Un attacco a due punte, in F1, fa la differenza. Red Bull se n’è resa conto ampiamente nell’attuale stagione. O forse sarebbe meglio dire che la squadra di Milton Keynes è “rinsavita”. Sì perché ai tempi del duo Ricciardo–Vertappen, il rendimento della scuderia austriaca era di tutt’altra caratura rispetto alle ultime annate. Un gruppo che punta in alto e vuole vincere dei titoli non può prescindere da un secondo pilota all’altezza. Situazione che per ragioni differenti non è riuscita a garantire nè Gasly nè Albon. Perché alla fine del campionato, quello che comunemente viene chiamato scudiero, spesso è l’ago della bilancia. Colui in grado di fare la differenza, capace di rosicchiare punti all’avversario diretto del compagno preposto alla vittoria finale.
Red Bull, in questo 2021, punta secco al titolo piloti. E lo fa con l’individuo sul quale ha creduto sin dagli inizi. Gli ha concesso un sedile di F1 a soli 18 anni, 7 mesi e 15 giorni. E lui, Verstappen, con la nonchalance di un campione consumato, ha portato a casa la vittoria nel Gran Premio di Spagna approfittando dello scontro fratricida dell’allora coppia Mercedes Rosberg–Hamilton. Tutto vero e tutto giusto.
Tuttavia oltre al titolo piloti esiste anche quello costruttori e per accaparrarselo l’aiuto di Checo sarà più che rilevante. A tal proposito, secondo le ultime informazioni raccolte, le prestazioni di Perez hanno convinto la dirigenza che vorrebbe estendere il rapporto con il messicano anche per il futuro. Il pilota originario di Guadalajara, infatti, sarebbe a un passo da firmare il rinnovo. Ancora da definire modalità e cifre. Resta da capire, quindi, tenendo in conto la nuova era regolamentare che attende la F1, per quanto tempo sarà prolungato l’accordo con l’ex pilota Racing Point.
F1-Autore: Alessandro Arcari – @berrageiz
F1-Foto: Red Bull