Trentasei anni dopo torna la F1 in Olanda. A Zandvoort. Il layout del tracciato olandese ha caratteristiche particolari: un susseguirsi di curve rapide, ipnotiche, interrotte da un’unica retta. Poi chicane, banking, cordoli orange e ghiaia. Il primo impatto è stato definito positivo. Tutti hanno apprezzato insomma. “È divertente” il commento più gettonato dai piloti. “Molto intrigante” la riflessione tecnica degli ingegneri. “Spettacolare da vedere“, sostengono la maggior parte dei tifosi.
Al vertice la lotta è sempre quella lì. Verstappen vs Hamilton. Red Bull vs Mercedes. Una seconda sessione di libere non perfetta per il talento di Hasselt. È mancato un po’ di grip all’anteriore ma nulla che non si possa sistemare. Fp2 terribile per Lewis. Fermato da un “engine failure” che di fatto lo ha costretto ad abbandonare la sessione prematuramente dopo un solo giro push. Per Ferrari, al contrario, tutto alla grande. La scuderia italiana ha messo in pista una vettura competitiva (clicca qui per l’analisi delle prove libere). Un uno-due che fa ben sperare.
F1-Gp Olanda 2021-Analisi telemetrica Fp2: Scuderia Ferrari
La pista di F1 olandese sembra quasi un circuito cittadino in determinati punti e il margine d’errore è davvero minimo. Ciò nonostante i ferraristi hanno spinto. Hanno cercato i limiti del circuti. Maltrattato le sospensioni anteriori abusando dei cordoli. Il risultato, crono alla mano, è praticamente il medesimo. Centocinquantaquattro millesimi che Charles ha messo via nel secondo e terzo settore, zona della pista, quest’ultima, dove Carlos ha commesso una piccola sbavatura.
Il grafico della Speed ci offre un paio di discrepanze. Innanzi tutto possiamo dire che il carico aerodinamico di Sainz è un pelo inferiore. Lo si nota nella velocità di punta più alta all’inizio e alla fine dl giro. Sette e otto, entrambe curve destrorse. Nella prima è il monegasco a risultare più rapido, mentre nella seconda la differenza tra i due di 5km/h è a vantaggio dello spagnolo ex McLaren.
Punto critico e impegnativo, curva 11-12, ci mostra la differenza di interpretazione tra gli alfieri della Rossa. L’iberico porta più velocità all’ingresso ma è più lento di Charles in accelerazione. Questo è dovuto alla sbavatura accennata in precedenza che, dati alla mano, rallenta il crono della numero 55. Mentre l’ex Alfa Romeo, al contrario, con un andamento più lineare rotea la monoposto in maniera corretta è aprire il gas anticipatamente.
Se prendiamo in esame la traccia estrapolata dall’utilizzo della trasmissione non possiamo parlare di grandi differenze. Durante le Fp2, telemetria alla mano, il muretto box della Ferrari ha indirizzato i propri piloti verso la configurazione migliore impostando l’assetto del cambio su Gx2, mappatura piuttosto aggressiva.
L’unica vera discrepanza emerge alla 12, dove il piccolo lungo di Carlos viene limitato andando a scalare una marcia in più per rallentare la sua F1. Per il resto notiamo che nell’accelerazione verso la retta principale la numero 16 inserisce l’ottava marcia in anticipo. Mossa che non garantisce una top speed superiore a Charles per via della configurazione più carica della sua vettura.
F1-Gp Olanda 2021-Analisi telemetrica Fp2: confronto triplo
Lo ha detto ieri il diretto interessato: “Oggi qualcosa non è andato nel verso giusto. Dobbiamo correggere il comportamento dell’auto. Soprattutto all’anteriore.” Questa, in estrema sintesi, l’analisi di Max. Il pilota di casa si è beccato quasi 4 decimi dal ferrarista, dei quali la metà presi nel T2.
Ne abbiamo parlato nella nostra analisi esclusiva sulla Ferrari (clicca qui per saperne di più). L’approccio di Leclerc alla 3 è parecchio aggressivo. Il ferrarista arriva a cannone, allarga la traiettoria e utilizza il banking per frenare la sua monoposto. La medesima operazione, precisa, viene eseguita da Verstappen mentre Bottas, con un atteggiamento più cauto, chiude maggiormente la traiettoria e risulta più lento.
Ma osservando la sovrapposizione delle linee è proprio nel settore centrale dove emerge la differenza più grande. Prendendo in esame la telemetria relativa alla Speed emerge un gap davvero vistoso alla 7. Leclerc entra in curva molto rapido e percorre l’ampio raggio destrorso a velocità più sostenuta dei competitor, con un picco massimo registrato che si avvicina ai 10km/h.
F1-Autore: Alessandro Arcari – @Berrageiz
Telemetrie: Luca Bettiol – @BettiolLuca