La F1 torna in Italia, nel tempio della velocità di Monza, dove Valtteri Bottas ha ottenuto il miglior tempo del Q3 per la prima volta in stagione, anche se questa volta non si tratta di pole position, o meglio non di quella per la gara ufficiale. Il finlandese infatti partirà primo nella Sprint Race di domani, ma poi a prescindere dal risultato nella “qualifica” ufficiale, il #77 partirà ultimo dallo schieramento di domenica. La Mercedes ha quindi conservato il primo posto dello scorso anno, ma chi è stata la squadra che ha perso meno in appena dodici mesi sul circuito brianzolo?
Come d’abitudine ormai da inizio stagione, la squadra che ha meglio figurato nella progressione è la Williams. Le migliorie alla vettura si sono sentite anche a Monza dove essere il più scarichi possibili aerodinamicamente è fondamentale. La compagine di Grove che, a differenza delle ultime gare, ha occupato le ultime posizioni in Q2 anziché le importanti piazze in Q1, ha guadagnato un decimo e mezzo nel primo settore e uno nel secondo. Unica sbavatura nel terzo settore dove è mancato circa decimo che porta il saldo totale a due decimi guadagnati.
La seconda squadra ad aver migliorare la propria prestazione in dodici mesi è l’Alfa Romeo, che grazie ad Antonio Giovinazzi ha guadagnato il Q3 per la seconda gar adi fila. Un pass per l’ultima sessione che evidenzia quanto bene hanno fatto ad Hinwil dato che nel 2020 la vettura elvetica occupava le posizioni di fondo. Il passo in avanti si nota nei due tratti più rapidi dove ha guadagnato poco più di un decimo in totale. Pressoché invariato il riscontro nel settore più guidato.
Perdita fotocopia per Red Bull e Ferrari che hanno lasciato per strada rispettivamente 186 e 189 millesimi. Per entrambe le squadre non è però un risultato negativo dato che nel team di Milton Keynes si è passati dal quinto al terzo tempo, mentre per quello di Maranello addirittura dal tredicesimo al settimo, con annessa qualificazione nel Q3. Entrambe hanno perso poco più di un decimo nel settore centrale. Per quanto riguarda la casa austriaca, è stata migliore di quella italiana di qualche centesimo nel settore centrale e peggiore in quello finale. La Rossa ha ottenuto un tempo pressoché invariato nel tratto misto.
Quinta piazza per la McLaren che nonostante il passaggio dai motori Renault a quelli Mercedes non ha ottenuto quel surplus sperato nel tempio della velocità. E se lo scorso anno era addirittura riuscita a ottenere il terzo tempo con Carlos Sainz, oggi si è dovuta accontentare del quarto di Lando Norris. Nel primo settore, la prestazione è rimasta identica, mentre il grosso della perdita è giunto dalle altre due porzioni dove il ritardo accumulato si è attestato quasi sui tre decimi.
La vincitrice del GP d’Italia dello scorso anno, l’AlphaTauri è stata la vettura che ha meglio interpretato il tratto centrale, guadagnando addirittura più di un decimo sul tempo 2020. Purtroppo il grande lavoro nella parte mista è stata vanificata da una vettura non rapidissima nei tratti più veloci, dove nel settore finale ha persino perso più di tre decimi.
L’autrice della pole 2020 e della “pole” per la Sprint Qualyfing del 2021 ha invece accumulato un ritardo di quasi sette decimi in un anno. Se nel dritto principale la strada persa da Mercedes si conta sul filo dei centesimi, nel secondo e terzo settore, si parla di sei decimi pagati con i tagli sul fondo obbligatori quest’anno.
Non bene nemmeno la cugina Aston Martin che se un anno fa poteva vantare la doppia qualificazione in Q3 con Sergio Pérez addirittura quarto, quest’anno sia Sebastian Vettel che Lance Stroll hanno pagato caro, rimanendo esclusi nel Q2. Tra primo e secondo settore il gap è stato di circa sei decimi, e quasi altrettanti sono quelli che pesano nel tratto finale dalla Ascari in poi.
Deludente anche l’Alpine che nel 2020 vedeva Daniel Ricciardo in Q3, mentre oggi il miglior qualificato è stato Fernando Alonso in tredicesima posizione. La scuderia francese è risultata la peggiore del plotone nel primo settore, perdendo addirittura quattro decimi, indicatore che il propulsore Renault sembra essere quello che paga maggiormente in negativo a Monza. Nel secondo invece si attesta sui livelli di Mercedes e Aston Martin, risultando anche migliore di quest’ultima nella parte finale. Tra le due, infatti, la differenza in un anno è di appena 10 millesimi.
Più staccata è invece la Haas che se ha potuto contare sul motore Ferrari per il primo settore, ha pagato caro la qualità della vettura nel resto della pista. Mezzo secondo perso tra la Roggia e la Ascari e quasi altri sei nella parte conclusiva. Sono 1.4 secondi quelli persi in un giro completo sul tracciato brianzolo.
F1-Autore: Marco Colletta – @MarcoColletta
F1-Foto: Mercedes AMG F1 – AlphaTauri – Alfa Romeo Racing – Aston Martin F1 Team