Il Gp di Francia non ha fatto in tempo ad andare in archivio che il paddock di F1 si è dovuto dirigere subito verso l’Austria. Terra sulla quale si tratterrà per due weekend consecutivi. Il primo dei due prenderà il nome di Gp di Stiria, in onore della regione ospitante, mentre il secondo tornerà al più tradizionale Gp d’Austria. Proprio come avvenuto nel 2020, anche se in ordine invertito. Al momento il meteo non sembra voler essere molto clemente. Secondo previsioni ci sono buone probabilità di assistere a delle sessioni bagnate in entrambi i weekend di gara.
Ritrovandoci a correre esattamente sullo stesso layout, l’unica variante sarà data dalla differente tipologia di mescole nominate dalla Pirelli: Hard C2, Medie C3, e Soft C4 per il primo fine settimana, mentre saranno di uno step più morbide con il debutto ufficiale della C5 in occasione del secondo. Lo scorso anno la casa della P Lunga non se l’era sentita di compiere un passo simile, portando le stesse identiche selezioni ad ambedue gli eventi. Speriamo dunque di avere situazioni meteorologiche dissimili, così da avere una variante in grado di mescolare un po’ i livelli di forza.
Anche qui come avvenuto al Paul Ricard, uno dei fattori positivi sarà dato dal ritrovare il pubblico in tribuna. Apertura solamente parziale per il primo dei due appuntamenti in programma, mentre dovrebbe esser stata data una sorta di ‘via libera’ per il Gp d’Austria, con Max Verstappen che attraverso i propri social ha cercato di promuovere la vendita dei biglietti. Per l’olandese l’appuntamento di Spielberg, data la vicinanza all’Olanda ed essendo sito sul tracciato di proprietà Red Bull, è da sempre considerato una sorta di gara di casa. Il leader del mondiale dunque, avrà una carica in più nelle prossime due settimane. Vietato sbagliare.
Anteprima Gp Stiria 2021: Orari e televisione
Anteprima Gp Stiria 2021: Layout
Nato e conosciuto dai più come Osterreichring il circuito di Spielberg, con il suo lunghissimo e temibile layout, fu costruito nel 1969 sul vecchio aeroporto di Zeltweg per ospitare il suo primo Gp di F1 nel 1970. La pista conosciuta oggi come Red Bull Ring è stata progettata da Hermann Tilke e realizzata nell’inverno tra il 1995-6, con il compito di trasformare l’Osterreichring in una pista più corta e moderna. L’A-1 Ring, questo il suo nome all’epoca, fu inaugurato nel 1996, con la F1 che decise poi di tornarvici a correre l’anno seguente.
Terminata la ‘lezione’ di storia andiamo a dare un’occhiata da vicino alle caratteristiche del Red Bull Ring. Posto sulle colline della regione della Stiria, il tracciato è posto ad un’altitudine media di 710 metri sul livello del mare, presentando un dislivello di 60 metri tra il rettilineo che costeggia la corsia box (punto più basso) e Curva-3 (il più elevato). Presenta 3 rettilinei di lunghezza molto simile: il più breve di estensione prossima ai 700 metri (quello del traguardo) mentre il più lungo (il successivo) di poco inferiore ai 900 metri. 10 invece sono le curve: sette a destra e solamente tre a sinistra, di cui una, la 02, praticamente inesistente. Ne consegue un tracciato molto breve, 4.318 metri, e anche molto veloce se pensiamo che in condizioni d’asciutto, Bottas (Mercedes W11) lo scorso anno (Gp d’Austria) riuscì a girare in 1’02’’939.
Il primo settore si compone di due rettilinei intervallati da un’unica piega a destra. Il secondo tratto invece si apre con la poderosa staccata di Curva-03, la più impegnativa del circuito. Continua poi con il terzo e a ultimo allungo e finisce entrando nel tratto guidato della pista. Curva-04 presenta un’altra staccata impegnativa, mentre la 05 e la 06 sono dei tornanti veloci in cui si andrà a toccare leggermente il pedale del freno in ingresso di quest’ultima. Il giro si conclude con il terzo settore dove i piloti saranno chiamati ad affrontare le ultime 4 curve del tracciato: la sola 07 a sinistra il resto tutte a destra e tutte a medio-alta velocità.
Anteprima Gp Stiria 2021: Aerodinamica e DRS
Possiamo definire il Red Bull Ring come un tracciato da medio carico. Essendo composto da tre allunghi e da curve a medio-alta velocità, per i tecnici sarà cruciale ottenere un equilibrio aero-meccanico ottimale. Tale da permettere alla vettura di godere di una buona stabilità, da raggiungere mediante una corretta spinta verticale che si renderà utile nelle tre durissime staccate da apportare in fondo ai rettilinei e nel tratto guidato del secondo/terzo settore. Il tutto senza però andare a compromettere troppo la velocità in rettilineo. Godere di un corpo vettura efficiente sarà sicuramente un vantaggio di non poco conto. Anche qui il vento potrebbe giocare un ruolo importante: le raffiche in arrivo dalle Alpi della Stiria potrebbero andare ad inficiare sul corretto funzionamento aerodinamico delle vetture.
Grazie alla sua carreggiata ampia e all’utilizzo dell’ala mobile garantito su tutti e tre i tratti rettilinei, dei sorpassi, a Spielberg, non se ne è mai fortunatamente sentita la mancanza. Il delta di velocità generato dall’impiego del sistema DRS sul rettilineo che porta alla staccata di Curva-03 si attesta attorno ad un valore di 16 km/h, di 13 Km/h nella retta che porta a Curva-04, mentre poco superiore ai 10 Km/h sul rettifilo del traguardo, il più corto dei tre.
Anteprima Gp Stiria 2021: Power Unit
I tre allunghi intervallati da altrettante impegnative staccate, metteranno alla frusta il motore endotermico montato sotto al cofano delle vetture di F1. Con il 77% del giro da andare a percorrere full-gas, unito alla minor densità dell’aria data dall’altitudine a cui è posto il Red Bull Ring, potrebbero generare stress eccessivi al comparto power unit. In Stiria dunque si potrebbe tornare a vedere dei cofani con delle aperture per lo smaltimento del calore maggiorate. Anche se andranno a peggiorare l’efficienza del corpo vettura saranno essenziali se si vuole evitare un eccessivo surriscaldamento in una delle zone più nevralgiche della monoposto. Ovviamente, se dovesse davvero venire a piovere tutti questi aspetti saranno opportunamente mitigati anche dalle condizioni atmosferiche, magari avverse per i piloti, ma benefiche, sotto questo aspetto per il propulsore.
Il rapporto peso potenza ci fa capire quanto davvero sia importante l’apporto della power unit su questo tracciato: 10Cv equivalgono ad un valore di 0”15 per giro. Ovviamente anche l’altitudine influirà in modo diretto sulle prestazioni della stessa. Si potrà però ovviare al problema innalzando la pressione del turbo. Per quanto concerne il recupero d’energia, questo sarà affidato quasi esclusivamente all’MGU-H. D’altronde, su un tracciato così veloce, non poteva essere altrimenti. 3.149 Kj il valore di energia rigenerata dall’entalpia dei gas di scarico, mentre sono solamente 621 i Kj ottenuti dall’MGU-K mediante le frenate (sarà possibile comprenderne le ragioni leggendo la sezione riservata a Brembo). Ad ogni tornata, l’ibrido sarà in grado di fornire un apporto complessivo di 3.770 kj, che in termini cronometrici si tradurrà in una riduzione del tempo sul giro di circa 2,4 secondi con un incremento nella velocità di punta di 12 K/h.
Anteprima Gp Stiria 2021: Carburanti e trasmissione
Saranno necessari 100kg di carburante per completare i 306.452 km spalmati sui 71 giri previsti. Un consumo abbastanza elevato anche se non davvero critico se pensiamo che 10 Kg corrispondono a circa 0,15 secondi al giro. Carreggiata ampia accompagnata da vaste vie di fuga rende statisticamente improbabile l’ingresso da parte di eventuali Safety Car, anche se comunque sempre possibili. Quindi nel caso in cui qualcuno decidesse di imbarcare meno combustibile del necessario per andare ad alleggerire il peso complessivo della vettura, potrebbe essere costretto a cimentarsi nella tecnica di ‘lift and coast’ per non restare a secco. La trasmissione, con le sue 2800 cambiate (una media di 40 per giro), non risulterà molto impegnata in gara, ma potrebbe ricevere degli stress importanti dal punto di vista termico. Anche in questo caso, valgono le considerazioni fatte in precedenza per la PU.
Anteprima Gp Stiria 2021: Impianto frenante
Secondo i tecnici Brembo, il Red Bull Ring è un circuito a media difficoltà per i freni. Su una scala di valori da 1 a 5 si merita un indice di difficoltà pari a 3 andando ad eguagliare piste come Budapest e Zandvoort (tracciato sul quale la F1 tornerà a correre dal 3 al 5 settembre 2021 dopo 36 anni d’assenza). La pista austriaca è l’unica del Mondiale in cui un giro dura meno di 64 secondi, anche se lo scorso anno, grazie alla pioggia, è stata conquistata la pole con un tempo superiore ai 79 secondi in occasione del Gp di Stiria. Cosa a cui non si assisteva dal 1998.
I piloti non utilizzeanno i freni solamente in tre occasioni: Curva-02-05 e 08. Mediamente, l’impianto frenante risulterà attivo per poco più di 10 secondi al giro. Solo ad Imola si registra un valore inferiore, pur contando otto frenate contro le sette del Red Bull Ring. La differenza sostanziale è da andare a ricercarsi nelle frenate delle Curve-03 e 04, che richiedono oltre due secondi e mezzo, mentre sul tracciato italiano anche la frenata più impegnativa non impiega più di 1,9 secondi. Nell’intero corso della gara, i piloti terranno il piede poggiato sul pedale del freno solamente per 11’56’’, ovvero, circa per il 16% del tempo totale.
Delle sette frenate del Gp di Stiria, 3 sono considerate molto impegnative, mentre le restanti 4 sono classificate come leggere. La più probante è certamente quella di Curva-3. Le vetture saranno soggette ad una decelerazione di 5,3 g passando da 331 a 84 km/h in 2,67 secondi e in uno spazio di frenata di 130 metri. Per farlo, ai piloti è richiesto uno sforzo di 176 kg da imprimere sul pedale del freno.
Anteprima Gp Stiria 2021: Ferrari in cerca di risposte
Come ben sapete, non si vorrebbe rigirare il dito nella piaga, ma purtroppo bisogna, la gara del Paul Ricard ha messo in mostra l’aspetto più negativo di questa SF21: la gestione gomme. Un Gp condizionato dal graining, che ha chiamato quasi la totalità dei piloti a compiere gli straordinari durante la gara, con le vetture del Cavallino a pagarne però lo scotto maggiore. In Stiria ci si attendono condizioni da bagnato, ma qualora il meteo dovesse improvvisamente cambiare le temperature potrebbero tornare a salire anche sopra ai 30°C. Condizioni che renderanno l’asfalto davvero rovente. Le mescole da andare ad utilizzare, almeno in questo primo appuntamento, saranno le stesse viste in Francia, il che potrebbe permettere al team di effettuare qualche test per fare un confronto su un tracciato che presenta caratteristiche ben diverse.
Il team principal e i piloti sono stati chiari. Non sarà possibile risolvere completamente i problemi nel corso di questa stagione. Lo sviluppo delle parti che contribuiscono alla corretta gestione delle gomme erano bloccati da regolamento, quindi impossibile fare progressi significativi prima del 2022. Si tenterà per quanto possibile di limitare il problema agendo sul set-up. Non su tutte le piste si evidenzieranno questi problemi: su 7 gare la Rossa è andata in evidente difficoltà ‘solamente’ in due occasioni (anche Baku non è stato un appuntamento semplice). Arriveranno certamente Gp migliori, anche se in certe occasioni ci si ritroverà in difficoltà proprio come avvenuto al Paul Ricard. Questo è un dato di fatto.
Anche se al Red Bull Ring il motore giocherà un aspetto importante, il podio conquistato da Leclerc lo scorso anno con la SF1000 dà fiducia di poter assistere a qualcosa di buono. Tuttavia, nell’occasione, si trattava ancora del weekend d’apertura della stagione. Le squadre si son ritrovate a correre a luglio dopo oltre 4 mesi d’assenza dalle piste, causa covid. C’era sicuramente della ruggine da togliere. In Ferrari si cercherà come sempre di fare del proprio meglio con i mezzi a disposizione. Serve una reazione. McLaren grazie alla 5° e 6° posizione ottenuta in Francia ora gode di un margine di 16 punti sul team italiano e per contro, non sembra dare segni di possibili cedimenti in arrivo.
Anteprima Gp Stiria 2021: Red Bull Ring importante snodo stagionale nella lotta iridata
Reazione attesa anche dalla Mercedes. Sono oramai tre i weekend consecutivi che Red Bull riesce a vincere il confronto nella lotta al titolo mondiale. A nulla sembrano essere serviti gli scontri sul piano regolamentare. I tecnici Red Bull sono stati in grado di trionfare nell’ultimo impegno stagionale anche privandosi della tanto chiacchierata ala posteriore flessibile (pole e vittoria). Inoltre anche l’innalzamento delle pressioni e l’intensificazione dei controlli da parte della Pirelli, non hanno condizionato la gestione delle gomme. Anzi, in un weekend così particolarmente probante su questo piano, le RB16B si son rivelate addirittura tra le vetture migliori.
Sembra difficile pensare che una squadra come la Mercedes possa aver perso tutta la sua egemonia, così di punto in bianco… Tuttavia, sono tre i weekend consecutivi in cui non è in grado di rispondere adeguatamente alle prestazioni degli avversari. Le gare scorrono e se vuole restare in lotta per il titolo, non saranno molte altre le occasioni in cui potrà permettersi un simile rendimento. Sarebbe molto importante riuscire a ritrovare competitività in Austria. Due appuntamenti sullo stesso circuito sono una ghiotta opportunità e allo stesso tempo una lama a doppio taglio, che permetterebbe di riavvicinarsi i rivali in classifica qualora le cose dovessero mettersi di nuovo bene, oppure perdere ulteriore terreno nel caso il livello di rendimento non dovesse migliorare.
Stesse considerazioni per quanto riguarda la lotta al terzo posto tra McLaren e Ferrari. L’Austria rappresenta uno snodo importante, anche perché al termine del secondo appuntamento, salirà a nove il numero di gare disputate. Il che significa che il giro di boa è davvero molto vicino.
Autore: Marco Sassara – @marcofunoat
Foto: Formula Uno – Mercedes – Ferrari – Red Bull – McLaren – Brembo