Prima di entrare nel racconto dell’ultima sessione di libere di F1 in vista delle qualifiche ungheresi, andiamo a dare uno sqguardo a quelle che erano le condizioni meteo a pochi minuti dal semaforo verde. Temperature decisamente più basse oggi, anche se comunque calde. La pioggia nella notte e il cielo parzialmente coperto hanno fatto scendere la colonnina di mercurio riguardante l’asfalto fino a 49°C (ieri ne avevamo avuti oltre 60°C), ambiente 27°C, umidità 59%. Pista asciutta.
Circuito più lento rispetto alla giornata di ieri, ovviamente la pioggia caduta nel corso della notte ha portato un po’ di sporco e l’ha resa più scivolosa. Nel primo quarto d’ora si registra poca attività. Tra i piloti a decidere di andare subito in pista troviamo Tsunoda (AlphaTauri), a recuperare le FP2 in cui ha potuto sostenere un solo giro (l’incidente avuto al mattino ha dato molto lavoro agli uomini di Faenza) e Sainz. La SF21 #55 ha richiesto un cambio di power unit nella notte (rotto il coprifuoco, leggi qui), dunque necessario iniziare subito l’attività per verificare che il lavoro fosse stato svolto correttamente (nessuna sanzione per lo spagnolo).
Rispetto a ieri, Ferrari decide di adottare una configurazione aerodinamica più carica al posteriore, Red Bull più scarica. La scelta dei tecnici di Maranello è volta a garantire un posteriore più stabile ai propri piloti per cercare anche una miglior gestione delle coperture. Alle 12:15 la pista inizia a popolarsi con i primi run che si concludono alle 12:38. Di seguito i tempi che ne scaturiscono: gomme Medium per le due Ferrari, le due McLaren, le Alpine, le Aston Martin e le AlphaTauri; gli altri su Soft.
Bottas inizia subito con un buon piglio mettendosi davanti a Verstappen. Hamilton più arretrato in terza posizione, ma il suo lavoro questa mattina è stato volto ad una maggior comprensione della mescola Soft e del passo gara. Molto bene anche la Ferrari con Leclerc e Sainz in 5° e 7° posizione.
Alle 12:40 Bottas, Sainz e Norris escono con gomme Soft, migliorano portandosi rispettivamente in prima, seconda e quarta posizione, ma poi alle 12:43 viene esposta la bandiera rossa: Schumacher perde il controllo della sua Haas in curva-11 e va ad impattare contro le barriere. Il tedesco sta bene.
Alle 12:51 riprende la sessione. 9 minuti di fuoco in cui i piloti effettuano una vera e propria simulazione di qualifica. La spunta Lewis Hamilton, il quale dopo essersi dedicato a delle prove di passo gara, decide di fare sul serio nel finale e di staampare il giro più veloce del weekend: 1’16”826. Secondo Verstappen a 88 millesimi, terzo Bottas. Bene le due Ferrari che giovano sicuramente delle più basse temperature (52°C nel finale contro i 62-64°C visti ieri) e di una scelta più carica per quanto riguarda l’ala posteriore. Due le SF21 in Top-5. Sainz inoltre, rifila 3 decimi alla McLaren di Norris, in sesta posizione, e 0.4” a Perez in 7°.
Da segnalare le due investigazioni a gravare su Antonio Giovinazzi (Alfa Romeo). Negli ultimi minuti infatti arriva un unsafe release su Lance Stroll (Aston Martin) in pit lane (il canadese sfiora il contatto con l’italiano) e un impeeding ai danni di Pierre Gasly (AlphaTauri).
Per il momento è tutto, appuntamento alle 15:00 per assistere assieme alle qualifiche di Budapest, le ultime prima di concederci un po’ di riposo ed entrare nella pausa estiva.
F1-Autore: Marco Sassara – @marcofunoat
F1-Foto: Formula Uno – Mercedes – Ferrari – Red Bull – Aston Martin – McLaren – AlphaTauri – Pirelli