F1. Segnali di vita. I monti, l’aria frizzante, il rapido mutar delle condizioni atmosferiche devono aver fatto ritornare a galla qualcosa di innato in Valtteri Bottas che, dopo il terzo posto nel GP di Stiria, si migliora con una piazza d’onore nel Gran Premio d’Austria. Evidentemente il feeling con Spielberg è totale. Sarà stato, forse, anche il rinnovo contrattuale di Lewis Hamilton a dare un’ulteriore spinta ad un pilota che si sta mettendo a totale disposizione del team con prestazioni non di certo scontate a causa di una monoposto, la W12, tutt’altro che regina della classe. Il boscaiolo esce rafforzato dal back to back. Cosa che potrebbe pesare nei programmi futuri della Mercedes che non ha ancora deciso se affidare l’altro sedile e George Russell la cui attesa si sta facendo snervante.
Il GP si Spielberg di F1 si disputerà con le seguenti temperature: 21°C aria, 35°C pista. Quando la vettura è in griglia iniziano le comunicazioni col muretto. Bottas chiede conto del meteo, Musconi avvisa che non è prevista pioggia se non qualche leggero “shower” dopo la del fine GP.
Caliamoci nell’abitacolo della Freccia Nera n°77 che scatterà con pneumatici a mescola media (C4) per il primo spezzone di gara. Questo è un aspetto importante poiché alle spalle del finnico, quinto in griglia, partono le Alpha Tauri di Pierre Gasly e Yuki Tsunoda, entrambe equipaggiate con Pirelli soft. Qualcosa che potrebbe dare extra grip allo scatto.
Dopo il formation lap troviamo la W12 nella sua piazzola di sinistra. Riccardo Musconi comunica che l’ultima vettura si è schierata. Parte la procedura. Allo spegnimento dei semafori lo scatto non è buono come quello delle tre vetture che precedono. Ma è comunque sufficiente a tenere a bada le due AT02. Gasly, all’approccio di Curva 3, prova ad approfittare di un Bottas guardingo che si tiene fuori dai guai.
Il tentativo è velleitario e la safety car, deliberata per l’incidente di Esteban Ocon, dà una mano al finnico che stava leggermente remando con le sue gomme medium. La vettura si sicurezza regola il plotone per due passaggi. Musconi, sempre molto preciso nelle sue comunicazioni al pilota (molto più dettagliato di quanto Bono lo sia con Lewis) avvisa che vi sono dei detriti nel luogo dell’impatto e di starne alla larga.
La ripartenza (giro 4) è un momento decisamente delicato. Verstappen compatta oltremodo il gruppo creando una sorta di ingorgo da orario di punta. Valtteri è cauto, si mette in posizione attendista, pronto a cogliere ogni opportunità. Preventivamente Musconi aveva imposto “Strat 5 to overtake“.
L’occasione si materializza nel blocco che a Curva 3 Norris fa su Hamilton che tentava la sortita vincente. Il campione del mondo è costretto ad alzare il piede per evitare guai e Valtteri, lanciato e in traiettoria ottimale, sfila all’esterno per conquistare la quarta piazza.
Ma non è finita qui perché nella piega sinistrorsa successiva Norris forza all’esterno Perez mandandolo sulla ghiaia. Manovra per la quale subirà la penalità di cinque secondi che sconterà ai box. Bottas è terzo ma è protagonista di una piccola sbavatura in ingresso curva che causa il bloccaggio dello penumatico: Hamilton si riaffianca e si prende immediatamente il maltolto andando a caccia del connazionale su McLaren.
Alla tornata n° 7 Musconi ragguaglia il suo pilota: il DRS è stato deliberato dalla direzione gara. In questa fase Hamilton è a portata di attacco, ma Valterri non tenterà la sortita stando alle spalle dei due inglesi.
Mentre è ciò accade arriva una comunicazione interessante. L’ingegnere suggerisce al pilota di usare la modalità “Magic“, quella che solitamente viene adoperata sotto regime di Safety Car, in Curva 6-7. Un modo per ricaricare in maniera più rapida la parte ibrida della power unit. Contestualmente comanda STRAT-8 per la componente endotermica.
Via via che il GP si dipana il gap il gap da Hamilton cresce.
Bottas si apre in radio per chiedere la conferma del “Plan A”. Musconi risponde affermativamente. Per ora la strategia è su una sosta. Siamo al giro 14 e contestualmente l’ingegnere ammonisce di chiudere il gap con chi precede. L’indicazione viene ripetuta subito dopo con annessa richiesta di balance check. E poi l’avviso che Norris è sotto investigazione. Valtteri, venuto a conoscenza di ciò, abbassa i tempi per cercare di ricucire lo strappo prima del pit stop.
Al giro 21 del GP di F1 c’è lo switch tra Hamilton e Norris. Quest’ultimo, avvisato della penalità, subisce l’attacco del connazionale. Bottas è sornione in questa fase perchè sa due cose: la prima è che deve guardare le spalle ad Hamilton non potendolo dunque attaccare se non in casi straordinari (che si verificheranno più avanti); la seconda è che, grazie ai 5 secondi che Lando sconterà durante il pit stop, potrà averne comodamente la meglio. Valtteri è sulla riva del fiume in attesa di eventi che gireranno, una volta tanto, a suo favore.
Quando Hamilton passa Norris, il distacco di Bottas da questo è di tre secondi. Bisogna limarlo per mettere in pratica il piano di soprasso. Musconi lo sa e arringa il suo pilota a spingere di più. Cosa che accade perchè il gap al pit è sotto i due secondi. L’ingegnere imolese, nei giri che precedono la fermata, si apre in radio e avvisa “Gap to Norris is good“.
Il pit stop arriva al passaggio 31. Mercedes replica la strategia McLaren. Da sottolineare che, tre giri prima, arriva la comunicazione di usare al massimo le gomme per chiudere ulteriormente la distanza dalla McLaren: “So push hard now”. Quando Norris prende la via della corsia, Bottas viene immediatamente richiamato: “Box, box, box, follow Norris if he’s boxing. Otherwise stay out. E immediatamente dopo, quando Lando entra: ” You follow Norris, brake balance for the line, clutch position shallow“.
Il sorpasso è compiuto. Da lodare stavolta la reattività della squadra nel cogliere un’opportunità d’oro e di mettersi in condizioni di giovarsi degli eventi che verranno. Bottas, con gomme hard, è ora terzo alle spalle di Hamilton che effettuerà la sua sosta al passaggio succedaneo. Il distacco cronometrico tra i due è di quasi sei secondi.
Non è dunque corretto asserire – come è stato fatto – che prima dei problemi al fondo della W12 n°44 Bottas alitasse sul collo di Hamilton.
Dall’immagine precedente si evince anche il margine che Valtteri aveva su Norris al giro 33. Ossia quando Max Verstappen effettua il suo cambio gomme. Il gap è di tre secondi e dà una certa sicurezza al finnico. Ma improvvisamente il passo di Hamilton inizia a crollare determinando un effetto tappo che si riverbera sulle distanze cronometriche. Da qui scaturisce la decisione di imporre a Hamilton un team order per non compromettere la corsa alla seconda piazza.
Vediamo come si sono svolti i fatti. In sette giri Bottas “mangia” tre secondi al suo compagno di squadra che fa sempre più fatica a tenere in pista una monoposto diventata quasi inguidabile. Al passaggio 35 arriva una comunicazione molto importante: “Stai lontano dall’uscita di curva 10, Lewis ha subito danni in quella curva“. E’ questo il momento che segna le gare dei due alfieri Mercedes.
Nei giri in cui Valtteri chiude il delta temporale con Hamilton, Musconi continua a ripetere di tenere sott’occhio le temperatura della gomma posteriore sinistra. E sottolinea “Keep away from curb at 9-10“. Bottas risponde “I’m happy with my tyres“.
Al giro 41, quando ne mancano 30 alla fine della gara, il distacco è sotto i due secondi. C’è contatto visivo e Bottas annusa la possibilità di sorpassare. Ma Musconi, per il momento, spegne gli entusiasmi: “Lewis is damage, but you can’t race“. In soldoni: mantenere le posizioni.
La la situazione precipita rapidamente: quando Bottas è negli scarichi di Lewis aumenta giocoforza i tempi e Norris si incolla al diffusore della Freccia Nera n°77. E’ il momento in cui il muretto decide lo switch strategico: dare strada libera al finnico per evitare una doppia beffa stante la super velocità in rettilineo della McLaren che può godere anche del DRS.
Poco dopo l’indicazione: “Chiudi il gap con Lewis“. E poi: “Free to race to Lewis“. A cui segue un emblematico “Invert the car“. E’ l’ordine di scuderia che sancisce lo switch.
Dopo che la manovra è andata a buon fine, Musconi non fa riferimento alla posizione di Max Verstappen che è davanti di una distanza siderale.
La premura dell’ingegnere è quella di tenere Norris a debita distanza. E infatti si apre in radio dicendo “Build the gap“. Per poi avvisare che Hamilton e ai box per la sua seconda sosta.
Mancano 18 giri e da questo momento sino al temine non vi saranno scossoni particolari. La seconda sosta di Verstappen è un proforma per fargli mettere ulteriormente al sicuro il giro più veloce che era già nelle sue mani. Si tratta di passaggi di gestione del materiale in cui si controllo il distacco su Norris che è di relativa sicurezza.
Il GP termina con un piccolo sussulto. Durante l’ultimo giro, quando Musconi ammonisce che ci sono bandiere blu scaturenti da un terzetto di auto in lotta, Raikkonen fa un errore abbastanza grossolano sbattendo fuori Sebastian Vettel. Succede tutto sotto gli occhi del finnico che per fortuna è a debita distanza per evitare guai.
E’ l’ultimo momento di tensione, Valtteri Bottas ottiene un ottimo secondo posto che, insieme alla terza piazza del GP di Stiria, lo rilanciano nella classifica piloti e lo tirano fuori dal tourbillon di critiche nel quale era finito. Musconi si apre in radio e dice “Really, really good job“. “Thank you guys” la risposta del finnico che percorre lentamente il giro di rientro per andarsi a godere un meritatissimo podio.
Non è una rondine a far primavera, ma le prestazioni del pilota di Nastola sembrano in sensibile crescita. Con un rinnovo ancora in ballo e con un compagno di squadra che spinge affinché venga prolungato il contratto bisogna proseguire su questa strada. La lotta al titolo piloti è sempre più complessa per Mercedes, ma le speranze per l’iride costruttori sono ancora intatte. E sappiamo quanto i secondi siano determinanti in questo cammino. A Silverstone, tra due week end, debutterà la Sprint Race oltre al nuovo pacchetto tecnico preannunciato da Toto Wolff. E’ l’ultima occasione per gli anglo-tedeschi di rimettere in piedi un mondiale claudicante.
F1-Autore: Diego Catalano – @diegocat1977
F1-Foto: F1TV