L’impatto avvenuto nel corso del primo giro dell’ultimo Gp di F1 sembra aver rilasciato qualche strascico sul pilota olandese e sulla Red Bull stessa. Subire un urto di 51 g, d’altronde, non è mica uno scherzo. Ad un giorno di distanza dall’episodio, la squadra ha diramato un comunicato in cui ha voluto aggiornare e rassicurare i fan in merito allo stato di salute del proprio pilota e fare la conta dei danni subiti dalla vettura.
“Max sta relativamente bene. Il pilota presenta ancora dei dolori, soprattutto nella parte superiore del corpo. Anche se si è trattato dell’incidente più grave che abbia mai avuto nell’arco della sua carriera, fortunatamente, non ha riportato alcuna lesione significativa. Nel primo giro del Gran Premio di Gran Bretagna l’olandese si è ritrovato ruota a ruota con Hamilton in lotta per la testa della gara. Il confronto è terminato alla Copse quando il britannico ha colpito la sua posteriore destra in quello che è stato un ottimistico tentativo di sorpasso“.
“Max ha perso il controllo ed è andato ad impattare contro le barriere. Gli steward hanno attribbuito la colpa dell’accaduto ad Hamilton comminandogli 10 secondi di penalità. Max è stato trasferito in ospedale dove, mentre Lewis era intento a celebrare il suo trionfo davanti al pubblico di casa, ha svolto ulteriori visite di controllo. Fortunatamente la tomografia assiale (TAC) e la risonanza magnetica non hanno rivelato lesioni, così intorno alle dieci di sera Max è stato dimesso”.
“Lunedì mattina Max ha fatto ritorno a casa con suo padre, Jos, come previsto, per proseguire nel suo recupero. Considerando l’impatto a 51g, l’olandese si sente abbastanza bene. La sua RB16B invece ha riportato danni molto severi, per un totale di spesa di 750’000 euro. Ritrovarsi a fare i conti con il budget cap non sarà cosa semplice. Il propulsore è stato spedito in Giappone, dove Honda lo esaminerà e tenterà di recuperare il salvabile. Con soli tre motori disponibili a stagione, sostituire la power unit potrebbe rappresentare una brutta battuta d’arresto per il pilota e per il team“.
F1-Autore: Marco Sassara – @marcofunoat
F1-Foto: Formula Uno – Red Bull