Unico nel suo genere, il tracciato monegasco ha nutrito alla perfezione la fantasia ferrarista. Ha regalato sogni di gloria inserendo la parola trionfo nel vocabolario della SF21. Solo le circostanze avverse hanno di fatto tarpato le ali ad un sogno. Un brutto risveglio digerito a fatica. L’occasione di tagliare il traguardo davanti a tutti è sfumata e difficilmente potrà ripresentarsi nell’arco la stagione. Secondo la stessa dirigenza all’orizzonte non si vedono buone nuove. Baku rappresenta un grande ostacolo. Il layout del tracciato non si sposa con le caratteristiche della vettura di Maranello.
Benché nei tratti più guidati la Rossa potrà tornare a dimostrare la bontà del progetto 2021, il deficit di potenza che la PU italiana paga rispetto ai propri competitor verrà particolarmente evidenziato negli allunghi del percorso azero. Si ritorna con in piedi per terra insomma. Le aspettative scendono e lo fanno direttamente grazie alla voce dei protagonisti. Nelle dichiarazioni ultime di Laurent Mekies, direttore sportivo Ferrari, emerge la franchezza del francese quando descrive l’approccio del Cavallino al sesto round del mondiale. Gli avversari torneranno a fare sul serio, con la lotta dietro Mercedes e Red Bull più agguerrita che mai.
“Comincia un periodo della stagione che si preannuncia complicato. In Spagna eravamo la terza forza mentre a Monaco avevamo addirittura il passo per vincere. Ciò malgrado, a cominciare da Baku la situazione dovrebbe essere un po’ diversa nelle prossime gare. Ci aspettiamo, già in Azerbaigian, una McLaren capace di adattarsi molto bene alle caratteristiche del circuito, portandosi in testa alle squadre che seguono i due team in lotta per il mondiale. Anche Alpine, AlphaTauri e Aston Martin crediamo che saranno molto veloci”.
Giocare di rimessa nel calcio non è certamente un concetto sbagliato. Al contrario questa tattica spesso si è rivelata vincente, capace di produrre risultati superiori a quelli previsti. Tuttavia la tecnicità dello sport motoristico per eccellenza rende tale similitudine non sempre applicabile. I tecnici italiani dovranno lavorare al meglio delle proprie possibilità, utilizzando una strategia che possa valorizzare il pacchetto a disposizione.
“Il nostro obiettivo è quello di massimizzare il potenziale e cercare di sfruttare ogni opportunità. Per usare una metafora calcistica, proveremo a fare una bella difesa e a colpire in contropiede”.
Per finire ecco una considerazione personale. La franchezza agitata dall’eforato Ferrari va senz’altro apprezzata. Eppure trovo la comunicazione italiana spesso non idonea. Per quanto non illudere i tifosi resti alla base dell’informazione sportiva, esistono altri modi per dire la stessa cosa, più che altro per evitare di sentenziare il fine settimana prima del tempo. D’altronde lo sportivo vive ed è alimentato da emozioni, non da freddi calcoli…
Autore: Alessandro Arcari – @BerrageizF1
foto: Ferrari
