giovedì, Novembre 21, 2024

Red Bull Ring: layout inverso giudicato non sicuro

Red Bull Ring: layout inverso giudicato non sicuro


Il Gp di Francia, che si terrà questo fine settimana, darà il via ad un trittico di gare consecutive composto appunto dal Paul Ricard e dal doppio appuntamento austriaco sul tracciato di Spielberg. Una soluzione anomala, se guardiamo alle precedenti stagioni, ma molto utilizzata lo scorso anno per far fronte alle criticità portate dalla situazione pandemica. Purtroppo la cancellazione dell’evento canadese (che si sarebbe dovuto disputare dall’’11 al 13 giugno) avvenuta lo scorso 28 aprile, aveva aperto le porte alla Turchia, costretta a sua volta però a rinunciare allo svolgimento della manifestazione soltanto due settimane più tardi, 14 maggio, a causa delle restrizioni imposte dal governo britannico sui voli in partenza verso questo territorio.

Ritrovarsi a dover prendere delle contromisure con delle tempistiche così ristrette ha portato nuovamente i vertici della categoria a scegliere di disputare due gare sullo stesso tracciato. Il layout del Red Bull Ring resterà invariato. L’unica differenza sarà data dalle mescole Pirelli, di uno step più morbide probabilmente in occasione del secondo weekend. Il costruttore di pneumatici deve rilasciare ancora una comunicazione ufficiale in merito.

Red Bull Ring: layout inverso giudicato non sicuro
Helmut Marko, detentore contratti dei piloti Red Bull

Intervenuto ai media austriaci, il consulente della Red Bull, squadra proprietaria del circuito di Spielberg, ha parlato della volontà di cercare di mescolare le carte in tavola proponendo alla FIA di utilizzare il tracciato nel senso di marcia opposto nell’arco di uno dei due appuntamenti e di come però le simulazioni effettuate abbiano portato a dover abbandonare l’idea per ragioni di sicurezza: “Assieme alla Federazione abbiamo valutato tutte le possibili soluzioni tali da permetterci di invertire il layout del Red Bull Ring. La proposta era quella di effettuare uno dei due Gran Premi d’Austria con una configurazione diversa rispetto a quella standard”.

“Purtroppo però, dai rilevamenti effettuati insieme a Michael Masi, sono emersi alcuni punti pericolosi ha ammesso Helmut Marko andandoli ad esporre. “In Curva-1, ad esempio, si sarebbe verificata una frenata estremamente pericolosa in un settore nel quale non sono previste delle protezioni speciali per il pubblico. In Curva-3 invece, a causa della conformazione del manto stradale, i piloti avrebbero dovuto affrontare una staccata cieca”. Mettere il circuito in sicurezza, afferma il Dottor Marko a concludere: Avrebbe richiesto delle modifiche troppo complesse per poter essere effettuate in soli sette giorni. Per questo abbiamo deciso di abbandonare l’idea”.


Autore: Marco Sassara – @marcofunoat

Foto: Formula Uno – Red Bull

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