Il secondo appuntamento austriaco si svolge quasi tutto secondo previsione. Si registra un incremento delle soste a causa della nomination più morbida effettuata dalla Pirelli rispetto al Gp di Stiria: alcuni piloti rinunceranno alla sosta unica nonostante il mancato utilizzo della mescola Soft. Vedremo però perché. Alla fine tra le colline di Spielberg non ha piovuto neanche stavolta. La pioggia è stata una minaccia costante in questi ultimi due weekend austriaci, ma tale è rimasta. Giusto poche gocce durante la sessione di FP2, per il resto, cielo coperto e temperature basse (pista sui 32°C) sono state le condizioni presenti in pista all’inizio della gara.
Gp Austria 2021 – Analisi Strategica: Pirelli
Max Verstappen è riuscito ad ottenere la vittoria da assoluto dominatore al Red Bul Ring: la terza consecutiva. Il pilota olandese è partito con pneumatici Medium prima di passare ad Hard per effettuarvi gli ultimi due stint di gara. Gli altri due piloti a podio: Valtteri Bottas (Mercedes) e Lando Norris (McLaren) hanno invece effettuato una sola sosta M-H. La stragrande maggioranza della griglia ha scelto di iniziare il Gran Premio con pneumatici a mescola Medium.
Solo quattro di loro sono partiti con le Soft (i due Aston Martin e i due AlphaTauri), mentre Carlos Sainz Jr (Ferrari) e Kimi Raikkonen (Alfa Romeo) hanno utilizzato la Hard. Durante la gara abbiamo assistito ad un mix di strategie a una e due soste. La tattica a doppio pit è stata scelta da 8 dei 19 piloti giunti al traguardo, di cui 2 di questi all’interno della Top-4. Le temperature sono state notevolmente più basse rispetto a ieri. La gara è iniziata sotto un cielo nuvoloso con 24 gradi aria e 32 gradi di temperatura della pista.
Mario Isola, responsabile F1 e car racing Pirelli, ha così commentato l’esito del Gran Premio: “La scelta di differenziare le nomination ha portato a due gare molto diverse in Austria e di questo ne siamo felici. Le temperature della pista sono state notevolmente più basse rispetto a quelle delle qualifiche, il che ha ovviamente influito sull’usura e sul degrado degli pneumatici, favorendo l’utilizzo delle mescole più morbide e prolungando la durata degli stint. Questo ci ha permesso di avere un buon mix di strategie a una e due soste; con quella ad una sosta che ha richiesto un certo impegno nella gestione degli pneumatici, mentre quella a due soste si è rivelata essere la strategia vincente”.
“Congratulazioni a Max Verstappen e Red Bull per la perfetta gara di oggi in cui, grazie al ritmo elevato che sono riusciti a mantenere, hanno potuto effettuare due soste restando sempre al comando” ha concluso Isola complimentandosi con i vincitori della gara. “Pirelli si fermerà ancora qualche giorno al Red Bull Ring per effettuare i due giorni di test di sviluppo (martedì e mercoledì), in programma, dei pneumatici da 18 pollici per il 2022 assieme ad AlphaTauri”.
Gp Austria 2021 – Analisi strategica: tutto secondo i piani, o quasi…
L’appuntamento austriaco ha avuto, come da previsione, un incremento delle soste. Tuttavia non nei numeri sperati se andiamo a fare un confronto con l’evento risalente ad una settimana fa: 27 contro 23. Una differenza irrisoria che però è giustificata da temperature significativamente diverse tra le due gare. Il primo evento è stato caratterizzato da una pista piuttosto calda sui 47°C, mentre ieri, a causa del cielo nuvoloso, le condizioni ad inizio gara parlavano di 32°C d’asfalto. Ciò ha permesso ai piloti di condurre degli stint più lunghi, specialmente con la Media C4 (Soft nel corso del primo dei due weekend) che con Leclerc e Schumacher è arrivata a percorrere una distanza di 34 giri, rendendo possibile la strategia ad una sosta.
Sono quattro le strategie utilizzate in gara. Andiamo a scoprirle nel dettaglio.
Gp Austria 2021 – Analisi strategica: la C5 obbliga alla doppia sosta
Tutti i partenti su mescola Soft C5, sono stati chiamati (come da previsione) a dover effettuare un doppio pit stop. S-H-H la strategia utilizzata da Gasly (AlphaTauri), Tsunoda (AlphaTauri), Stroll (Aston Martin) e Vettel (Aston Martin) per portare a termine i 71 giri previsti. Obbligati ad utilizzare questa mescola per averci ottenuto il passaggio in Q3, soltanto Pierre vi riuscirà ad arrivare a punti (da sesto a nono). Il francese, come gli altri, paga ovviamente il tempo perso per il pit extra e il ritmo non a livello degli avversari nel corso del primo stint. Nell’economia della gara determinanti i sorpassi nei confronti di Giovinazzi e Latifi, una volta montato il primo treno di gomma Hard. Cosa che non riuscirà ad esempio fare agli altri, portandoli a subire l’overcut da parte del gruppo partente su gomma Media.
Menzione per Vettel. Il tedesco aveva condotto tutto sommato una buona gara. 11° in griglia a causa della penalità per aver ostacolato Alonso (Alpine) durante la sessione di Q2, il tedesco avrà un buono scatto e al riavvio dal regime di Safety Car al 4° giro (resasi necessaria per il contatto tra Esteban Ocon e Antonio Giovinazzi alla prima tornata, il francese sarà subito costretto al ritiro), complice anche l’uscita sulla ghiaia di Sergio Perez, si ritroverà in 8° posizione, in piena lotta con i suoi pari strategia.
Nonostante Stroll riesca a mantenere la posizione nei suoi confronti tramite l’undercut, Sebastian riuscirà a superarlo subito in pista (19° giro), per poi avere la meglio di Tsunoda fermandosi con 2 giri d’anticipo per montare la Hard. Fatale all’ultimo passaggio il tentativo di sorpasso su Raikkonen in curva-5 per la 12° posizione. Il finlandese, distratto dalla battaglia con Russell non vede il tedesco e lo colpisce. Sebastian terminerà la sua gara con un DNF. Anche se non sarebbe riuscito ad arrivare comunque a punti. Resta una bella prestazione la sua.
Gp Austria 2021 – Analisi strategica: M-H la soluzione migliore
Grazie alle basse temperature, si comprende presto che si sarebbe riusciti a terminare la gara transitando una sola volta in pit lane. Tale tattica si rivelerà anche la migliore, perché permetterà di concludere la gara nel minor tempo possibile. La dimostrazione è Verstappen, il quale conquisterà la vittoria con un gap di 18’’ su Bottas utilizzando la strategia M-H-H. Al momento della seconda sosta Max aveva 27’’ di vantaggio sul finnico e il margine sarebbe sicuramente continuato ad aumentare se non avesse deciso di montare un treno supplementare di Hard. Vedremo le ragioni di tale scelta nel prossimo paragrafo.
9 i piloti che sceglieranno di concludere la gara passando dalla media alla dura: Bottas (Mercedes), Norris (McLaren), Perez (Red Bull), Ricciardo (McLaren), Leclerc (Ferrari), Alonso (Alpine), Russell (Williams), Latifi (Williams) e Schumacher (Haas). Il finnico alla guida della W12 riuscirà ad avere la meglio di Norris sfruttando la penalità di 5’’ (ricevuta per aver spedito Perez sulla ghiaia nel corso del 4° giro) che il britannico andrà a scontare al momento del primo pit stop. Valtteri giungerà secondo al traguardo dopo aver ricevuto l’ordine di superare Hamilton alle prese con problemi derivanti da una perdita di carico aerodinamico (52° passaggio). Anche Lando riuscirà a sfruttare al meglio le difficoltà del campione del mondo in carica ottenendo un ottimo podio.
Tra coloro che riescono a sfruttare al meglio detta strategia vi è decisamente Fernando Alonso. Il pilota Alpine, scattato 14° e ritrovatosi 15° alla ripartenza dalla SC alle spalle di Raikkonen, metterà in atto una strategia impeccabile, che potremmo definire di ‘attesa’. Lo spagnolo, riuscirà a terminare la gara in 10° posizione effettuando un solo sorpasso, quello che impedirà a George Russell (Williams) di conquistare i suoi primi punti con e per la squadra, nel corso del 67° giro (davvero un peccato per il britannico, autore di una grandissima prestazione, impossibile per lui resistere a Fernando). Evidenza che è possibile osservare anche dal lap chart (riportato subito sopra). Il pilota di Oviedo riuscirà ad avere la meglio di Raikkonen grazie ad un undercut di 6 giri (il finnico partiva con gomma Hard) e a sopravanzare Tsunoda, Stroll e Vettel grazie ad una miglior strategia.
Gp Austria 2021 – Analisi strategica: L’undercut avrebbe salvato Charles?
Di Charles ne abbiamo già parlato nel resoconto e avrete certamente modo di approfondire il discorso nell’analisi onboard a lui dedicata. Ovviamente, sul risultato finale incidono pesantemente le due uscite sulla ghiaia nel tentativo di superare Sergio Perez. Ieri la Ferrari ha dimostrato di aver un buon passo e se i sorpassi fossero andati a buon fine adesso staremmo utilizzando ben altre parole per commentare la gara del monegasco.
In molti si stanno chiedendo se gli strateghi del Cavallino avrebbero dovuto permettere a Leclerc di cercare di superare Ricciardo e al contempo difendere la posizione (conquistata con un gran sorpasso nel corso del 14° passaggio in Curva-4) su Perez andando ad effettuare un undercut che sarebbe dovuto arrivare presumibilmente all’inizio del 29° passaggio. Daniel è rientrato il giro successivo.
A quel punto sarebbero mancati 43 giri alla conclusione dell’avento e Charles li avrebbe affrontati su gomma Hard. Amministrare le gomme non sarebbe dovuto essere un problema dal momento che Sainz ve ne ha percorsi addirittura 48 con questa mescola. Ovviamente però in quel momento non lo si sapeva, quindi la Ferrari ha preferito allungare per poter contare su gomme più fresche nel finale. Non si può certo incolpare la squadra per quanto accaduto in pista in seguito alla loro decisione. Purtroppo le gare a volte vanno così. La cosa positiva è che il ritmo c’era (qui l’approfondimento) e senza quegli episodi, o con una chiamata più celere da parte del box, forse adesso staremmo commentando due Ferrari in quinta e sesta posizione. Forse…
Gp Austria 2021 – Analisi strategica: Ancora la C3 la chiave della gara di Sainz
Solamente due i piloti che hanno deciso di montare la Hard alla partenza: Carlos Sainz Jr (Ferrari) e Kimi Raikkonen (Alfa Romeo). Abbiamo già visto parlando di Vettel quello che è stato l’epilogo della gara del finnico: 15° al traguardo davanti a Nicholas Latifi a seguito delle penalità arrivate al termine del Gran Premio (qui l’approfondimento). Per lo spagnolo della Ferrari si è trattato di un primo stint molto lungo. Carlos paga subito in partenza lo scotto della mescola dura perdendo delle posizioni, arretrando da 10° alla 13° posizione.
L’unico sorpasso che riuscirà a compiere è quello ai danni di Russell nel corso del 12° giro. Il madrileno impiegherà qualche tornata prima di riuscire a sfruttare al meglio le Hard. Per un momento ha anche pensato che si fosse intrapresa una strada sbagliata a causa del poco grip che riuscivano a generare queste mescole (leggi qui le sue considerazioni in merito). Avuta la meglio di George, Carlos si mette negli scarichi di Leclerc e seguendo da vicino il gruppetto capitanato da Ricciardo fino alle rispettive soste. Una volta che anche Charles decide di rientrare ai box, lo spagnolo ha pista libera e può impostare il suo ritmo.
Ovviamente, il passo anche se buono, risulta peggiore di quello di Daniel, Sergio e del compagno di squadra. La mescola Hard nuova è più performante in questa fase. Allungare il primo stint però gli permetterà di avere la meglio di tutti i piloti scattati al via su mescola Soft, tra loro anche Gasly, che al momento della sosta di Carlos (49° giro) aveva da poco effettuato il secondo pit andando a ricoprire la 12° posizione. Ad essere giusti lo spagnolo tornerà in pista nono alle spalle di Tsunoda, ma impiegherà davvero pochissime curve per avere la meglio del nipponico e mettersi in P8 a 8’’5 da Charles.
A venti giri dal termine inizia il recupero. Il passo sulle Medie, molto fresche grazie alla sosta attardata, è migliore dei competitor su Hard. Così una volta raggiunto Leclerc, il madrileno otterrà subito il pass del team per superarlo e cercare di guadagnare la posizione su Ricciardo. Cosa che accadrà al 70° giro e gli permetterà di restare sotto i 10’’ da Sergio Perez (il quale superando la McLaren nel corso del 52° passaggio aveva tentato di costruirsi un gap tale da riuscire a mantenere la 5° posizione finale nonostante le penalità). Una strategia perfetta e concretizzata da Sainz con la 5° piazza finale. Un risultato di cui sia lo spagnolo che la Ferrari possono gioire. Essersi messi dietro una Red Bull è qualcosa che andava oltre le più rosee aspettative.
Gp Austria 2021 – Analisi strategica: un’inusuale doppia sosta…
Per ultimo andiamo a trattare il doppio pit effettuato da Max Verstappen (Red Bull), Lewis Hamilton (Mercedes), Antonio Giovinazzi (Alfa Romeo) e Nikita Mazepin (Haas). Strategia M-H-H per loro. L’italiano ha deciso di andare su questa tattica quando alla prima curva, complice il contatto con Ocon, decide di approfittare della SC per montare la gomma Hard. Per i piloti di testa invece il discorso non è volto a fini prettamente strategici. La seconda sosta scaturisce dalla volontà di cercare di realizzare almeno il giro veloce del Gp.
Dopo esser stato superato da Bottas e Norris (53° tornata), Lewis decide di tornare ai box per montare un treno aggiuntivo di Hard e chiedere una modifica all’incidenza dell’ala alla ricerca del bilanciamento aerodinamico perso in dei passaggi troppo aggressivi sui cordoli. Hamilton sembra in grado di riuscire ad andare per il giro veloce, così Verstappen, 7 tornate più tardi, avendo un discreto margine su Bottas, decide di andare anche lui a dotarsi di un treno nuovo di Hard. Il che gli permette di vincere la gara in scioltezza e di ottenere il punto addizionale mettendo a segno un imprendibile 1’06’’200.
Con la vittoria di ieri, l’olandese ha portato il vantaggio a 32 lunghezze. Lasciare l’Austria con una gara jolly nei confronti del britannico è più di quanto Max avesse sperato.
Gp Austria 2021 – Analisi strategica: considerazioni
Infine, proprio come accaduto una settimana fa abbiamo visto che a parità di scelta tattica, l’undercut ha avuto gli effetti maggiori sull’esito della gara, tant’è che oggi si critica la Ferrari per aver aspettato troppo per richiamare Leclerc ai box. Da parte mia, come ho spiegato in precedenza, non me la sento di contraddire la posizione del team. Il ritmo per fare bene c’era.
L’overcut ha funzionato nel caso di Ricciardo- Perez-Leclerc e Sainz, nei confronti dei partenti su gomma Soft. Questo anche perché Tsunoda, Stroll e Vettel non sono stati però capaci di sfruttare al meglio la Hard per liberarsi velocemente di Giovinazzi e Latifi come fatto da Gasly. Non è un caso se il francese sia riuscito ancora una volta ad andare a punti nonostante dotato della strategia peggiore in assoluto ieri.
Autore: Marco Sassara – @marcofunoat
Foto: Formula Uno – Mercedes – Ferrari – Red Bull – Aston Martin – McLaren – AlphaTauri – Pirelli