F1. Sembrava tutto apparecchiato per una pole in scioltezza di Verstappen. Eppure, durante la Q3, Lewis ha sfiorato l’impresa. Sua maestà sette titoli non ha avuto un weekend facile. Appiedato dalla sua W12 per un engine failure nelle Fp2 ha lavorato in silenzio effettuando le prove high fuel solo nelle Fp3. Molto positive, peraltro. E infine, quando il tempo era agli sgoccioli, complice il problema al Drs della RB16B numero 33, ha piazzato il colpo che per un soffio non vale la partenza dal palo. Hamilton è questo: un campione che non va mai sottostimato.
Il talento di Hasselt lo sa. E a dir la verità non sembrava nemmeno troppo sorpreso di vederlo così vicino. Oggi, alla Tarzan, iconica prima curva di Zandvoort, vedremo che succede in partenza. Ferrari fa quello che può. Le aspettative dopo un venerdì esaltante erano ben altre. Ma il sabato si sa, come spesso succede, porta sul pianeta terra i sogni ferrasti. Il risultato è comunque buono (leggi i dettagli tecnici nell’analisi prestazionale). C’è un Gasly di troppo? Probabilmente si. La seconda fila, almeno per uno dei due ferrasti era alla portata. Ma d’altronde non massimizzare il giro push in Q3 questo fa.
F1-Gp Olanda 2021-Analisi telemetrica qualifiche: messa a punto quasi ok
Se proprio vogliamo realizzare un compare nella memoria con il Belgio, possiamo dire che l’assetto costruito al simulatore questa volta ha funzionato (clicca qui per i dettagli tecnici). Il bilanciamento delle vetture modenesi è buono. Si è giocato parecchio con il flap anteriore. Questo sì. Ma fa parte della normale scelta che a seconda dei particolari momenti deve necessariamente essere fatta per massimizzare la messa a punto. Cosa che dati alla mano, purtroppo, non è riuscita al 100%.
Prendendo in esame la telemetria relativa alla Speed notiamo un andamento piuttosto lineare. Nelle Fp2 Charles aveva dimostrato una grande superiorità nel settore centrale. Sebbene più contenuto, un gap nei confronti del compagno di squadra si presenta anche nel qualifiche.
Il monegasco ottiene un vantaggio interpretando alla perfezione curva 8 e 9. In questa zona della tracciato la doppia piega destrorsa mette a dura prova la spinta verticale della vettura. La numero 16 è in grado di percorrere il tratto in questione 7Km/h più rapido di Carlos. Fattore che, allo salto delle cose, vale un decimo in meno sul crono finale.
Nota a margine la percorrenza di curva 3. Durante le prove libere i due piloti della Ferrari hanno provato diverse traiettorie. Sfruttare a dovere il banking significa disporre di un vantaggio molto utile. Per questo il muretto box ha consigliato e ottenuto un approccio preciso: entrare in curva a cannone, lontano dalla corda, per “frenare” la monoposto grazie alla pendenza.
F1-Gp Olanda 2021-Analisi telemetrica qualifiche: confronto triplo
La RB16B è una grandissima vettura. La facilità con la quale Max ha espresso tutto il potenziale della monoposto austriaca conferma la bontà del progetto tecnico targato Adrian Newey. Ma la W12 non è certo da meno. L’opera ingegneristica forgiata nelle fucine di Brackley è in grado di farsi valere anche dove il layout non è propriamente adatto alla filosofia sposata dai tecnici ex grigi.
La diversa configurazione scelta sulla numero 44 ha determinato caratteristiche ben precise che Lewis, come sempre, ha saputo interpretare davvero alla grande. La top speed della Freccia Nera conferma una vettura un pelo più scarica se paragonata alla Red Bull, che si traduce in 6/7Km in più nel T1.
Come possiamo facilmente osservare grazie alla sovrapposizione telemetrica, tale discrepanza emerge nel settore centrale della pista. In curva 8 per l’esattezza. Come per le prove libere Hamilton paga un gap di velocità importante nel T2, con un distacco velocistico che si approssima ai 10km/h.
La telemetria estrapolata dall’utilizzo della trasmissione è interessante in quanto ci offre la possibilità di sottolineare i diversi stili di guida. In curva 1 e 3 il monegasco preferisce attaccare la profondità e mantiene una marcia più alta per far scorrere maggiormente la sua monoposto.
Nel T3, sequenza 11-12 in concreto, Lewis anticipa la staccata inserendo la terza marcia qualche metro prima per poi godere di un’accelerazione migliore in uscita. Al contrario, Max e Charles scelgono di affrontare la prima curva del tratto in quarta marcia per poi scalare solo successivamente.
L’ultima considerazione è relativa al tentativo di Verstappen effettuato nell’ultimissima parte della qualifica. Come abbiamo potuto osservare dai feed video, alla fine del giro il Drs non si è aperto perfettamente. Il dato interessante, pertanto, riguarda l’intertempo ottenuto nel terzo settore.
Nel giro che è valso la pole Max stampa un “21.542″ nel T3, risultando più lento di se stesso nel tentativo precedente di 33 millesimi. Le simulazioni parlano di circa due decimi persi per il malfunzionamento dell’ala mobile, fattore che per poco non ha privato l’olandese della prima posizione.
F1-Autore: Alessandro Arcari – @Berrageiz
Telemetrie: Luca Bettiol – @BettiolLuca