimonta si concluderà alle spalle di Ricciardo. Nel suo caso a nulla serve tentare l’overcut per cercare di sopravanzare l’australiano dal quale chiuderà a soltanto mezzo secondo di distanza.
Gp Monaco 2021 – Analisi Strategica: Montare la Media al via non si è rivelato vantaggioso per nessuno
Sono 4 i piloti a decide di affidarsi a questa strategia. La soluzione però non si rivelerà efficace come le altre. Cosa che mi fa presupporre anche che l’overcut fosse potente prevalentemente nel passaggio dalla Soft alle mescole più dure, mentre addirittura ininfluente per chi in partenza si è ritrovato con le Medie. Di fatto sia Raikkonen (Alfa Romeo) che Ricciardo (McLaren), Russell (Williams) e Latifi (Williams) dopo un cambiamento di posizioni avvenuto allo start, hanno di fatto mantenuto i loro piazzamenti per tutta la durata della gara. A nulla è servito in questi casi tentare un undercut piuttosto che un overcut sui rispettivi avversari. Il tutto si è risolto in un nulla di fatto. E se aggiungiamo anche Alonso a questa lista (scattato pure lui su Medie) vedete come questa considerazione possa rivelarsi in un certo qual modo corretta. Se avete idee diverse non esitate a scrivere la vostra opinione nei commenti.
Autore: Marco Sassara – @marcofunoat
Foto: Formula Uno – Mercedes – Ferrari – Red Bull – Alfa Romeo – Pirelli