Sochi, round numero 15 del campionato mondiale di F1 2021. Il clima di oggi ha inficiato negativamente ieri. Sì perché le altissime percentuali di pioggia attese per la giornata odierna hanno stravolto i programmi del venerdì. E così succede che viene fuori una sessione di prove libere, la seconda, dove il giuro push viene messo decisamente in secondo piano per la maggioranza delle scuderie. Per definire Mercedes ancora una volta favorita, pertanto, è ancora presto. Red Bull ha fatto vedere poco e niente. Si è risparmiata in attesa delle sessioni che contano. Mentre le Frecce Nere, oltre le prove comparative di asseto tra le due vetture, hanno dato libero sfogo al propulsore tedesco.
Il vero potenziale delle Rosse non si è visto. Ferrari ha messo in piedi un lavoro molto accurato sulla gestione degli pneumatici (clicca qui per l’analisi on board sulle Fp2). La massiccia raccolta dati, in questo caso, ha senz’altro inficiato sui tempi. Ecco perché dare troppo conto al crono dei ferraristi non sembra un’idea poi così brillante.
F1-Gp Russia 2021-Analisi telemetrica Fp2: Scuderia Ferrari
Il weekend è di quelli importanti. Il primo step evolutivo della PU al centro del progetto (clicca qui per i dettagli tecnici) dei prossimi anni ha debuttato. E a quanto pare in maniera brillante. I primissimi feedback dei tecnici italiani sono davvero incoraggianti. La nuova tecnologia ibrida che monta il propulsore 056/6 ha regalato un surplus di potenza nell’arco della tornata che ha soddisfatto le aspettative. Tuttavia sarà molto importante testare la nuova specifica in gara, dove a differenza del giro secco l’efficienza delle componenti elettriche saranno messe davvero a dura prova.
Il riscontro telemetrico relativo alla Speed ci dà la possibilità di notare subito una bella differenza. Benché le rivoluzioni dei motori italiani non fossero certo al top il gap sugli allunghi risulta evidente. La Ferrari numero 16 sprigiona un quantitativo di potenza superiore in accelerazione. Il dato si fa evidente al dì sopra dei 250Km/h, dove a parità di mappatura ICE (Engine 3) la vettura di Charles ha un supporto ibrido di sicuro superiore. Resta da capire se durante il week end verrà deliberato il quantitativo massimo di cavalli o si sceglierà, per mantenere l’affidabilità a regime, di farlo solamente nei prossimi Gran Premi.
Come detto in precedenza ai tempi non va data certo troppa importanza. Più interessante soffermarsi sugli aspetti relativi all’handling, dove Carlos è riuscito ad effettuare un salto di qualità davvero notevole dopo le Fp1. Detto ciò, malgrado nel terzo settore l’iberico risulti più rapido rispetto al compagno, per Sainz resta da sistemare il T3. Sezione del tracciato dove ha sofferto parecchio nei due cambi di direzione. Al contrario Charles ha dimostrato da subito un grande feeling in questa parte della pista, sebbene nel suo miglior crono abbia commesso una piccola sbavatura che di fatto ha inficiato in maniera negativa sul parziale.
F1-Gp Russia 2021-Analisi telemetrica Fp2: confronto triplo
Il cambio di approccio in casa Mercedes è d’obbligo. Sua maestà quattordici titoli in sette anni deve fare i conti con l’arrembante Red Bull ed il suo strepitoso interprete Verstappen. In una stagione dove il supporto della superiorità tecnica latita ogni piccolo dettaglio conta. Le prove comparative sull’assetto (leggi qui l’analisi prestazionale delle Fp2) messe in atto nella seconda sessione di prove libere testimoniano la grande accuratezza con la quale i tecnici di Brackely cercano la perfetta messa a punto sulle vetture ex grigie.
La mappatura ICE utilizzata per le W12 era più alta. Il dato è facilmente leggibile grazie alla telemetria relativa alla Speed. Le velocità di punta esose testimoniano quanto detto. Ferrari e Red Bull, al contrario, hanno svolto un programma incentrato maggiormente sulla comprensione delle coperture. Elemento importantissimo in gara ma altrettanto cruciale per massimizzare il giro push.
La numero 33 non ha potuto completare la sessione. L’allarme dato da una failure al moto generatore MGU-K tramite un taglio di energia ha relegato l’olandese ai box durante il tempo dedicato alle prove high fuel. Tale problematica ha anticipato la scelta di montare una nuova specifica per il fine settimana.
Mercedes, invece, ha deciso di dedicare qualche tornata in più sul giro secco anche per testare le configurazioni alari, differenti per specifica e grado di inclinazione scelto. Per farlo hanno deciso di spingere maggiormente sull’acceleratore alzando le rivoluzioni del propulsore, con il chiaro obbiettivo di fornire agli ingegneri dati molto precisi.
F1-Autore: Alessandro Arcari – @Berrageiz
Telemetrie: Luca Bettiol – @BettiolLuca