Non è certo mistero che la penalità attribuita ad Hamilton sia stata ritenuta irrisoria dalla Red Bull. A tal punto che nel post gara britannico si era potuto ascoltare un Helmut Marko furioso, richiedere anche che Lewis venisse escluso dal prossimo evento del calendario di F1. Secondo il team austriaco infatti, andrebbero presi dei provvedimenti non tanto per il contatto in sé, ma per la natura pericolosa dello stesso. Per il box Red Bull, il campione del mondo avrebbe effettuato la manovra incurante delle conseguenze che questa avrebbe potuto avere sulla salute dell’avversario.
Pensiero sostenuto anche da Christian Horner, il quale subito dopo la gara, aveva sottolineato come l’attacco del britannico fosse da considerarsi un gesto più che sconsiderato: “Con quell’incidente, Hamilton ha messo a rischio l’incolumità del nostro pilota. Tutti sanno che tentare un attacco simile in quella curva comporti un grande rischio. E’ impensabile tentare un attacco simile pensando di passarla liscia. Penso il suo sia stato un errore di valutazione o una mossa fatta per disperazione.”
“Per fortuna non si è fatto male nessuno” aveva chiosato il team principal Red Bull tirando un sospiro di sollievo per la salute del proprio pilota. “Certo che se così non fosse stato, la penalità di 10’’ si sarebbe rivelata piuttosto misera. Non sarebbe mai riuscito a fare la curva a quella velocità. Per un sette volte campione del mondo si è trattato di un errore da dilettante”.
Opinioni forti, a cui Toto Wolff, team prinipal Mercedes ha prontamente risposto: “Farsi un’opinione sull’accaduto è lecito. Ognuno si sarà fatto una propria idea. Tuttavia, sentire certi commenti sulla condotta di Hamilton è triste. Lewis non è il pilota sporco di cui si parla in questi giorni. È uno sportivo. La sua carriera non è stata caratterizzata da incidenti gravi ed è anche per questa ragione che poi ha tenuto un comportamento simile nel post gara. L’incidente non lo ha distratto dal suo obiettivo”.
In merito all’episodio, difficile dire se Lewis avrebbe potuto in qualche modo evitare il contatto. C’era ancora spazio sulla destra, ma comunque parliamo di decisioni che avvengono in frazioni di secondo, quindi sempre complicate da giudicare dal pilota in quell’istante, anche se è proprio questo che ci si attende da un sette volte campione del mondo. Altro discorso invece per quanto riguarda i festeggiamenti avvenuti nel post-gara. Di certo, in questo caso, il britannico, avrebbe sicuramente potuto fare di meglio.
F1-Autore: Marco Sassara – @marcofunoat
F1-Foto: Formula Uno – Red Bull – Mercedes