La F1 a volte sa davvero sorprendere. Tutti, se non quasi, tecnici, addetti ai lavori, media e opinionisti, eravamo convinti che la stagione 2021 potesse essere un naturale prolungamento di quella precedente. E come tale riproporre il dominio Mercedes, con Lewis Hamilton attore principale. E invece no. Sottovalutato, il cambio di normativa relativo al fondo scalinato ha prodotto grosse differenze in pista. Tale provvedimento, al contrario di quanto si pensava, ha colpito le vetture con un assetto più piatto. Ossia quelle che prevedono un angolo formato tra diffusore e asfalto minore. Mentre, all’inverso, ha regalato alle monoposto di F1 con un Rake pronunciato un beneficio del tutto inaspettato.
A questo dobbiamo aggiungere il passo in avanti realizzato dalla Red Bull. Il merito va spartito tra i tecnici della Honda, capaci di forgiare una PU Size Zero (leggi qui per saperne di più) davvero notevole e quelli di Milton Keynes, abili nel modificare la sospensione posteriore che di fatto, oltre a perfezionare la trazione meccanica, ha altresì migliorato l’aerodinamica al retrotreno. Ecco, in breve, come la RB16B ha fatto suo lo scettro del potere agitato per anni dalla scuderia di Brackley.
Nella consueta chiacchierata, inoltre, sono immancabili le riflessioni sulla Ferrari. Ancora una volta “sconfitta” dalla sua rivale per il terzo posto nella classifica dei costruttori di F1: l’ottima McLaren MCL35M.
Autore: Alessandro Arcari – @berrageiz
Foto: Red Bull