La F1 ha tante regole e alcune, francamente, non sono del tutto condivisibili. Sì perché l’incontro ravvicinato tra Lewis Hamilton e Max Verstappen, avvenuto alla Copse durante la prima tornata del Gran Premio della Gran Bretagna, potrebbe aver causato più di un problema alla scuderia austriaca. Oltre a quello economico infatti (secondo le prime stime i danni sulla numero 33 ammontano a circa 750.000), il talento di Hasselt ha perso la possibilità di andare a punti e, come se già non bastasse, l’impatto contro le barriere ha tutte le carte in regola per mettere ulteriormente nei guai la squadra di Milton Keynes.
Il motore montato sulla Red Bull RB16B dell’olandese ha preso un botta mica da ridere e dando un’occhiata alle immagini della monoposto dopo il botto, risulta quantomeno ottimistico pensare che il motore nipponico non abbia sofferto alcun danno. Tale constatazione va fatta in base alle norme che regolano la sostituzione della power unit. Se il motore dovrà essere rimpiazzato anzitempo, difatti, sarà la terza unità di potenza montata in 10 gare. Tale specifica non sarà mai in grado di resistere per altri 13 round del mondiale di F1. Questo, ahimè, significherebbe penalità certa. Una sanzione che ovviamente andrebbe ad agevolare Mercedes nella lotta iridata.
Sebbene lo scenario non sembri dei migliori Toyoharu Tanabe resta ottimista. A un primo esame superficiale l’occhio esperto del direttore tecnico Honda ha dipinto uno scenario migliore di quanto le immagini dimostrino.
“Quando ho visto la vettura sollevata ho pensato che ci fossero molti danni alla power unit. Ma in realtà sembrerebbe che possano essere inferiori rispetto a quelli ipotizzati inizialmente. Detto questo è ovviamente troppo presto per fare una valutazione precisa. Il tutto dipende dal punto in cui è avvenuto l’impatto. Vorremmo rispedire la power unit al centro Honda Ricerca e Sviluppo di Sakura e verificarla prima di prendere una decisione.”
Solo nei prossimi giorni scopriremo se la legnata all’esterno della Copse, della quale Max si porterà i segni ancora per qualche giorno, peserà sul futuro prossimo dell’olandese. A tal proposito, ricollegandomi alla frase iniziale del pezzo, sottolineo il “no sense” di un regolamento che non sa distinguere un danno provocato da una scarsa affidabilità, comminando un eventuale sanzione che, in casi del genere, risulta a livello sportivi del tutto fuori luogo.
F1-Autore: Alessandro Arcari – @Berrageiz
F1-Foto: Red Bull