domenica, Dicembre 22, 2024

Gp Stiria 2021- Analisi prestazionale qualifiche: Red Bull domina, Ferrari attende la gara

F1. Rapido, preciso, concentrato. Max Verstappen è tutto questo. Con il suo usuale distacco emotivo si prende la seconda pole position consecutiva. Alle sue spalle le due frecce nere. Grande prestazione di Norris con una McLaren in palla. Ottima l’AlphaTauri che con Gasly precede la Ferrari di Leclerc. Più staccato Sainz che racchiude tutte le sue speranze nella giornata di domani.

Una delle principali peculiarità del tracciato di Spielberg è il ridotto numero di curve, solo dieci. Anche per questo motivo i distacchi nella top ten sono stati molto contenuti. Una qualifica sul filo del rasoio. Nessuno spazio per degli errori. Proprio per questo quasi tutti i primi dieci hanno centrato il proprio tempo ‘ideale’, ovvero quello ottenuto sommando i migliori settori.

F1
Terza pole position stagionale per Max Verstappen

Davanti troviamo ancora lui, Max Verstappen. L’olandese ha avuto a disposizione una vettura dotata di molta trazione e di un anteriore molto preciso. Qualità telaistiche che hanno fatto la differenza nelle poche curve del circuito. Specialmente considerando che molte di queste sono inclinate verso l’esterno, mettendo a dura prova proprio l’asse frontale durante l’inserimento. Molto buono il comportamento della RB16B anche nelle curve d’appoggio ad ampio raggio. Specie alla curva-8, dove è sempre riuscito ad avere un ottimo spunto.

Oltre a ciò, proprio come avvenuto in Francia il motore Honda ha contribuito pesantemente sui risultati odierni. Da quando è stata introdotta la seconda specifica le due Red Bull sembrano volare sui rettilinei. Più staccato il compagno di squadra che si prende 1 decimo sia nel settore iniziale che in quello finale.

Inseguono le due Mercedes. Nel complesso le frecce nere hanno avuto un buon bilanciamento, più tendente al sottosterzo. Se nelle ultime prove libere Hamilton aveva trovato qualcosa in più nella percorrenza di curva-1, in qualifica non possiamo dire lo stesso. Il britannico non è mai riuscito ad interpretare al meglio la prima tornata e tanto meno la terza. Decisamente migliori le due curve ad alta velocità, specialmente la sette. Anche le ultime due curve sono state difficili da digerire, in particolare in uscita. Dall’altro lato del box, il finlandese è riuscito a mettere assieme i suoi migliori parziali, piazzandosi così al secondo posto. Peccato per la penalizzazione.

La seconda fila è completata da Norris. Ancora un sabato a due facce per la McLaren. Dopo i buoni riscontri di ieri, Ricciardo ha concluso in tredicesima posizione. La vettura britannica ha dimostrato di avere ottime velocità di punta sui rettilinei. Osservando i micro settori, Lando ha costruito il suo capolavoro sul dritto. Una McLaren rapida, ma anche molto stabile in frenata. In sesta piazza troviamo l’AlphaTauri di Gasly. Anche in questo caso la power unit nipponica ha giocato un ruolo importante. Nel complesso una vettura ben bilanciata e composta. In certe occasioni i piloti hanno accusato un leggero sottosterzo. Ambedue le vetture hanno avuto uno spunto ottimo nella percorrenza dell’uscita di curva quattro.

Più arretrate le Ferrari. La prima la troviamo al settimo posto con Leclerc. Il monegasco si è dimostrato contento del suo giro, privo di errori. Tuttavia è mancata la velocità sui rettilinei. Gli ingegneri italiani sembrano esser consapevoli della loro scelta. Questo week end sta venendo usato come banco prova per approfondire i problemi avuti sul fronte degrado in Francia. Perciò il setup dovrebbe essere maggiormente orientato alla gara. Detto questo, non farebbe male un po’ di pioggia per mischiare le carte. Nel primo settore, di soli sedici secondi, la SF21 paga ben 3 decimi. Nel settore centrale il distacco si riduce. Non a caso proprio dove sono assenti tratti rettilinei. Torna a salire nell’ultimo settore, dove Charles incassa ancora 2 decimi.

A chiudere la top ten troviamo Alonso e Stroll. Anche in questo week-end le Alpine ci hanno illuso. Al sabato sembrano perdere la rotta. Una vettura con una visibile carenza di rotazione. Lo spagnolo ci ha messo molto del suo, riuscendo a mettere assieme delle buone tornate. Il compagno di squadra è rimasto escluso addirittura dalla Q1. Il maggior ritardo si accumula nel terzo settore. Indicazione che porterebbe a pensare che abbiano avuto delle difficoltà nel tenere in vita le mescole fino al traguardo. Le due Aston Martin si piazzano al limite della top ten. Il tedesco non ha mai avuto un buon feeling con la vettura. Il ritardo nasce soprattutto nel secondo e nel terzo tratto.

Dando uno sguardo al gap chilometrico, per la prima volta in stagione è la Red Bull a guidare questa classifica. Un ritardo medio di appena 2 decimi rispetto ai 3 della casa tedesca. Ferrari rimane sotto il decimo di distacco. McLaren e AlphaTauri sono in lotta per il quarto posto di questa graduatoria. Seguono l’Alpine e l’Aston Martin, uniche due sui 2 decimi di gap ogni 1000 metri. Tra gli ultimi è l’Alfa Romeo ad avere la meglio, in lotta ravvicinata con la Williams. Molto staccata la Haas.

Per quanto concerne la gara di domani, i top-three (con Bottas chiamato a scattare dalla 5° casella) partiranno su gomma Media. Scelta differenziata per Perez che ha deciso di qualificarsi con gomma rossa. La gialla dovrebbe consentire alle squadre di tentare l’unica sosta montando poi la Hard. Il resto della top-ten dovrà partire sulla gomma rossa.

Il primo stint sarà fondamentale per l’evoluzione successiva della corsa. Non si è visto molto degrado, ciononostante dovremo aspettare per avere delle certezze. L’eventuale doppia sosta non dovrebbe essere molto svantaggiosa visti i molti punti di sorpasso. Detto questo, perché funzioni la doppia fermata occorre che ci sia una grande differenza tra il passo su gomma nuova e su gomma usata. Tale scarto potrebbe non esserci visto il ridotto degrado. Sempre per questo motivo l’undercut sarà meno potente rispetto ad altre piste. Non bisognerà sottovalutare l’overcut ed eventuali safety car, piuttosto comuni in Austria. Per Sainz potrebbe rivelarsi utile partire su una gomma più dura, come ad esempio la Media o addirittura la Hard.


Autore: Niccoló Arnerich – @niccoloarnerich

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