F1. Fortemente condizionato dall’incessante pioggia caduta durante il pomeriggio, il mancato Gp del Belgio è stato decisamente caratterizzato da pochissimi momenti salienti. I più importanti catalizzati nell’ultima parte della giornata. Ovvero, da quando i piloti vengono invitati a lasciare la pit lane alle spalle della safety car, fino all’esposizione della bandiera rossa e alla definitiva conclusione della gara. Sono bastati due giri a decretare il vincitore dell’evento. Un fatto eclatante, mai successo prima e che non dovrà più ripetersi.
Nessuno ha realmente apprezzato la premiazione e i punti regalati alla top-ten al termine della manifestazione. Gli unici veramente felici sono stati i soli Russell e il team Williams. Per George, anche se con modalità non del tutto convenzionali, è arrivato il suo primo podio in carriera. Mentre dall’altro lato il team di Grove, con i 10 punti conquistati ieri, può sostanzialmente esser già quasi certo dell’ottavo posto costruttori. Di sicuro ovviamente non c’è nulla, ma pare onestamente molto improbabile che squadre come Alfa Romeo e Haas possano riuscire a recuperare un ritardo di 17/20 lunghezze nella seconda parte dell’anno.
Tornando al nocciolo della questione, tutti, ma proprio tutti, neanche a 24h dalla conclusione dell’evento, concordano che il Gp sarebbe dovuto essere annullato. Fare un ultimo tentativo, di base, non è stato sbagliato. Nessuno incolpa la direzione gara per questo. È l’assegnazione dei punti a stonare con l’intero contesto. La corsa non si è mai davvero disputata. Per cui, non c’era alcun riconoscimento da consegnare.
I piloti, come già detto, non hanno apprezzato. Per non parlare dei team principal e dei tifosi. Tutti insomma ritengono che ci sia qualcosa da rivedere. Così F1 e FIA hanno convenuto che non ci sia assolutamente da perder tempo e hanno annunciato un incontro con le squadre per il prossimo Gp d’Olanda (3-5 settembre). Durante il meeting verranno discusse tutte le proposte che si riterranno valide per evitare che uno scenario simile possa ripetersi in futuro.
Gli addetti ai lavori si prenderanno qualche giorno per metabolizzare il tutto prima di esporre le proprie idee. Una di queste, ad esempio, potrebbe essere quella di spostare il limite minimo dei 2 giri al completamento di almeno il 20/25% della distanza totale del Gp.
La direzione gara non è stata certo impeccabile nel corso del fine settimana. Anche l’errore di non fermare la Q3 in occasione dell’incidente di Lando Norris (McLaren) non è certo di poco conto. Per contro però, solo chi non fa nulla non sbaglia mai. Il meteo ha messo gli steward costantemente sotto pressione negli ultimi tre giorni. Capita a tutti di commettere errori. Tutto sta poi nell’ammetterli e cercare di prevenirli. Su questo almeno credo che nessuno abbia qualcosa da ridire.
F1-Autore: Marco Sassara – @marcofunoat
F1-Foto: Formula Uno