Il Gran Premio di F1 made in Russia 2021 è iniziato nel modo in cui tutti i tifosi e gli uomini della Ferrari speravano. Sainz scatta dalla seconda posizione in griglia e lo stacco frizione non è dei migliori. Tuttavia lo spagnolo riesce ad approfittare della scia di Norris e chiudere, in curva 2, un bellissimo sorpasso ai danni della McLaren MCL35M numero 4. Il popolo ferrarista esulta.
Il particolare layout di Sochi non facilita certo i sorpassi e prendere la testa del gara al primo giro apre scenari molto interessanti per la Ferrari. Nelle prime tornate la Rossa sembra tenere a bada Lando agevolmente, mentre la Williams, vettura senza dubbio meno competitiva della SF21, resiste agli attacchi di di Stroll (Aston Martin), Ricciardo (McLaren) e Hamilton (Mercedes).
Purtroppo però non passa molto tempo e i limiti della monoposto Italiana si palesano. Oltre all’oramai conclamato deficit di potenza, ciò che impedirà a Sainz di spremere la sua vettura e lottare per la vittoria sono le difficoltà legate alla gestione degli pneumatici. Il fastidioso fenomeno del graining attanaglia l’asse anteriore e la performance della Ferrari cala. l lap time si alza e Norris diventa minaccioso.
Pochi passaggi e l’ex compagno di squadra è incollato al diffusore di Sainz. Il sorpasso in curva 12 avviene durante il 13° giro. Malgrado l’utilizzo dell’overboost K1 plus sommato alla mappatura Soc 8 per massimizzare l’ibrido, la vettura colore papaya mette dietro l’auto di Maranello agevolmente. Nelle tornate successive il ritmo superiore di Norris risulta decisamente superiore, capace di creare un gap talmente ampio da rendere innocuo un tentativo di undercut da parte del madrileño.
Il Gran Premio di Sochi, oltre a mettere l’accento sulla scarsa efficienza del propulsore italiano, sottolinea come i problemi da risolvere per puntare ad una vittoria nella stagione 2021 siano diversi. Per accedere alla prestazione massima della monoposto e sfruttare occasioni ghiotte come quella di Sochi, infatti, è imprescindibile centrare la corretta messa a punto del mezzo meccanico benché la mancanza di cavalli restringa inevitabilmente la finestra di set up. Fattore cruciale per l’amministrazione delle mescole.
Comandare la gara per varie tornate e successivamente essere costretti ad accontentarsi di un terzo posto raggiunto in extremis solamente grazie alla divina provvidenza sotto forma di pioggia non è affatto cosa buona. In un mondiale dove il 90% degli sforzi profusi dagli ingegneri è relativo alla nuova era regolamentare che entrerà in vigore dalla stagione successiva, la bravura del Reparto Corse deve concentrarsi necessariamente nel valorizzare i punti forti della monoposto e, al medesimo tempo, cercare di “nascondere” e/o limitare i difetti congeniti. Solo in questa maniera si potranno cogliere eventuali altre occasioni e riportare la Rossa sul gradino più alto del podio.
F1-Autore: Marco Sassara – @marcofunoat
Foto: F1 – Ferrari