Siamo giunti al decimo appuntamento stagionale. Ancora due weekend e per la F1 arriverà il momento di concedersi un po’ di riposo. Tuttavia, è ancora presto per pensare a mare, lettini e ombrelloni. Per il paddock è tempo di andare a Silverstone e soprattutto di sperimentare il format della sprint race (di cui troverete una guida completa cliccando qui). Sarà un fine settimana anomalo, o forse è meglio dire, diverso. Le qualifiche si terranno venerdì, avremo una gara sprint al sabato e ovviamente il Gp vero e proprio alla domenica.
Avere una sola ora a disposizione prima delle prove ufficiali renderà molto complicato individuare l’assetto ottimale per affrontare adeguatamente l’intero weekend. In tal senso, con due impegni su tre improntati sulla distanza, più che puntare sulla qualifica, molti team dovrebbero indirizzarsi su un set-up decisamente più da gara. O almeno, questo sembra essere il pensiero sul quale concordano la maggior parte degli addetti ai lavori.
Pirelli porterà delle mescole posteriori di nuova costruzione, più solide, ma con comportamento molto simile a quelle utilizzate già all’inizio dell’anno. La nomination vede: Hard C1, Medium C2 e Soft C3. Le più dure del lotto. Non poteva essere altrimenti dal momento che il tracciato di Silverstone è uno dei più provanti per gli pneumatici (non a caso il Gp di Gran Bretagna 2020 fu teatro di un altro ‘spettacolare’ finale caratterizzato dalla vittoria di Hamilton giunto al traguardo, praticamente su tre gomme). Da questo punto di vista costituirà un ottimo banco prova per le nuove specifiche portate dalla casa della P Lunga.
Il fine settimana britannico sarà anche caratterizzato da un’elevata presenza di pubblico sugli spalti. Attese ben 140’000 persone. Una folla che donerà al tracciato una cornice unica che andrà a fornire ulteriore spinta ai padroni di casa: parliamo indubbiamente di Hamilton (Mercedes), ma anche dei due formidabili talenti Norris (McLaren) e Russell (Williams).
Anteprima Gp Inghilterra 2021: orari e televisione
Anteprima Gp Inghilterra 2021: layout
Quando nel 1942 fu tracciato il perimetro dell’aeroporto della Royal Air Force di Silverstone, nel Northamptonshire, non si poteva avere idea che quello sarebbe stato il layout che avrebbe permesso di dare vita alla prima vera e propria gara automobilistica della storia. Successivamente fu teatro anche di un altro storico evento, quando il 13 maggio del 1950 andò ad ospitare il Gp che inaugurò la prima stagione del Campionato del Mondo di F1. L’edizione fu vinta da Nino Farina, davanti a Luigi Fagioli e Reg Parnell, tutti e tre al volante di una Alfa Romeo.
La pista si compone di 18 curve (10 a destra, 8 a sinistra) dislocate su un percorso di 5,891 km. Si tratta di una delle più complete a livello tecnico, con i tratti ad alta percorrenza intervallati da zone più guidate. Il rapido cambio di direzione iniziale conduce ad un filotto di curve lente (3-4-5) che pone di fatto fine al primo settore.
Al termine del Wellingtone Straight si effettua la frenata più impegnativa del T2, dove generalmente si ha anche l’opportunità di assistere alle maggiori opportunità di sorpasso in gara. La Luffield (curva-7) funge un po’ da trampolino di lancio verso la parte più veloce del circuito, composta dalla Copse, e dalla sequenza più amata dai piloti: Maggots, Becketts e Chapel.
Uscendo da Curva-14 si entra nel lunghissimo Hangar Straight e conseguentemente anche nel terzo settore. La Stowe, una piega a destra da percorrere a media velocità porta alla staccata di curva-16, e al tratto conclusivo del tacciato, anche questo teatro in passato di molte belle battaglie. Il giro termina in uscita dalla Club arrivando nuovamente sul rettifilo dei box ridenominato nel dicembre scorso Hamilton Straight (prima conosciuto come International Pits Straight) come riconoscimento ai risultati ottenuti nella stagione 2020 dal pilota britannico della Mercedes.
Anteprima Gp Inghilterra 2021: aerodinamica e DRS
Anche se poter contare su un buon livello di downforce è essenziale per affrontare al meglio la sequenza di curve veloci che caratterizza il secondo settore, possiamo comunque considerare quello di Silverstone come un tracciato da medio carico aerodinamico. Questo perché, oltre ad avere un’alta percorrenza in curva, la vettura dovrà anche dimostrare di avere una buona velocità di punta nei 5 ben definiti tratti rettilinei che troviamo lungo il tracciato. L’altro aspetto del quale i tecnici dovranno senz’altro prendersi cura è la trazione, caratteristica da far valere nel tratto più guidato della pista.
I piloti potranno andare ad usufruire dell’ala mobile soltanto in due circostanze. Fare uso del DRS sul Wellington Straight (tra Curva-5 e 6) garantirà un incremento di velocità di circa 12 Km/h, con il delta che salirà fino a 14 Km/h in corrispondenza dell’Hangar Straight. Data la conformità del tracciato, le opportunità di maggior sorpasso si concentreranno maggiormente in prossimità della staccata di curva-6, una delle più poderose dell’evento.
Anteprima Gp Inghilterra 2021: power unit
Dopo esser stato sottoposto ad uno stress particolarmente importante in Austria, l’endotermico sarà chiamato a sostenere un ulteriore sforzo anche in Gran Bretagna. Pista in cui il pedale dell’acceleratore risulterà totalmente schiacciato per circa il 70 % della tornata. Inoltre, dalla relazione peso-potenza deduciamo anche come il tracciato sia molto sensibile sotto questo aspetto: poter contare su 10 Cv in più o in meno permetterà di guadagnare o perdere circa 0’’18 al giro rispetto ai rivali.
Anche l’ibrido risulterà abbastanza provato. Come vedremo nella sezione destinata a Brembo, non sarà certo l’MGU-K a portare i maggiori benefici in termini di recupero di energia elettrica: solamente 754 Kj a fronte dei 4.195 Kj complessivamente usufruibili nel corso di ogni tornata. Sono dunque 3.441 i Kj che sarà possibile ottenere attraverso l’MGU-H, ovvero sfruttando l’entalpia dei gas di scarico. In termini cronometrici, tale energia prodotta fornirà un guadagno di 3,1 secondi al giro con 14 km/h aggiuntivi nella velocità di punta.
Anteprima Gp Inghilterra 2021: carburanti e trasmissione
Nonostante l’impegno mediamente elevato per la power unit, il circuito di Silverstone non risulterà particolarmente esigente in termini di consumi. Comunque, considerando che 10 Kg equivalgono a circa 0,15 secondi al giro, alcuni team potrebbero prendere in considerazione l’ipotesi di imbarcare meno carburante di quanto preventivato sperando in una Safety Car o andando poi a riportarsi nella situazione ottimale tramite tecniche come quella del lift and coast.
Questo ovviamente per quanto riguarda l’evento tradizionale della domenica. Nella sprint race del sabato invece, anche se qualcuno potrà decidere di non prendersi grandi rischi, alla base della strategia di gara, per affrontare quei 100 km in programma non può che esserci soltanto un pensiero: attaccare. Grazie ad una prevalenza di rettilinei e curve veloci, il tracciato si aggiudica il primato, tra quelli presenti in calendario, per essere il meno impegnativo per quanto riguarda l’uso della trasmissione: sono circa 1700 i cambi di marcia che vengono effettuati durante la gara.
Anteprima Gp Inghilterra 2021: impianto frenante
I tecnici Brembo inseriscono Silverstone nella categoria di piste scarsamente impegnative per i freni. Con un indice di difficoltà pari a 2, su una scala di valori che va da 1 a 5, vede registrare il livello più basso tra gli eventi attualmente presenti all’interno del campionato di F1. A causa della posizione geografica e anche delle condizioni meteo, spesso difficili, l’elemento di maggiore rischio per la gara sarà costituito dalla smaltatura del materiale d’attrito.
Nonostante il layout si srotoli su 5’891 metri i piloti ricorreranno all’utilizzo del pedale del freno in 7 occasioni, con la decelerazione che supererà i 2,8 G e una forza di 55 Kg solamente in 3 di queste. L’impianto entrerà in funzione per un totale di 12,6 secondi al giro, circa il 15% della durata totale del Gp. Dall’inizio della gara fino alla bandiera a scacchi, ogni pilota sarà chiamato ad esercitare una forza complessiva di 30 tonnellate: circa la metà rispetto agli appuntamenti di Imola e Monaco, dove rispettivamente si sono raggiunti carichi pari a 58,5 e 62 tonnellate.
Delle 7 frenate in questione, 2 vengono classificate come molto impegnative, 1 a media difficoltà, con le altre 4 definite leggere. La più complessa è la staccata che i piloti andranno a portare alla Curva-3. Uscendo da Curva-1 e 2 ancora in piena accelerazione, le auto rallenteranno da una velocità di circa 320 km/h fino ai 125 Km/h in soli 2,37 secondi e 130 metri. La forza che verrà esercitata sul pedale sarà di 150 Kg, la quale comporterà una decelerazione di 4,8 G.
Anteprima Gp Inghilterra 2021: Ferrari, cruciale la gestione gomme
L’introduzione della sprint race e le nuove mescole Pirelli garantiranno ai team più reattivi di avere la meglio sulla concorrenza. Un fine settimana in cui aver tratto delle giuste considerazioni al simulatore prima di arrivare in pista potrà senz’altro fare la differenza. Mettere le ruote sull’asfalto con un buon assetto di base permetterà di trovare subito il ritmo e di avere un vantaggio netto sugli avversari. Probabilmente con questo format, la qualifica perderà un po’ del suo significato. Vi sarà modo di porre rimedio al risultato ottenuto venerdì sera attraverso la mini-gara del sabato ed è per questa ragione alcuni team potrebbero optare per un assetto che vada a promuovere maggiormente il ritmo della vettura con carico di carburante a bordo, piuttosto che non il contrario.
Nonostante l’impegno della power unit sia da considerarsi abbastanza importante, impossibile non ricordare come lo scorso anno Ferrari uscì dal doppio appuntamento britannico con un bel bottino di punti in tasca: anche se il miglior risultato di Vettel fu un decimo posto, Leclerc ottenne due buone performance riuscendo a chiudere in terza posizione il Gp di Gran Bretagna e in quarta quello del 70esimo Anniversario. Sull’esito del primo ha certamente influito la foratura rimediata da Bottas a pochi giri dal termine, ma si può affermare, che senza quell’inconveniente, per la Ferrari #16 sarebbero maturati comunque due buoni quarti posti.
Il Cavallino lo scorso anno aveva puntato su un assetto più scarico per sopperire alle carenze prestazionali lato motore (cosa che mandava Vettel spesso in difficoltà). Decisioni che potrebbero essere intraprese anche per affrontare anche l’evento 2021. Tuttavia, come detto, bisognerà cercare di curare maggiormente il passo gara e soprattutto la gestione delle gomme. Nonostante il buon rendimento austriaco, il lavoro nel corso della sessione di FP1, per la squadra di Maranello dovrebbe tornare a ruotare proprio attorno a questo aspetto: l’obbiettivo dev’essere quello di evitare il ripetersi di una situazione come quella a cui si è assistito in Francia.
Le parole riferite da Binotto al termine del doppio appuntamento di Spielberg non lasciavano trasparire però nulla di buono in merito (leggi qui). Il tracciato di Silverstone è famoso per mettere alla frusta l’assale anteriore e sappiamo come questo non sia certo un punto di forza della SF21 al momento.
Motivazione extra: la squadra del Cavallino si prepara a celebrare la ricorrenza dei 70 anni dal suo primo successo in F1. Un importante evento nella storia della Scuderia che darà a piloti e tecnici un’ulteriore carica per il weekend.
Anteprima Gp Inghilterra 2021: Mercedes, ora o mai più
Dopo la serie di 5 vittorie consecutive inanellate dalla Red Bull, il team campione in carica arriva in Gran Bretagna con un solo obbiettivo: riprendersi ciò che è suo. I tecnici di Stoccarda hanno annunciato l’introduzione di alcuni aggiornamenti per l’evento di casa (definiti quest’oggi di ‘piccola‘ entità dal team principal Toto Wolff), ma non è assolutamente scontato il fatto che la squadra possa riuscire a coglierne immediatamente tutti i benefici. Avere solo un’ora di prove libere prima delle qualifiche non permetterà al team di compiere tutte le consuete valutazioni, ed è forse anche per questo che Hamilton, nei giorni scorsi aveva deciso di tornare a lavorare al simulatore.
La RB16B ha mostrato di avere un buon telaio e un gran motore, quindi non si attendono particolari difficoltà da parte sua. Le curve veloci dovrebbero essere un punto a favore della Mercedes, ma tutto lascia pensare che potremmo assistere ad una lotta molto serrata tra le due compagini. Di certo, vedere Verstappen imporsi su Hamilton anche al termine di questo appuntamento, a prescindere dal margine, garantirebbe alla Red Bull non solo di dilatare la forbice in classifica, ma anche di assestare un bel colpo sul piano psicologico al team campione del mondo. Staremo a vedere.
Autore: Marco Sassara – @marcofunoat
Foto: Formula Uno – Ferrari – Red Bull – Mercedes – Brembo