Presente in F1 dal 2015, è la prima volta che Max Verstappen si ritrova in lotta per il titolo mondiale. Uno scontro che vede coinvolte solamente due figure: Lewis Hamilton (Mercedes) e appunto, quella dell’olandese . Un duello avvincente in cui a mancare son senz’altro altri due protagonisti importanti, i compagni di squadra.
Se dal lato Mercedes AMG F , le performance non troppo buono prodotte quest’anno da Valtteri Bottas possono essere spiegate da una difficoltà d’adattamento alla vettura, colpita contro ogni aspettativa dai nuovi regolamenti aerodinamici (riguardanti il fondo) subentrati nel corso dell’inverno e dalle pressioni derivanti dalle sempre più insistenti voci di un George Russell promosso in prima squadra nel 2022, dall’altra parte del fronte ci si ritrova ad affrontare i soliti problemi di sempre ormai da fine 2018 a questa parte.
L’addio di Ricciardo, infatti, ha dato origine ad un via vai di piloti che Red Bull non è più riuscita ad arrestare. Le ragioni, secondo quando dichiarato dal campione del mondo di F1 2016, Nico Rosberg, sarebbero da imputare proprio allo stesso Verstappen. Pilota mostratosi sin dagli esordi capace di grandi prestazioni, ha fatto sì che il team spostasse tutta l’attenzione su di lui, richiedendo allo ‘sfortunato’ di turno a doversi adattare ad una vettura non certo pensata sulle proprie capacità e a vivere con un conseguente complesso di inferiorità. Pierre Gasly, secondo il campione tedesco ne è la dimostrazione più lampante.
“Per il modo in cui Pierre sta correndo in questo momento, credo che Red Bull dovrebbe dargli un’opportunità nel 2022. Se la meriterebbe” ha esordito Rosberg ai microfoni di ‘Sky Sports F1’. “L’unica cosa che potrebbe preoccupare il team è il fatto che il francese non riesca poi a gestire la pressione. In questo momento, in AlphaTauri, non ha di questi problemi. Il suo compagno di squadra non riesce a fornire il suo stesso livello di performance. Tuttavia, tornare ad avere Max Verstappen dall’altro lato del box potrebbe complicare non poco le cose per lui”. Una situazione già vissuta nel 2019 che la squadra vorrebbe evitare di dover nuovamente affrontare.
“Ecco perché Red Bull incontra così tante difficoltà a trovare un compagno adatto all’olandese” ha proseguito il nativo di Wiesbaden. “Questo è un discorso che non vale solo per Gasly, ma per tutti. Max è uno dei compagni più duri che un pilota di F1 possa essere chiamato ad affrontare. È incredibile che la Red Bull dopo tutti questi tentativi non sia ancora riuscita a trovare qualcuno in grado di stare a meno di mezzo secondo dai suoi tempi. Forse è arrivato il momento di ammettere che Verstappen sia un vero fuoriclasse”.
La dose di pressione a cui sottopone Max , unita alle qualità richieste per mettersi alla guida di una vettura di F1 progettata su misura dell’olandese sono le due ragioni più ovvie per cui Red Bull incontri delle simili difficoltà. Se Gasly e Albon potevano avere l’attenuante dell’età, il fatto che anche un pilota dalla grande esperienza come Perez, faccia fatica a trovare costanza di rendimento all’interno della top-4, non può che far nascere delle domande…
Peccato, perché forse, con un altro atteggiamento lato team, adesso Checo potrebbe ritrovarsi in un’altra posizione, in grado di rosicchiare punti agli avversari e aiutare Max Verstappen nella corsa al titolo mondiale.
Autore: Marco Sassara – @marcofunoat
Foto: Formula Uno – Ferrari – Mercedes