Oggi pomeriggio abbiamo assistito alla prima qualifica bagnata della stagione 2021 di F1. Tanti i risultati inaspettati, come Lando Norris molto veloce nel Q1 e nel Q2 e George Russell addirittura capace di riportare la Williams in prima fila dopo diversi anni.
A differenza dei Gran Premi precedenti, questa volta non si farà una vera e propria analisi tra le vetture del 2020 e quelle del 2021, date appunto le condizioni meteorologiche avverse che hanno reso impossibile il confronto con i tempi su tracciato asciutto di un anno fa. In linea generale si cercherà di fare un paragonesu quanto le monoposto vanno a perdere nei vari settori tra un giro su gomma slick e una su gomma wet.
Guardando alla tabella sul fondo della classifica, tutte le varie squadre hanno perso tra i 2.4 e i 3.0 secondi nel primo settore, tra i 10.4 e i 13.3 secondi in quello centrale e tra i 2.7 e i 4.1 in quello conclusivo, con tempi risultati tra i 15.8 e i 20.1 secondi più lenti rispetto a un anno fa. Bisogna anche considerare che il minor carico aerodinamico a disposizione sulle vetture 2021 ha contribuito ad alzare i tempi generali. In FP2, infatti, il miglior tempo di quest’anno è stato 7 decimi più lento rispetto al corrispettivo del 2020.
Nonostante il doppio cambiamento, sia di condizioni dell’asfalto che di costruzione della auto, la nostra speciale classifica non rispecchia quella finale del Q1 di oggi (unica sessione presa in considerazione). Al primo posto troviamo la McLaren, che ha comandato Q1 e Q2 con Lando Norris. Il pilota inglese è stato quello che ha fatto perdere meno nel passaggio da asciutto a bagnato, con circa 10.5 secondi nel primo settore e meno di tre nel terzo. In questo caso è stato l’unico a non accumulare così tanto ritardo nelle curve finali.
La Williams ha confermato i propri passi avanti in ogni ambito, confermandosi nelle posizioni di vertice anche in condizioni avverse, riuscendo a piazzarsi sopra la media dei gap registrati quest’oggi e piazzandosi al secondo posto.
Con la Red Bull, autrice del terzo posto nel confronto ma della pole nella qualifica di oggi, inizia la lista dei team più in difficoltà nel secondo settore. La RB16B infatti è la prima tra quelle che hanno perso almeno 11 secondi nel tratto più guidato della pista, riuscendo però a rimanere nella media negli altri due settori.
Simile alla squadra austriaca c’è la cugina faentina. In AlphaTauri, infatti, non si riscontrano tante differenze tra primo e secondo settore, ma nel terzo la AT02 ha faticato più della vettura di Milton Keynes perdendo quattro decimi in più rispetto alla RB16B.
L’Aston Martin, che lo scorso anno aveva conquistato una delle pole sul bagnato, in Turchia, grazie a Lance Stroll, oggi ha faticato leggermente di più. Il settore in cui ha sofferto maggiormente è stato il primo, dove per due millesimi non è stata la peggiore, accusando un ritardo di oltre 3 secondi rispetto all’asciutto.
In Ferrari nemmeno il cambio del meteo porta a un miglioramento dei risultati, infatti dalla SF1000 alla SF21 nulla è cambiato, con entrambi i piloti esclusi nel Q2. Abbiamo però visto che la vettura di quest’anno ha lavorato meglio in condizioni di asfalto davvero bagnato, mentre nel momento in cui le Intermedie l’hanno fatta da padrone, la Rossa è andata in crisi. Rispetto ad Aston Martin, con cui si distanziano di pochi millesimi, le differenze evidenziano che la vettura di Maranello sa comportarsi meglio nei settori più veloci, mentre in quello più guidato perde tutto il vantaggio accumulato. Lo scorso anno, sull’asciutto, il confronto tra le due era inverso con la SF1000 in difficoltà a gas spalancato.
Mercedes si comporta ancora bene nei due settori dove conta il motore, infatti è tra i team che hanno perso meno tempo. Il vero disastro è stato il settore centrale in cui ha accusato più di 12 secondi di ritardo. E più o meno sulla stessa cresta dell’onda c’è anche Alfa Romeo che, rispetto alle condizioni tradizionali, ha perso tanto quanto la W12 nel primo e terzo settore, salvo ritrovarsi con una gap di 13 secondi in quello centrale.
L’Alpine è risultata invece la peggiore nel terzo settore, figurando come unica monoposto a perdere più di quattro secondi con pista umida. Non positivi nemmeno il primo e il terzo settore dove è stata tra le più lente del lotto. E così come la Williams occupa sempre le prime posizioni a prescindere dal meteo, la stessa cosa si può dire per la Haas che sta sempre sul fondo. In questo caso è stata una tra le due a perdere più di 3 secondi tra il traguardo e il rettilineo del Kemmel e l’unica a lasciare per strada più di 13 secondi da Les Combes a Stavelot.
L’appuntamento con l’analisi comparativa post-qualifica tornerà a Monza, data la mancanza di dati recenti con cui poter fare paragoni in qualifica a Zandvoort.
F1-Autore: Marco Colletta – @MarcoColletta
Foto: Red Bull / Williams / AlphaTauri / Ferrari