Il format comprensivo della Qualifica Sprint ha suscitato molto interesse negli appassionati di F1 e in tutti gli addetti ai lavori in generale. Anche se la fetta più grande di pubblico sembrerebbe aver apprezzato la novità, molti di questi non sono del tutto convinti dei regolamenti pensati per il suo svolgimento. L’ultimo a riportare un parere in merito è stato il gran capo della Mercedes che seppur non considerandosi un amante delle sperimentazioni ha comunque trovato il weekend piuttosto interessante.
“Abbiamo già avuto modo di osservare in passato quanto le simulazioni possano essere discostanti dall’effettuare un vero test in pista. Le novità non mi hanno mai attratto proprio per questa ragione.” ha esordito Toto Wolff. “Credo sia giusto stabilire l’ordine della sprint race al venerdì mediante le qualifiche, sono sempre stato contrario alla griglia invertita, ma credo sia sbagliato definirla una gara dal momento che va a stabilire essa stessa la griglia di partenza dell’evento domenicale. Parliamo di dettagli ovviamente.”
Entrando invece un po’ più nell’attività vera e propria il manager austriaco ha dichiarato: “Credo che il finale della sprint qualifying si sia rivelato un po’ noioso, ma tutto sommato possiamo ritenerlo un format davvero interessante. Sono d’accordo sul fatto che le FP2, così pensate, possano apparire un po’ disordinate. Condizione dovuta al fatto che i team vanno a sostenere le proprie simulazioni con diverso carico di carburante a bordo. Un quantitativo di cui solo i tecnici sono a conoscenza e questo rende i risultati finali della sessione poco rilevanti. Le squadre hanno bisogno di queste informazioni, quindi credo che cercare di modificare in qualche modo il format non sia una cattiva idea”.
Le seconde prove libere sembrano dunque essere l’elemento di maggior criticità del weekend. Le dichiarazioni del boss della Mercedes si vanno a sommare ad un alto numero di critiche, una delle quali arrivata anche dal team principal Ferrari, Mattia Binotto, il quale al suo pari, ha chiesto di pensare ad un modo per rendere l’attività più interessante. Rivedere le regole di parco chiuso potrebbe essere una di queste. Qualcosa sicuramente andrà fatto e non è escluso si possa assistere già ad alcune novità in occasione del Gp d’Italia a Monza (10 – 12 settembre, approfondisci qui).
Recentemente Domenicali (CEO della F1) si è mostrato totalmente aperto anche verso un utilizzo del format in pianta stabile per tutti gli appuntamenti iridati. Soluzione scartata da Wolff nella fase finale del suo intervento: “Se l’intenzione è quella di proporlo al pubblico per garantire esclusività a soli pochi eventi in calendario, allora mi schiererò senz’altro a favore”. La chiusura del boss austriaco deriva da un’opinione prettamente personale.
Dopo aver ‘brillantemente’ superato le difficoltà date dalla novità a Silverstone (l’incidente tra Hamilton e Verstappen ha certamente avuto la sua influenza), infatti, il team principal della Mercedes guarda con fiducia allo svolgimento degli altri due test in calendario (dopo Monza, si attende l’ufficialità anche per Interlagos): “Dal nostro punto di vista, se riusciremo a maturare dei risultati come questo anche nei prossimi appuntamenti, allora potremmo anche ritenerci dei professionisti”.
F1-Autore: Marco Sassara – @marcofunoat
F1-Foto: Formula Uno – Mercedes – Ferrari