mercoledì, Novembre 20, 2024

Gp Belgio 2021: Mercedes convinta della propria performance

Un pareggio. Così si aperto il week end del GP del Belgio 2021 di F1. Una sessione a testa: la prima appannaggio di Mercedes, la seconda sotto le insegne del toro della Red Bull. Lavori diversi quelli svolti dagli uomini di Brackley e da quelli di Milton Keynes. Nel garage delle Frecce Nere, nello specifico, si è lavorato essenzialmente sulla comparazione di asseti aerodinamici tra loro opposti.

La vettura di Hamilton ha montato per entrambe le sessioni un’ala posteriore abbastanza carica per le caratteristiche della pista. Quella di Bottas, anche visivamente, è stata equipaggiata con un’alettone con un angolo di incidenza molto basso. Dopo i primi due turni di libere, stranamente caratterizzati da un pista asciutta seppur fredda, è possibile fare un primo bilancio delle operazioni.

In Mercedes trapela una certa fiducia nonostante non siano ancora stati trovati gli assetti definitivi, cosa non semplice su un tracciato così tecnicamente variegato e che misura 7004 metri caratterizzati, peraltro, da continui saliscendi con annesse compressioni e decompressioni. Una sfida nella sfida per i piloti e gli ingegneri.

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Andrew Shovlin, trackside engineering director Mercedes AMG F1

Di questo ha parlato Andrew Shovlin, direttore tecnico di pista di AMG F1: “Abbiamo avuto una giornata abbastanza pulita nel complesso – ha spiegato il tecnico al sito ufficiale della Mercedes Venerdì è spesso difficile qui con un giro così lungo e il tempo imprevedibile, ma abbiamo fatto buon uso delle sessioni e abbiamo concluso con un equilibrio ragionevole“.

Naturalmente il lavoro svolto, per capire se è davvero efficace, va parametrato su quello altrui. In Mercedes ritengono di essere sulla giusta strada ma ulteriori verifiche saranno necessarie. Ancora Shovlin: “È difficile sapere esattamente a che punto siamo; il circuito è molto sensibile alla potenza, quindi andare su e giù nelle varie modalità può dare grandi oscillazioni nel tempo sul giro. Ma la macchina sembra funzionare come dovrebbe e sembra che siamo messi abbastanza bene sul ritmo“.

Va detto che una vera e propria simulazione di passo gara, durante le FP2, non v’è stata a causa delle bandiere rosse provocate prima da Charles Leclerc e poi da Max Verstappen. Mercedes, però, aveva anticipato al mattino un lavoro sui long run dal quale, evidentemente, sono emersi buoni riscontri.

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Lewis Hamilton (Mercedes AMG F1 Team) in azione sul tracciato di Spa-Francorchamps

Ci sono dei dettagli da limare, specie sulla vettura n°44. Operazione resa più complessa dalle condizioni atmosferiche: “C’è ancora qualcosa da trovare sull’equilibrio e Lewis ha avuto alcune vibrazioni a lungo termine che non ci hanno aiutato. Ma speriamo di poter fare ulteriori progressi con la macchina durante la notte“.

E sul meteo: “Ci aspettiamo alta imprevedibilità per il resto del fine settimana. E’ abbastanza difficile leggere cosa accadrà 30 minuti più in là viste le mutevoli condizioni. Quindi pianificare le qualifiche e la gara potrebbe essere una sfida molto difficile. Ma siamo preparati perché non è insolito che accada a Spa“. Affermazione da confermare evitando le clamorose topiche osservate a Budapest, con Hamilton lasciato solo sotto i semafori mentre il resto del plotone era ai box per montare pneumatici slick.

La terze libere saranno dunque decisive. Anche perché le W12 hanno mostrato un ottimo comportamento, al di là degli assetti diversi di Hamilton e Bottas, con gomme a mescola media (C3). Diverso è stato con le soft, un compound con il quale, in simulazione qualifica, né il finnico né il campione del mondo in carica hanno migliorato le proprie prestazioni. Una situazione da monitorare ma che potrebbe essere stravolta dalla pioggia annunciata copiosa.

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Valtteri Bottas (Mercedes AMG F1) in azione a Spa Francorchamps nelle libere del Gp del Belgio 2021

Ulteriore variabile da contemplare, specie sulla monoposto n°77, è la penalità di cinque posizioni per l’incidente causato da Bottas in Ungheria. Forse così si spiega l’assetto molto scarico scelto per l’ex Williams: un espediente che potrebbe aiutare nel recupero di posizioni durante il Gran Premio. Strategia che, ancora una volta, potrebbe essere vanificata dalla pista bagnata. Ecco che questo sabato diventa fondamentale. E non solo per la stesura della griglia di partenza.

F1-Autore: Diego Catalano – @diegocat1977

Foto: Mercedes

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