F1. Gp Ungheria 2021 – Vettel squalificato dal Gran Premio
Succede di tutto sul circuito dell’Hungaroring! Di certo gli episodi di maggior rilievo sono quelli che hanno visto coinvolti Bottas e Stroll, ma non sono gli unici. Analizziamo il tutto:
Sia il finlandese della Mercedes, che il canadese della Aston Martin sono stati sanzionati con 5 posizioni di penalità in griglia al prossimo evento + 2 punti patente per aver causato un incidente. E’ una violazione del codice sportivo internazionale.
Per quanto riguarda Bottas, subito dopo la partenza giunto in frenata di curva 1, ha colpito il posteriore della macchina di Norris, causando così un incidente assolutamente evitabile. Stroll, invece, ha mancato completamente la staccata (sempre della prima tornata), è finito sull’erba e ha colpito Leclerc. Essendosi entrambi i piloti ritirati, la decisione di applicare una sanzione sulla griglia alla prossima gara è assolutamente corretta
Sebastian Vettel è stato escluso dal risultato di gara in quanto non è stato possibile prelevare dalla sua Aston Martin 1 litro di carburante a fine gara. È una violazione dell’articolo 6.6.2 del regolamento tecnico
Sulla monoposto del tedesco è stato possibile prelevare solo 0.3 litri di benzina, quindi i commissari hanno squalificato Sebastian Vettel, come previsto dal codice sportivo internazionale e in linea con gli stessi episodi del passato
Antonio Giovinazzi, invece, è finito sotto la lente di ingrandimento dei commissari per ben tre volte: due durante le Fp3, mentre una nella gara. Nel primo caso, si è trattato di un possibile unsafe release dal box, il che sarebbe una violazione dell’articolo 28.13 a) del regolamento sportivo l
Quando il pilota italiano è stato autorizzato ad uscire dal box, nella fast lane stava sopraggiungendo Lance Stroll in velocità con il risultato di un contatto tra le due vetture. Il team ha ammesso il proprio errore, quindi i commissari hanno deciso di imporre 5.000€ di ammenda ad Alfa Romeo, in linea con gli episodi simili del passato.
Nel secondo caso, invece, Giovinazzi è stato investigato per un possibile impedimento ai danni di Gasly. E’ una violazione dell’articolo 31.5 del regolamento sportivo
Il pilota Alfa Romeo stava rallentando molto in curva 13 per poter iniziare il proprio giro cronometrato. Alle sue spalle è giunto Gasly, il quale era già impegnato nel suo tentativo lanciato. Giovinazzi non è stato avvisato dal proprio team di ciò ed ha quindi creato impedimento ai danni del francese. Trattandosi di prove libere, i commissari hanno optato per assegnare una reprimenda e hanno raccomandato che queste situazioni non sono accettabili.
Nel terzo ed ultimo caso, ma ben più grave, il pilota italiano è stato sanzionato con una penalità di 10 secondi stop/go per aver superato il limite di velocità in pit lane, il che è una violazione dell’articolo 22.10 del regolamento sportivo
I commissari ci hanno abituato che quando i piloti superano la velocità massima consentita in pit lane durante la gara assegnano 5 secondi di penalità. Tuttavia, Giovinazzi ha superato il limite di 80 di ben 25 km/h. Essendo una situazione legata alla sicurezza, trovo corretta la decisione dei commissari.
Non è finita: in casa Alfa Romeo anche Raikkonen ha ricevuto una penalità: 10 secondi per unsafe release durante la gara. Come abbiamo visto sopra è una violazione dell’articolo 28.13 del regolamento sportivo
Al momento della ripartenza della gara, tutti sono rientrati in pit lane per cambiare gli pneumatici. Il finlandese è stato rilasciato dalla sua piazzola quando stava sopraggiungendo Mazepin con il risultato di una collisione tra i due e il ritiro del pilota russo. Anche qui, la scelta è assolutamente corretta.
Ma non è tutto. Al termine della giornata Sainz, Vettel, Stroll e Bottas sono stati chiamati dai commissari per non aver rispettato le Note del Direttore per quanto riguarda la procedura pre gara. In pratica, i piloti in questione, non hanno tolto la maglietta che indossavano sopra la tuta prima dell’inno nazionale. Tutti si sono giustificati affermando che è stata una dimenticanza dovuta al fatto che stava piovendo. I commissari hanno assegnato loro una reprimenda.
Infine, anche Ocon, il vincitore, ha dovuto presentarsi “a rapporto” per non aver riportato la macchina in pit lane al termine della gara, il che sarebbe una violazione del codice sportivo internazionale.
Il francese ha affermato di aver mancato l’ingresso box e, una volta resosi conto, ha pensato che il punto migliore per fermarsi fosse vicino alla pit exit; inoltre ha affermato che in futuro farà più attenzione. Ritenuta che non c’è stata alcuna violazione del parco chiuso i commissari hanno deciso, giustamente, di imporre anche qui una reprimenda.
Autore: Alessandro Rana – @AleRanaF1
Immagini: F1