lunedì, Novembre 18, 2024

Binotto sostiene Honda: “Parlare di crescita è inopportuno”

In mattinata vi avevamo ragguardato in merito alla riunione che i vertici della F1 hanno organizzato per il 3 luglio per discutere assieme ai costruttori di quello che sarà il propulsore che andrà a spingere le monoposto dalla stagione 2025 in avanti. Ora, restando sempre in tema power unit, andiamo invece a volgere lo sguardo sugli episodi correnti, con il dibattito, perché di questo per ora si tratta, che i vari team principal stanno portando avanti in merito al possibile step prestazionale che la Honda potrebbe aver fatto con l’introduzione della sua seconda specifica (Gp di Francia).

Il boss della Mercedes, Toto Wolff, sostiene che Red Bull ne abbia ricavato un vantaggio prestazionale molto evidente. A riprova di questo, ci siamo ritrovati, nel corso del Gp di Stiria a dover ascoltare dei team radio molto frequenti in cui gli uomini della casa di Stoccarda, nel comunicare a Hamilton le zone del circuito in cui andava ad accumulare il maggiore ritardo nei confronti di Verstappen chiosavano categorici: “Perdiamo in rettilineo!”. Come quasi a voler dire: non c’è nulla che tu possa fare per fermare Max.

F1
Toto Wolff, team principal Mercedes a sinistra e Christian Horner, TP Red Bull sulla destra

Ovviamente, essendo le power unit congelate da regolamento, Red Bull cerca di ‘difendersi’ dando il merito alla bontà del loro propulsore al lavoro compiuto a Sakura nella pausa invernale e all’utilizzo di ali posteriori più scariche rispetto al proprio avversario. “Non occorre essere uno scienziato missilistico per capire da dove deriva il nostro vantaggio: basta guardare la configurazione aerodinamica della nostra vettura la chiosa del Team principal Christian Horner riportata dagli spagnoli di ‘AS’. “Abbiamo gareggiato con un’ala posteriore più sottile e scarica rispetto a Mercedes. Per questa ragione riusciamo ad essere più veloci nei rettilinei. Honda ha svolto un grandissimo lavoro in inverno.”

Bisogna dire che, anche se da regolamento lo sviluppo dei propulsori risulta essere bloccato, è comunque possibile fare qualche intervento. L’importante è che questo sia volto a migliorare la sola affidabilità del propulsore. È convinzione, più o meno condivisa, che Honda sia andata a perfezionare la propria unità proprio sotto questo aspetto e ora sarebbe in grado di poter gareggiare con mappature ancor più performanti rispetto alle prime gare stagionali.

F1
Mattia Binotto, team principal Ferrari

Sostenitore di questa teoria anche il team principal della Ferrari, che dal canto suo, secondo quanto riportato dal ‘Corriere dello Sport’ è andato a spezzare una lancia in favore dei nipponici:Honda ha semplicemente risolto i problemi di affidabilità emersi ad inizio stagione. Le prestazioni che vedo oggi corrispondono esattamente a quelle che era stata in grado di mostrare in Bahrain prima della comparsa degli stessi”. Le squadre hanno dei sistemi GPS accuratissimi attraverso i quali possono monitorare non solo le proprie prestazioni, ma anche quelle degli avversari. Questo perché è importante conoscere la prorpria posizione (intesa come competitività), ma è altrettanto utile guardare al lavoro altrui per capire dove è necessario migliorare.

“In un primo momento” ha proseguito Mattia Binotto concludendo il discorso sulla power unit Honda “hanno deciso di ridurre la potenza così da poter gareggiare in sicurezza. Ma ora che li hanno risolti sono tornati esattamente ai livelli iniziali. Parlare di una crescita è dunque inopportuno. Credo possano continuare ad esprimere questo potenziale fino al termine del campionato”.

F1
Red Bull Honda, RB16B, Stiria 2021

La presa di posizione di Binotto non è da prendere alla leggera. Un episodio tutt’altro che scontato che potrebbe permettere ai tecnici Honda di tirare un gran bel sospiro di sollievo. Il regolamento relativo alla power unit è un territorio ostile e qualora la FIA decidesse di indagare, si aprirebbe un iter molto lungo che ci terrebbe tutti con il fiato sospeso per il resto della stagione. Il che comporterebbe un inevitabile extra-stress sulle spalle dei nipponici e della Red Bull.

Ma non sembra essere questo il caso. Fino a prova contraria, Honda ha semplicemente fatto un lavoro migliore degli altri e gliene va dato atto… La forza e il carattere di una squadra/avversario non la si misura nei momenti di grazia, ma soprattutto in quelli di estrema difficoltà.


Autore: Marco Sassara – @marcofunoat

Foto: Formula Uno – Ferrari – Mercedes – Red Bull

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