giovedì, Novembre 21, 2024

Horner: competitività Red Bull nata ben prima dell’inverno

Horner: competitività Red Bull nata ben prima dell’inverno


La stagione 2021 prosegue con il confronto tra Red Bull e Mercedes, con la Francia che manderà in archivio il suo settimo capitolo. Una competizione che però non ha solamente la pista come terreno di scontro. In questi 4/5 mesi dall’inizio del campionato abbiamo visto le due portare avanti diverse battaglie anche sul fronte politico. Raggiunto da ‘Auto Motor und Sport’, il team principal della compagine austriaca, attualmente leader in entrambe le classifiche iridate, ha in sostanza fatto un sunto di questo primo scorcio di stagione cercando di fare un quadro dettagliato della situazione. Almeno, per quanto riguarda il proprio punto di vista.

“Impossibile dire chi dei due sia in possesso della vettura migliore” esordisce Christian Horner. “I livelli cambiano di gara in gara e la lotta è molto serrata. La differenza si attesta in media in un decimo di secondo. Ciò ci costringe a dare sempre il massimo per ottenere il meglio dalla vettura in ogni circostanza”. La RB16B, come le altre monoposto, è uno stretto derivato del precedente progetto. Tra sviluppi bloccati e nuovi regolamenti, sulla competitività della vettura ha inciso molto anche il lavoro fatto nelle ultime gare della passata stagione. “Ci ha aiutato nella comprensione della macchina e conseguentemente ad essere maggiormente preparati ad affrontare le modifiche regolamentari. Per la prima volta da molto tempo, abbiamo avuto una vettura competitiva sin dal primo giorno di test. Generalmente ci svegliavamo sempre dopo il primo quarto di stagione e a quel punto era sempre troppo tardi”.

Horner: competitività Red Bull nasce ben prima dell'inverno
Max Verstappen e Christian Horner, Red Bull

È pensiero comune sostenere che le nuove norme riguardanti il fondo delle vetture abbiano penalizzato maggiormente quei team, come la Mercedes, abituati ad utilizzare un angolo di rake molto basso. Credenza che il manager britannico ha cercato di screditare: “Credo sia una scusa conveniente per quelle squadre che lo affermano. Non si hanno delle evidenze reali di ciò. Da parte nostra abbiamo fatto un ottimo lavoro adattando la nostra vettura al meglio ai nuovi requisiti. Ciononostante, va detto che la Mercedes è ancora in possesso di una vettura in grado di vincere delle gare. Hanno ottenuto più pole position di noi e di conseguenza sono ancora la squadra da battere”.

Anche se Horner sembra avere le idee abbastanza chiare sull’argomento, resta ancora difficile poter affermare quale delle due vetture sia in possesso del pacchetto migliore al momento. Red Bull ha fatto dei progressi significativi durante l’inverno, questo è indubbio, altrimenti non sarebbe in questa posizione adesso. Una progressione, secondo il britannico, dovuta anche ad un altro fattore: una migliore comprensione delle gomme. “Finora siamo stati in grado di portare gli pneumatici nella corretta finestra di lavoro più rapidamente rispetto al passato. Mercedes, lo scorso anno, era in possesso della vettura migliore sotto questo aspetto. Ora invece siamo praticamente uguali. È un grande risultato aver colmato questa lacuna”.

Horner: competitività Red Bull nasce ben prima dell'inverno
Le Red Bull, RB16B, di Max Verstappen e Sergio Perez, Gp Azerbaijan 2021

Certo, fino al Gp d’Azerbaijan nessuno avrebbe avuto niente da ridire. Ma alla luce di quanto emerso e con le nuove direttive che entreranno in vigore proprio da questo Gp di Francia in materia di pneumatici (leggi qui per approfondire), bisognerà vedere se le due compagini potranno vantare un vantaggio così ampio sulla concorrenza alle loro spalle.

Piccolo excursus a parte, ovviamente impossibile per l’ex pilota automobilistico non riconoscere i meriti della power unit nell’ottimo avvio di campionato: “Non dobbiamo dimenticarci dell’ottimo lavoro compiuto da Honda. Anticipando il motore 2022 al 2021 hanno dato prova di tutto il loro valore. È stata un’impresa incredibile”. Il costruttore nipponico, lascerà la F1 al termine della stagione con la Red Bull che assumerà la responsabilità di gestire le ultime unità fornitegli attraverso la creazione del proprio reparto Powertrain. Una decisione decisamente non presa a cuor leggero che Horner ha così ulteriormente commentato: “Alcune persone ci ritengono dei pazzi, ma il progetto ha senso e per molte ragioni. La Honda ci ha autorizzato ad utilizzare le sue conoscenze tecniche e in più siamo riusciti ad ottenere lo stop allo sviluppo dei motori, nodo importantissimo per l’avviamento del nostro progetto”.

Horner: competitività Red Bull nasce ben prima dell'inverno
Un’immagine della Red Bull-Honda, RB16B, in uscita dal proprio box, Gp Azerbaijan 2021

Red Bull ora” prosegue il britannico “può diventare il primo produttore privato di motori dopo Cosworth. Potremo controllare il nostro destino mettendoci sullo stesso piano di Ferrari e Mercedes. Queste sinergie portano vantaggi. Finora siamo stati solo clienti. Con Honda abbiamo sperimentato per la prima volta il significato di essere una squadra ufficiale. È come quando passi dal volare in economy alla business class. Una volta che ci si abitua, non si vuole più tornare indietro. Pur di non farlo, saresti disposto a comprarti un jet privato”.

Come abbiamo detto, la battaglia tra Red Bull e Mercedes non si consuma solo in pista. Tra i tavoli della politica, la Mercedes è riuscita a portare a casa un’importante battaglia sul fronte delle ale posteriori flessibili. Soluzioni che saranno bandite a partire dalla Francia, con il conseguente adeguamento che avrà un impatto sensibile, oltre che sulle performance, anche sull’economia delle squadre, da quest’anno alle prese con il budget cap. “Un cambiamento regolamentare che ci verrà a costare circa mezzo milione di dollari. Spesa non preventivata ad inizio stagione. Dovremo cercare di recuperarlo attuando dei tagli allo sviluppo o allo staff”.

Una situazione al limite che potrebbe essere aggravata maggiormente nel caso di incidenti. “Se dovessimo mai trovarci a far fronte a delle spese impreviste, a causa di crash gravi, andremo incontro a dei seri problemi”. Da qui la sua proposta. “Questo porta alla luce un aspetto che andrebbe chiarito. All’interno del bilancio finale di stagione dovranno essere inclusi tutti i danni derivanti da un incidente? Se sei in lotta per il campionato e dovessi far fronte ad una situazione dove siano inclusi quattro o cinque incidenti gravi, ciò si andrebbe sicuramente a ripercuotere sullo sviluppo della vettura. È sportivamente giusto? Dovrebbe esserci una sorta di ‘assicurazione contro gli infortuni’”.

Horner: competitività Red Bull nasce ben prima dell'inverno
Max Verstappen, Red Bull, stagione 2021

Oltre all’aspetto tecnico non si poteva non guardare anche al gran lavoro compiuto da Verstappen in questo primo scorcio di stagione. Il duello tra l’olandese e Hamilton sta tenendo con il fiato sospeso i tifosi di tutto il mondo e Horner ne è assolutamente entusiasta: “In qualità di fan non potevo chiedere di meglio. Voglio vederli impegnati in un confronto serrato per scoprire chi è davvero il migliore. È come Federer contro Djokovic. Max costringe Lewis a ottenere il massimo da sé stesso. E viceversa. Il duello ha portato entrambi a fare un altro step. Si esibiscono ad un livello superiore rispetto agli altri”.

Su quello che sarà l’esito finale però giocheranno un ruolo importante anche i rispettivi compagni di squadra, come infine, il manager Red Bull ha opportunatamente sottolineato:Saranno cruciali. Bottas ha fatto un ottimo lavoro per la Mercedes nel corso degli anni. Uno scudiero leale. In Checo ora abbiamo un pilota che può fare lo stesso. Sta migliorando sempre di più. Ha mostrato una grande velocità in gara. Per quanto riguarda il sabato, ci dovrà solo lavorare ancora un po’ su. Se migliorerà anche quell’aspetto le nostre possibilità di successo aumenteranno. Difficoltà iniziali? Ogni auto si armonizza in modo diverso con le gomme. Queste auto sono estremamente complicate. Ci vuole tempo per capire cosa fare con l’auto per influenzare le gomme nel modo giusto. Ad eccezione di Carlos Sainz, tutti quelli che hanno cambiato volante nel corso dell’inverno hanno incontrato delle difficoltà”.


Autore: Marco Sassara – @marcofunoat

Foto: Formula Uno – Red Bull

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