Ferrari: gomma Soft ulteriore elemento di apprensione a Baku
Dopo la bella prestazione monegasca, purtroppo macchina dal ritiro pre-gara di Charles Leclerc, la Ferrari si prepara ad affrontare le insidie del cittadino azero. Come abbiamo avuto già modo di raccontarvi nell’anteprima (qui il link) gli uomini di Maranello sono già a conoscenza del fatto che Baku potrebbe far emergere alcune delle sue carenze più gravi. Una tra tutte la mancanza di cavalli che sicuramente si farà sentire quando ci si ritroverà soprattutto a percorrere il lungo rettilineo che porta al traguardo.
A parlarci delle caratteristiche del tracciato e del modo in cui il team si sta preparando ad affrontare il prossimo weekend di gara, troviamo il responsabile di pista della Scuderia, Matteo Togninalli: “Baku presenta delle caratteristiche davvero uniche. Si tratta di un circuito cittadino in cui troviamo uno dei più lunghi rettilinei dell’intero mondiale: un’estensione di 2 km in cui il motore resterà a tavoletta per 22/24 secondi. A parte questo, in tutti gli altri settori troveremo una prevalenza di curve molto lente. Per farci un’idea, la velocità media e le forze laterali, in queste curve saranno minori anche rispetto a Monaco”.
“Una delle sfide che saremo chiamati ad affrontare come ingegneri” il tecnico inizia così ad elencare i punti chiave del fine settimana, “sarà quella di decidere in che modo far funzionare la macchina. La prima delle domande che ci si porrà sarà: è un circuito da basso o da alto carico? Nonostante vi siano dei tratti rettilinei, il secondo settore in particolare risulterà molto difficile e esigente per i piloti. Cosa che ci porta alla prossima domanda: vogliamo che i piloti abbiano maggiore fiducia nella vettura, oppure vogliamo portare più velocità in rettilineo?”
“La decisione finale verrà presa dopo un’attenta analisi dei dati che non si baserà solamente sul nostro lavoro in pista, ma anche su ciò che i nostri ragazzi da casa otterranno dai sistemi di simulazione. In questi giorni, entrambi i nostri piloti Charles e Carlos hanno avuto modo di girare al simulatore e questo ci permetterà di raggiungere un buon compromesso per ottenere il tempo sul giro migliore per quelle che sono le potenzialità della nostra vettura” ha voluto rassicurare Togninalli prima di andare a portare alla luce uno degli aspetti che però ha valenza su tutti i circuiti cittadini presenti nel mondiale. “Uno dei fattori cruciali, trovandoci su un circuito cittadino sarà dare al pilota una vettura ella quale possa riporre assoluta fiducia. I muri sono vicini e il pilota deve essere in grado di spingere la vettura al limite fino a sfiorarli”.
Infine, l’altro elemento sul quale il team porrà la propria attenzione sarà dato dalle gomme, dal momento che il costruttore della P Lunga, per questa edizione ha deciso di nominare la mescola più morbida presente nel proprio arsenale. “Per la prima volta su questo tracciato potremo fare affidamento sull’utilizzo delle mescole più soffici del lotto: la C3 (Hard), la C4 (Medium) e la C5 (Soft)”.
“Nelle precedenti edizioni ci siamo ritrovati spesso a lottare con il graining e con un alto degrado della mescola più soffice (nel 2019 ad esempio era una C4)” afferma il tecnico della Ferrari a concludere con un filo di preoccupazione. “Questo sarà uno dei principali temi su cui ci dovremo concentrare la nostra attenzione a partire dalle prove libere del venerdì. Inoltre l’asfalto liscio non renderà semplice portare le mescole nella loro corretta finestra di funzionamento. Cosa che potrebbe essere ulteriormente complicata dalle alte temperature che nell’arco del weekend dovrebbe, secondo previsioni, raggiungere il manto stradale: tra i 45°C e i 50°C“.
Autore: Marco Sassara – @marcofunoat
Foto: Formula Uno – Ferrari – Pirelli
