Per la scuderia Alpine, durante gli ultimi round del mondiale di F1, qualcosa è cambiato. A Enstone è stato realizzato un gran lavoro di comprensione sulla vettura, per cercare di saltare le buone caratteristiche della A521 e, allo stesso tempo, cercare di nascondere qualche “difetto”. Ciò malgrado, d’altronde come il resto delle scuderie, i tecnici della scuderia transalpina debbono concentrarsi fortemente verso la prossima stagione. Sotto questo aspetto infatti, la necessità di farsi trovare pronti verso questa nuova era della F1 impera.
A tal proposito, il direttore esecutivo di Alpine F1 Marcin Budkowski, non nasconde le problematiche legate a questo doppio lavoro, sottolineando come le ultime norme lograte alle flessioni abbia senza dubbio complicato la questione, sia dal punto di vista organizzativo che da quello meramente economico.
“Ci stiamo dedicando molto al progetto dell’auto 2022. Sulla monoposto attuale stiamo ancora lavorando su qualche piccolo componente, ma il lavoro in galleria del vento è stato completamente dedicato alla vettura che vedremo in pista il prossimo anno. Purtroppo le direttive riguardanti la flessione delle ali posteriori, ci ha costretto a spendere parecchie risorse e denaro, in quanto abbiamo bisogno di un’ala per ogni livello di carico aerodinamico.“
“Abbiamo progettato le nostre appendici seguendo le regole, ed infatti hanno superato tutti i test. Adesso, invece, dobbiamo spendere altri soldi per omologarle ai nuovi requisiti. Le performance della nostra vettura non sono cambiate, ma avremmo potuto dedicare più tempo al progetto del prossimo anno. La FIA può cambiare i test quando vuole, ma su di noi questa scelta ha avuto un impatto non indifferente“.
F1-Autore: Redazione FUnoAT
F1-Foto: Alpine