Charles Leclerc entra nel club dei piloti di F1 premiati con il Trofeo Bandini. Il prestigioso riconoscimento è stato consegnato a Maranello e non nella storica sede di Brisighella, ma la sostanza rimane intatta, specialmente per il monegasco, che si dice onorato per essere stato scelto. “Questo trofeo rappresenta tanto e ne sono consapevole. Sono onorato di ricevere questo premio, che dal 1992 a oggi, è stato vinto anche da sette campioni del mondo. Speriamo quindi che sia di buon auspicio per il futuro.“
Charles continua il suo discorso esprimendo un consapevole realismo e un sincero disincanto. Conscio della situazione vissuta dalla Rossa, tutt’altro che rosea, ammette le difficoltà presenti, ma confida nel futuro. “Per quanto mi riguarda so che c’è ancora tanto lavoro da fare. In questo momento stiamo facendo fatica, ma noi diamo sempre tutto. In ogni caso fa molto piacere ricevere questo tipo di riconoscimenti, specie in certi periodi non così facili: mi motiva ancora di più, anche se di fatto non ne ho bisogno. Ma è sempre bello notare che dall’esterno riconoscono che stai facendo un buon lavoro e che stai dando il meglio. Io continuerò a spingere, sperando in un buon risultato nel Gran Premio di domenica.”
L’appuntamento di Silverstone si prefigura come particolarmente ostico. Difficile sperare in un podio, a meno di eventi incredibilmente fortuiti. La SF21, pur migliorata, non appare ancora in grado di mordere sulla pista inglese. “E’ passato molto tempo dall’ultimo podio, sempre a Silverstone. Guardando la fotografia globale so che c’è stato un miglioramento rispetto allo scorso anno. Credo fortemente in questa squadra e sono felice di come sta andando avanti lo sviluppo; il punto di partenza era molto difficile. Il podio è un risultato troppo ottimistico per questo weekend, ma coglierò tutte le opportunità possibili sperando che possa comunque arrivare. In Ferrari sono sereno, c’è una buona sinergia con Carlos: stiamo lavorando bene insieme e credo nel progetto. Stiamo dando tutti il massimo.“
Leclerc non s’illude, ma al tempo stesso non si abbatte. Continua a credere nella Ferrari, a dispetto di voci di corridoio che lo vorrebbero scontento e in procinto di fare le valigie. Charles è consapevole delle dinamiche della F1, del prossimo cambiamento, delle eventuali difficoltà. Ma sa essere paziente, lanciando un messaggio carico di gioia e di speranza in vista del futuro. “Io mi trovavo a Monaco durante la finale degli Europei e anche lì c’era la ‘pazzia’ italiana. E’ stato tutto bellissimo: l’emozione e lo sport in generale sono parte del DNA italiano. Noi siamo qui per fare lo stesso con la Ferrari. Credo che il 2022 possa rappresentare una buona opportunità. La vettura cambierà del tutto e per la Rossa ci sarà occasione di fare bene. Vedremo come andrà e che cosa servirà per vincere.”
Infine la chiosa di Charles, che testimonia il senso di appartenenza alla Ferrari e sottolinea l’importanza di ogni singolo componente della squadra. Il Cavallino come ingranaggio perfetto, di cui lui rappresenta solamente la lancetta: “La squadra sicuramente è importantissima: è tutto. Noi guidiamo la macchina e stiamo davanti alle telecamere, ma chi sta a Maranello fa ancora di più la differenza. Noi siamo tutti uniti nella lotta per raggiungere i nostri obiettivi.”
F1-Autore: Veronica Vesco – @VeronicagVesco
F1-Foto: Scuderia Ferrari