La stagione di F1 corre inesorabile. Archiviati velocemente il settimo e l’ottavo appuntamento, tra qualche giorno si tornerà di nuovo in pista sul circuito del Red Bull Ring dove si consumerà il nono episodio del campionato 2021. Tra azione e direttive tecniche, i protagonisti della categoria dovranno anche però trovare spazio per dedicarsi ad altri aspetti. Il 2025, anche se apparentemente lontano, incombe. La FIA si è prefissata un importante cambiamento regolamentare per tale data e affinché i piani possano concretizzarsi vi è una deadline da rispettare.
La parte coinvolta questa volta, nei disegni dell’ente di controllo della categoria, è la power unit. Il ‘cuore pulsante’ delle vetture. L’obbiettivo è quello di rendere i propulsori non solo più efficienti, ma più green e soprattutto più economici. Però, affinché quest’ambizioso progetto possa essere realizzato per tempo, occorre che i costruttori sappiano su cosa indirizzare i loro studi entro la fine e non oltre questa stagione.
Così i vertici della Formula Uno, della FIA, assieme agli esponenti delle case costruttrici hanno deciso di riunirsi il prossimo 3 luglio (sabato), a Spielberg, per mettere le basi della nuova tecnologia. Ovviamente si parlerà di costi di produzione e di vendita ai team clienti; dei componenti da standardizzare; del rendere le power unit totalmente elettriche o di ricorrere ancora all’utilizzo di un motore a combustione interna; di quanta energia elettrica potrà essere accumulata e dunque utilizzata in pista; se sia il caso di far ancora uso o meno dell’MGU-H; del peso e dunque della grandezza delle batterie. Per ultimo ma non per importanza bisognerà anche fissare un obbiettivo: quali sono le prestazioni che si intende raggiungere mediante il nuovo propulsore.
Intanto, ciò che è sicuro è che se la nuova unità di potenza sarà ancora dotata di una componente a combustione interna bisognerà ricorrere all’utilizzo di carburanti a zero emissione di CO2. Probabilmente basato ancora su architettura V6 come gli attuali ICE per ragioni di costi. Red Bull si augura possa essere stabilito tetto alle spese di 80 milioni di dollari, con il prezzo di vendita che non dovrà dunque superare il milione. Il valore degli attuali propulsori è fissato a 2 milioni.
All’incontro organizzato per il prossimo 3 luglio a Spielberg parteciperanno: Jean Todt (presidente FIA), Stefano Domenicali (CEO F1) assieme a Ross Brawn (direttore generale sportivo F1), Ola Källenius (CEO Daimler in rappresentanza della Mercedes), John Elkann (presidente Ferrari), Luca de Meo (CEO Renault) e Dietrich Mateschitz (proprietario Red Bull). In qualità di nuovo costruttore, anche la casa austriaca, come vedete, avrà un posto riservato al tavolo delle discussioni.
A loro si uniranno anche due graditi ospiti: Markus Duesmann, CEO Audi, e Oliver Blume, il pari grado in Porsche. L’obbiettivo di questi ultimi sarà quello di raccogliere informazioni per valutare un possibile ingresso in categoria a partire proprio dalla stagione 2025.
Autore: Marco Sassara – @marcofunoat
Foto: Formula Uno – Mercedes – Red Bull – Honda