Dopo un lunga pausa estiva di tre settimane la F1 torna a far parlare di se. Archiviata la prima parte del campionato, il mondiale 2021 riparte in Belgio, Spa-Francorchamps. Lo splendido scenario incastonato tra le montagne delle Ardenne ospiterà il round numero 12 di un campionato molto avvincente. La lotta al vertice non cambia. Sarà ancora Sir Lewis Hamilton, sua maestà sette titoli mondiali, contro Max Verstappen, il giovane talento di Hasselt intenzionato a sradicare lo scettro del potere dalle mani del britannico.
Dietro i top team la battaglia è molto calda. La scuderia inglese Aston Martin, dopo un inizio non troppo brillante, ha sistemato poco a poco le cose. L’esperienza di Sebastian Vettel, quattro volte campione del mondo ex Ferrari (leggi qui l’analisi sulla Rossa in Belgio), ha senza dubbio aiutato gli ingegneri a seguire la giusta strada relativa al set up. In una stagione dove gli aggiornamenti sono merce rara, infatti, la capacità di messa a punto della monoposto è in grado di fare un grande differenza.
Ciò malgrado, nel chiaro tentativo di innalzare la performance del mezzo meccanico, i tecnici avvolti dal British racing green si presentano a Spa con un novità piuttosto evidente. Grazie alle immagini in arrivo direttamente dalla pit lane belga, osservando la AMR21 di Lance Stroll fotografata mentre tornava ai box dopo aver effettuato le consuete verifiche del giovedì nel garage della FIA, notiamo un modifica piuttosto evidente nella parte anteriore della monoposto.
I tecnici d’oltremanica hanno introdotto un aggiornamento inedito all’ala anteriore. L’ultimo profilo del dispositivo aerodinamico possiede ora un andamento a “V”. La linea che delimita il flap non è più continua ma bensì “spezzata” verso la parte centrale dell’elemento. Questa modifica cerca di ridurre la resistenza all’avanzamento della monoposto. Un metodo se vogliamo un po’ “rudimentale” ma sicuramente parecchio efficace a livello aerodinamico.
Contenere la penetrazione aerodinamica sul tracciato di Spa-Francorchamps, in effetti, risulta fondamentale per ottenere un buon compromesso tra carico sviluppato e velocità sui rettifili. Resta da capire (lo faremo domani) con quale configurazione verrà bilanciata la monoposto al retrotreno.
Autori: Alessandro Arcari – @berrageiz – Niccoló Arnerich – @niccoloarnerich
foto: Aston Martin Cognizant F1 Team