Metter giù in pista una vettura di F1 e renderla competitiva per la qualifica (leggi qui l’analisi prestazionale) in solo una sessione non è affatto facile. Lo abbiamo chiaramente visto ieri durante la prima giornata del fine settimana a Silverstone. Problemi un po’ per tutti insomma. C’è da dire però, dati alla mano, che i tecnici Aston Martin non se la sono cavata affatto male. Sebbene durante il primo run delle Fp1 la monoposto avvolta dall’elegante British racing green soffriva di sottosterzo, infatti, un paio di cambi sull’anteriore della numeri 5 et voilà: il bilanciamento ideale è arrivato.
Il quattro volte campione del mondo, ex ferrarista, è stato da subito protagonista nella prima giornata del “pazzo” week end di F1. Al contrario del compagno, per la cronaca quindicesimo, il tedesco è giunto in Q3 senza particolare fatica. Peccato che durante l’ultima sessione classificatoria non abbia trovato il grip ideale per attaccare e prendersi una posizione migliore. Partirà decimo nella Sprint Race.
“Mi sarebbe piaciuto chiudere la Q3 in una posizione migliore. La macchina sembrava competitiva e sono riuscito a trovare il ritmo anche abbastanza facilmente. Nel complesso abbiamo avuto una sessione decente: ero contento del mio miglior giro in Q2, ma in Q3 ho faticato a trovare quel qualcosa in più. Avremmo potuto essere più avanti. Per noi è stato fantastico ritornare a vedere il pubblico sugli spalti. Credo che il nuovo format abbia reso il venerdì più interessante per i fan”.
F1-Autore: Alessandro Arcari – @Berrageiz
F1-Foto: Aston Martin
